Kreuzlingen – Lugano 18 – 9 (2-2, 7-2, 5-4, 4-1) Kreuzlingen: Aleksic, Albers, Turzai 2, Mlcoch, Geiser 1, F. Rickenbach 1, J. Herzog 7, Y. Herzog, G. Rickenbach, Pfister 1, Pleyer 4, Dudler 2, Tillema. All: Petrovic. Lugano: Galetti, Scala 2, Campanella, Tedeschi, Busilacchi 2, Zanola 2, Maffioli, Brambillasca 1, Jankovic, N. Ravetta 1, Luis, Nieddu 1, Casoli. All: Del Galdo. Horgen – Pronostico rispettato nella semifinale di Coppa Svizzera tra i campioni in carica del Kreuzlingen e la giovane compagine ticinese, con i turgoviesi che si impongono con un perentorio 18 – 9, risultato forse un po’ troppo largo per quanto visto in acqua. I ragazzi di coach Del Galdo hanno tenuto bene il campo, soprattutto nella prima parte dell’incontro, fino a metà secondo tempo, giocando alla pari con i più esperti atleti di coach Petrovic. Complice l’assenza di Pagani, il tecnico ligure deve ridisegnare l’assetto tattico della sua squadra, puntando sul doppio mancino e sulle ripartenze, con Nieddu (espulso definitivamente già nella prima parte della gara a causa di un rientro irregolare) e Zanola, capitano questa sera, in marcatura sul possente centro Turzai. I giovani luganesi tengono bene la vasca, ma i rifornimenti per il centro Busilacchi sono limitati, soprattutto a causa dei costanti raddoppi a cui è sottoposto, e quindi le conclusioni avvengono spesso dal perimetro. Inoltre, anche Nicolas Ravetta è costretto ad abbondonare anticipatamente l’incontro, in seguito ad un forte colpo al volto subito durante un’azione di gioco. In fase difensiva, gli Sharks sono schierati quasi sempre a zona, cercando di sfruttare la freschezza atletica nei raddoppi, con il portiere Galetti che alterna interventi pregevoli (tra cui due rigori parati, uno a Turzai ed uno a Pleyer) a piccole amnesie che costano qualche gol di troppo dagli esterni. In definitiva, assolutamente buona la prova dei ticinesi, che hanno mostrato una buona preparazione fisica e sprazzi di bel gioco. Le prospettive future sono incoraggianti ed i segnali di miglioramento, sia sul piano fisico che tattico, grazie al pregevole lavoro quotidiano svolto sotto la sapiente guida di mister Del Galdo, lasciano ben sperare per il futuro.
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