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Siamo giunti al momento della verità, non ci sono più prove d’appello perché tutto si decide in una sola partita, trentadue minuti, con la possibile appendice dei tiri di rigore, che decreteranno la squadra campione d’Italia per il 2023/24. Nell’incontro valevole per la terza e decisiva sfida della finale scudetto del campionato di serie A1 Femminile l’Ekipé Orizzonte Catania affronta alla piscina Comunale di Nesima, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:45 con diretta tv su RaiSport + HD, l’Antenore Plebiscito Padova. L’1-1 maturato al termine dei primi due atti con l’annullamento del vantaggio del fattore campo delinea un quadro di assoluto equilibrio in cui tutto può succedere. Sembra però, almeno in sede di pronostico, lasciar pendere la bilancia dalla parte delle padrone di casa sia perché, in valore assoluto, vanta un roster più forte e profondo che per il vantaggio derivante dall’aver ribaltato l’inerzia psicologica del duello rimettendo in equilibrio la serie con il blitz di sabato scorso in Veneto. La travagliata stagione vissuta dalle etnee non ha certamente rispettato quelle che erano le attese della vigilia e la vittoria del tricolore rappresenta l’ultima possibilità per non chiudere a mani vuote. Capitan Palmieri e compagne, che quest’anno sono cadute più volte e compagne, che quest’anno sono cadute più volte prestando il fianco a pericolosi cali di tensione, dovranno essere brave a gestire la situazione favorevole, ad approcciare il match con il piglio delle grandi occasioni e a macinare, senza sosta, il proprio gioco. Determinante riproporre la difesa granitica ammirata in Veneto e gestire con estrema lucidità i possessi offensivi garantendo le necessarie coperture alle giocatrici che concludono l’azione. Ha perso, indubbiamente, una splendida occasione il Plebiscito che poteva laurearsi campione d’Italia davanti al pubblico amico ma è invece uscito nettamente sconfitto in virtù di una prestazione che, buon inizio a parte, è stata ampiamente a di sotto degli abituali standard di rendimento. La squadra ha prontamente resettato l’esito di gara 2, ha analizzato gli errori commessi ed è pronta a rituffarsi in acqua per vendere cara la pelle, consapevole di avere le carte in regola per violare nuovamente Catania. Fondamentale per il sette ospite ritrovare quella libertà di testa che permette di giocare scevri da qualsiasi tipo di pressione nella certezza che, al di là del risultato di domani, la stagione di lancio del nuovo progetto tecnico è già nella storia del club. Dal punto di vista tattico la truppa di Posterivo non può prescindere da una prestazione di straordinaria intensità nella quale provare a coniugare una difesa imperforabile con la possibilità di attaccare la profondità sfruttando l’arma delle ripartenze.

Credit: Diego Montano-DBM