Il senso di responsabilità sta coinvolgendo anche il mondo dello sport, ma le conseguenze economiche sono anche in questo settore sotto gli occhi di tutti.
I 100.000 centri sportivi italiani, con 20 milioni di cittadini che fanno sport quotidianamente, rischiano il collasso a causa della chiusura per il COVID – 19. Ovviamentetutti si sono adeguati alla chiusura/covid 19 con grande senso civico, ma dopo 2 settimane di chiusura rischiano il fallimento. Ecco perché per “rialzare” il settore dopo la doverosa chiusura sono indispensabili misure di sostegno e quindi scende in campo l' ANIF, (Associazione Nazionale Impianti per lo Sport e per il Fitness), che da oltre 20 anni tutela e rappresenta gli impianti per lo sport, palestre, piscine e campi sportivi su tutto il territorio nazionale e che oggi sente la necessità di fare richiste ben precise.
Oggi, ANIF, per fare in modo che questi stessi centri sportivi possano continuare, una volta riaperti, a tutelare la salute delle persone, chiede:
- Cassa integrazione per il personale dipendente (settore amministrativo, manutentivo e addetti alle pulizie).
- Emanazione di provvedimenti urgenti per il Settore in tema di ammortizzatori sociali (Cassa Integrazione in deroga, Sussidi per i collaboratori ex art 67 TUIR (ambito attività istituzionale).
- Accesso al Credito, sospensione ratei mutui.
- Prorogare di almeno 6 mesi il pagamento di acqua, energia elettrica e gas con rateizzazione nei 48 mesi successivi.
- Annullamento per 6 mesi delle imposte ritenute alla fonte, operate in qualità di sostituti d’imposta, nei confronti dei lavoratori dipendenti, nonché dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l’assicurazione obbligatoria, relativi ai contratti a tempo indeterminato (manutenzione, pulizie ecc.) per le ASD (Associazioni Sportive Dilettantistiche) e SSD (Società Sportive Dilettantistiche) oppure Sospensione e rateizzazione dei versamenti per 48 mesi.
- Annullamento per 12 mesi delle imposte (quali a titolo di esempio IRES, IRAP, IVA etc.) quando dovute.
- Accesso al credito sportivo per finanziamento di superamento crisi, per mutui di ri-partenza a 20 anni, proporzionali alla dimensione dei centri sportivi (volume entrate).
- Previsione di aiuti finanziari per il pagamento degli stipendi e compensi, per il periodo di chiusura.
Non permettiamo che uno tra i più importanti network di promozione di salute e di un sano stile di vita si trovi al collasso.
Tutto questo anche perché quando il Paese ripartirà i bambini, gli adulti, gli anziani, i patologici avranno bisogno di esercitare il loro diritto allo sport.
Inviaci un tuo commento!