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Il Posillipo: "Felugo bugiardo, Recco società di dilettanti" (la replica biancoceleste e l'intervento del Sori)

  Pubblicato il 21 Ott 2018  16:16
LE ACCUSE DEL POSILLIPO
(comunicato stampa) - Il Circolo Nautico Posillipo, in relazione ai fatti di Sori ritiene opportuno ulteriormente precisare quanto appresso:
RISPETTO prima di tutto per la verità. Maurizio Felugo, Presidente Pro Recco, non può dire di aver messo a disposizione la piscina di Camogli "avvertendo tempestivamente arbitri e squadra ospite"!
LA VERITÀ è che da Camogli gli avevano detto che non erano in grado di allestire il campo gara entro le 16,30 e che per questo motivo alle 16 (dopo il triplice fischio di Paoletti) entrava nello spogliatoio del Posillipo - con comportamento irrispettoso e irrituale - invitando il Consigliere alla pallanuoto del Posillipo, Gigi Massimo Esposito a firmare una non meglio specificata richiesta agli arbitri di GIOCARE A SORI in una situazione di pericolo per gli atleti di entrambe le squadre. 
Tutto ciò per coprire l'assoluta disorganizzazione con cui era stato preparato un evento come la prima partita interna del centesimo campionato di serie A1 dalla blasonatissima società presieduta dal Felugo. 
Questa è la verità sulla quale tutti gli addetti ai lavori e lo stesso ambiente recchelino dovrebbe riflettere. 
E in tema di VERITÀ, è emerso dopo dallo stesso ambiente recchelino, che chi era preposto a curare la logistica del campo gara di Sori prima degli incontri interni, è stato destinato ad altro incarico senza essere stato sostituito. 
Solo così si può spiegare l'assoluta disorganizzazione con cui è stato affrontato l'evento, disorganizzazione confermata anche nelle cronache dei giornalisti locali. E che non si limitava al problema della pedana dell'acquagym. Anche dopo le 15 il campo gara sembrava quello di un campo da beach waterpolo con porte che si muovevano, i display dei 30" che non funzionavano e il tabellone luminoso inesistente e senza alcun nome degli atleti. E tutto ciò dopo la presentazione ufficiale delle squadre. PURO DILETTANTISMO. Con in panchina un coach leggenda vivente della pallanuoto mondiale!
 
LA REPLICA DELLA PRO RECCO
(comunicato stampa) - Apprendiamo dagli organi di stampa che in riferimento alla gara di ieri sono state sollevate polemiche sull'operato della società. La Pro Recco precisa che si è diligentemente attivata per risolvere ogni problema e che non intende dar luogo a repliche "mediatiche".
La società reputa infatti - anche a fronte del preannuncio di reclamo presentato a sostegno delle proprie ragioni - che competenti a decidere siano solo gli organi di giustizia sportiva e attende con rispetto l'esito della loro decisione.
 
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IL COMUNICATO DI GUIDO POLIPODIO, PRESIDENTE DEL SORI
Alla luce di quanto avvenuto ieri pomeriggio, la Rari Nantes Sori si scusa per il disguido tecnico accaduto nella preparazione della vasca, prima del match di campionato Pro Recco – C.N.Posillipo.
Il problema tecnico alla pedana è stato imprevisto e la nostra società si è attivata per risolverlo nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le difficoltà logistiche dell’operazione.
L’inconveniente è stato riparato pochi istanti dopo che l’arbitro aveva fischiato la fine e ha impegnato diverse persone.
Il tabellone e i 30 secondi erano funzionanti, tanto è vero che le squadre erano già in acqua e avevano svolto la rituale presentazione pre gara.
Teniamo a precisare che mai, negli ultimi dieci anni, la vasca di Sori ha creato problematiche o impedito lo svolgimento di una partita, ma anzi è sempre stata un vanto nel panorama italiano per la propria funzionalità. 
La Rari Nantes Sori precisa che la Pro Recco è un mero affittuario dell’impianto e che l’organizzazione e l’allestimento della vasca sono competenza del nostro personale, e non accetta in questo senso critiche che appaiono strumentali in quanto mosse da società che ben conoscono le problematiche nella gestione di una struttura, basta leggere le cronache per rendersene conto. 
Stupisce quindi che una gloriosa società come il Posillipo, da sempre sensibile ai temi etici e sportivi, abbia rifiutato di giocare la partita una volta che tutto era stato risolto e null’altro pregiudicava l’incolumità fisica dei giocatori che mai é stata messa in dubbio, rispondendo evidentemente a logiche che non contestiamo ma che in Liguria l’avevano già vista protagonista.
Il Presidente di Rari Nantes Sori – Guido Polipodio
 
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SORI - La partita Pro Recco-Posillipo non si è giocata. La pedana subacqua per l'aquagym, situata sotto una delle porte, è rimasta bloccata ed ha impedito alle squadre di disputare la gara. Gli addetti all'impianto hanno cercato di risolvere il problema, ma inutilmente. Gli arbitri Paoletti e Romolini hanno atteso i 45 minuti previsti dal regolamento e hanno mandato i giocatori a casa.
Toccherà al Giudice Unico stabilire se la partita sarà giocata in altra data o se al Posillipo verrà assegnata la vittoria a tavolino per 5-0.
Al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte delle società, ma secondo indiscrezioni trapelate pare che la Pro Recco presenterà ricorso perchè, secondo quanto prescrive regolamento (art. 4.4), la società ospitante ha 90 minuti di tempo a disposizione dall'orario d'inizio dell'incontro per allestire un campo sussidiario, nella fattispecie Camogli.
Ecco cosa dice il regolamento generale (si tratta, è bene specificarlo, di quello 2017-18 perchè - non si sa perchè - quello 2018-19 non è stato ancora pubblicato sul sito federale): "Per una giustificata impraticabilità del campo principale, nell'immediatezza dell'incontro, la Società di casa, informato l'Arbitro ed offrendo la massima assistenza alla squadra ospite, può utilizzare il campo sussidiario che deve essere allestito entro e non oltre i 90 minuti successivi all'orario previsto in calendario per l'inizio della partita".
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La partita Pro Recco-Posillipo, valida per la seconda giornata di campionato in programma oggi a Sori alle 15, non si è giocata a causa di un problema tecnico. La Pro Recco, che da regolamento ha 90 minuti dall'orario di inizio della partita per allestire il campo sussidiario, ha messo a disposizione la vasca di Camogli avvertendo tempestivamente arbitri e squadra ospite. I direttori di gara però hanno fischiato la fine sebbene il guasto fosse poi stato comunque riparato. La Società ha presentato preavviso di reclamo.
 
IL COMUNICATO DEL POSILLIPO
Per la mancanza di organizzazione della prima società di pallanuoto italiana, che non ha curato che il campo gara della piscina comunale di Sori si trovasse in condizioni regolari per poter ospitare una gara del campionato di A1, la partita Pro Recco-Posillipo non si è potuta disputare. Alle 15:45, constatato che non c'erano le condizioni di sicurezza per dare inizio alla partita, l'arbitro Attilio Paoletti, con il triplice fischio di rito, ha sancito che la gara non poteva aver luogo per impraticabilità del campo gara. Di fronte alle rimostranze del presidente della Pro Recco Maurizio Felugo, Paoletti ha risposto che non c'erano più i tempi tecnici per poter dare inizio alla gara in tempo utile in altro campo gara. Questi i fatti che la coppia arbitrale deve aver verbalizzato.
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Il Posillipo è l'unica squadra di A1 ad aver preso una multa per carenze organizzative nella prima giornata di campionato. Ovviamente sui siti non è stato riportato, ma fa ridere che attacchino il Recco. Andate sul sito della federazione e leggete. Suvvia un po' di serietà!
Luciano
RISPONDE MARIO CORCIONE: Quell'ovviamente le fa onore esattamente come la mancanza del suo cognome.
 
1 COSA E' CERTA.SIA PRO RECCO CHE POSILLIPO HANNO LA PEGGIORE DIRIGENZA DELLA LORO STORIA SI PUO' ESPRIMERE QUESTO PARERE SIG.CORCIONE OPPURE MI CENSURA?
Amaro
RISPONDE MARIO CORCIONE: Perchè dovrei censurarla? E' il suo parere. Magari se si firmasse nome e cognome sarebbe meglio. E' un parere, tuttavia, che non condivido: ho fatto l'addetto stampa del Posillipo per sei anni e le assicuro che ho dovuto fare i conti con dirigenti negatevamente senza eguali. Sullla Pro Recco non posso esprimermi, non ho cognizioni in merito.
 
Non si capisce se il Posillipo cerca i 3 punti o cosa. Non credo si possa definire la Recco una società di dilettanti e farlo è un po' provocatorio. Poi se ne vogliamo fare una questione di regolamento va benissimo, a condizione che delle tante verità venga fuori quella reale. Certo è che lo svantaggio alla fine sarà per chi si gioca i 3 punti per evitare il play out piuttosto che per la Recco che al play off con 3 punti in meno non credo avrà problemi, pur giocandolo a Brescia. Tutto sommato il Posillipo ha altri problemi decisamente più seri che rigiocare una partita in Liguria, problemi che auspico sinceramente risolva in modo brillante.
13 R
 
Potevano giocare nella piscina all'aperto sul mare lì a Sori e i tifosi l'avrebbero potuta raggiungere a piedi ... ahahahahaha
Erido V.
 
Potete dire tutto quello che volete...c'è solo un responsabile la pro recco,parlate del Posillipo come incompetenti è antisportivi,non ci sono problemi a giocare la partita, tanto a noi come a voi non cambierà assolutamente niente per la classifica finale... tutti parlate ma nessuno si permette di dire che il recco da anni fa un mercato da vigliacchi,che solo grazie al Dio denaro ruba i giocatori dalle pretendenti della Champions è Campionato Italiano,naturizzando giocatori stranieri aggirando i regolamenti...siete la vergogna dello sport mondiale !!! TUTTO IL RECCO E NOIA !!!
Massimo
RISPONDE MARIO CORCIONE: "C'è un'inesattezza in quello che lei dice: la Pro Recco sia in sede di mercato sia nel naturalizzare i giocatori agisce nel pieno rispetto delle regole, ed è questo il problema. C'è che si affanna nel cambiare le regole tecniche della pallanuoto con il solo risultato di confondere le idee di chi segue il nostro sport, e invece dovrebbero essere cambiate le regole che permettono alle squadre che posseggono più soldi di rafforzarsi sempre più allargando la forbice rispetto alle altre formazioni".
 
Incolumità fisica dei giocatori?! Ma dai scherziamo?! Ahahahaha Allora chiudere il foro italico subito altrimenti sono tutti a rischio. I regolamenti ci sono, il Posillipo è la seconda volta che fa la stessa cosa, era successo anche a Bogliasco: fanno carta vince carta perde e poi buttano la scusa dell’aereo: il regolamento parla chiaro, 90 minuti per giocare su campo sussidiario. Quindi l’aereo a ridosso della gara è un rischio che corre il Posillipo, e se capita l’imprevisto amen. Ma si sa, la giustizia federale non è sempre “giusta”...vedasi finali under17 ed episodi similari già accaduti: finirà a tarallucci e vin santo, rigiocheranno la partita come già successo, le spese le paga la fin?! E non la perdono a tavolino come dovrebbe essere da regolamento.
Vigilessa
 
beh francamente il glorioso Posillipo e' sparito da tempo,e la dirigenza attuale di questa societa'di gloria ne ha proprio poca,anzi direi zero
marco
 
COPIO ED INCOLLO FEDELMENTE DAL SITO FIN: Un campo sussidiario deve rispondere alle medesime caratteristiche del campo principale. Per una giustificata impraticabilità del campo principale, nell’immediatezza dell’incontro, la Società di casa informato l’Arbitro ed offrendo la massima assistenza alla squadra ospite, può utilizzare il campo sussidiario che deve essere allestito entro e non oltre i 90 (novanta) minuti successivi all’orario previsto in calendario per l’inizio della partita. Nel caso di contemporanea indisponibilità anche del campo sussidiario deve essere ricercato, a cura della Società di casa, un campo gara delle medesime caratteristiche del campo principale. Mi sembra molto chiaro. Si doveva attendere l’ora e mezza prefissata dal Regolamento. Senza dargli troppo addosso alla Pro Recco!
Marco Maltogliesi
 
Ero presente in piscina. Alle 15,30 circa la disponibilità di Camogli era già stata appurata, e cmq se da regolamento avessero atteso le 16,30 era perfettamente funzionante anche Sori. E ribadisco, perchè sul calendario si mettono le 18, se poi, per favorire chi ha problemi si sposta tutto alle 15 con gran disagio dei tifosi?
Maria Teresa
 
Anche se è vero "che da Camogli gli avevano detto che non erano in grado di allestire il campo gara entro le 16,30 ", come cita l'articolo sopra, gli abitri dovevanno comunque attendere le 16,30 secondo me. A questo punto potrebbe aver ragione la Pro Recco. Il problema qui è l' assoluto dilettantismo con cui viene fatto questo sport. Nelle parrocchie dove si gioca a calcio non succedono cose di questo livello, ma nemmeno nel ping pong.
luciano
 
I casi sono due: o gli Arbitri hanno sbagliato non concedendo i 90 minuti al Recco per allestire il campo sussidiario e allora la partita va rigiocata; oppure gli Arbitri hanno constatato oggettivamente che anche aspettando i 90 minuti non ci sarebbero mai state le condizioni per giocare da nessuna parte e allora si dà il 5-0 al Posillipo. La terza possibilità, cioè: sì, è colpa del Recco, ma la partita l'avrebbe vinta sicuramente allora rigiochiamo sennò si falsa il campionato, sarebbe una grande dimostrazione di dilettantismo di cui non abbiamo certo bisogno. Un ultima considerazione: ma, in ogni caso, a scanso di equivoci, perché non si è aspettato comunque le 16:30?
vigile
 
La pallanuoto è anni luce dietro calcio basket volley....tanto per citare sport di squadra ma anche dietro rugby hockey pallamano...poi ci si domanda come mai non va su sky.....nicchie amici parenti....e quant'altro sul carrozzone...
caimano 19
 
Da tifoso del Posillipo penso anche io che la vittoria a talvolino falserebbe (un pochino) il campionato. Ma d'altra parte la legge è legge. Quindi: un'altra occasione per far ridere il mondo dello sport.
domenico
 
Le considerazioni di rob non possono avere nessun rilievo. Il regolamento va applicato chiunque siano le squadre in gioco. Ovviamente tutto dipenderà da cosa diranno gli arbitri nel rapporto e se tutto è stato fatto secondo ciò che prevedono le regole.
vigile
 
La Pro Recco aveva 90 minuti per ALLESTIRE il campo sussidiario quindi alle 16.30. Perchè l'arbitro ha fischiato la fine alle 15.45?
Mariano
 
Non si puo' dare la partita vinta al posillipo,si falserebbe il campionato. Il posillipo partirebbe con un piu' 3 rispetto alle altre squadre,non si giocava una partita con risultato incerto,ma bisognava solo capire e contare con quanti gol di scarto avrebbe vinto il recco. PERTANTO NON ESISTE PROPIO...
rob
 
Nicky il regolamento è come dici tu , ma questo avviene mediante comunicazione ai direttori di gara , evidentemente nessuno ha pensato ad usare un altro campo , visto che i direttori di gara hanno mandato gli atleti a casa ( cit. articolo )
rosario
 
In casi come questi la societa ospitante non deve avere una vasca di riserva? Come e successo alla Caldarella che - causa pioggia - hanno spostato tutto alla nicodemi.....in Liguria (piscina Massa a parte) ci sono diverse piscine disponibili come Bogliasco o Camogli o Rapallo....e oggi non gioca neppure la femminile. Forse nessuno vuole aiutare il Recco.....neppure le squadre che fanno parte dell’Academy.....
Nicky
 

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