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I presidenti di A1 maschile lavorano insieme: confronto in call conference

  Pubblicato il 01 Mag 2120  14:45
Nella giornata di ieri i presidenti delle società di Serie A1 Maschile si sono confrontati in una call conference, affrontando diversi argomenti. Ciò che è emerso non è dato saperlo, sperando che il contenuto della riunione possa essere diffuso pubblicamente attraverso una nota ufficiale. 
Sicuramente tra i temi affrontati la questione dell'apertura degli impianti, priorità assoluta e l'organizzazione del format della prossima Serie A1 Maschile. Ipotizziamo, dunque, che la ripresa del campionato attuale possa essere di difficile attuazione.
Possiamo immaginare che siano state affrontate tematiche anche di natura economica relative a quel famoso processo di defiscalizzazione per le imprese tale da favorire investimenti e sponsorizzazioni nel mondo dello sport e sociale.
Ai presidenti delle società, dunque, la responsabilità di proporre idee utili per creare il prodotto pallanuoto, confezionarlo al meglio e provare a venderlo alle emittenti televisive per renderlo visibile al grande pubblico.
Immaginiamo, poi, si sia parlato della proposta di un campionato a sedici squadre, chiarendo quali saranno i criteri di promozione per le due squadre provenienti dalla Serie A2: spareggi (se si, come e quando?) o partecipazione ad inviti? Inoltre bisognerà capire quante squadre, tra gli attuali quattordici sodalizi, confermeranno la propria partecipazione al prossimo campionato e qualora non lo facessero cosa accadrebbe?
Sponsor e televisioni, possiamo immaginare infine, saranno stati temi di fondamentale importanza tenendo conto del fatto che, qualora si dovesse ripartire ad Ottobre, è plausibile che buona parte di stagione sarà disputatata a porte chiuse.
Ad ogni modo è lodevole l'iniziativa relativa alla costituzione di un gruppo di lavoro tra i massimi dirigenti dei club. Ciò che è bene sottolineare è che bisogna adoperarsi oggi, da subito, per il futuro della pallanuoto. Va sottolineato che ogni decisione spetterà comunque alla Federazione Italiana Nuoto i cui dipendenti, ricordiamo, nei prossimi mesi dovranno far fronte ad una situazione di cassa integrazione limitando così, nel rispetto delle norme legislative, il numero di ore lavororative.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Non vorrei essere stucchevole, ma facciamo prendere le decisioni sulla formula del futuro campionato a chi magari non sa neanche nuotare... Si deve aprire un tavolo con tecnici, giocatori, direttori sportivi e tecnici e addetti stampa... Ma non solo tecnici e giocatori allineati... Ci deve essere un confronto vero... E capire, che il nostro sport E' UNO SPORT DILENTATTISTICO. Di pallanuoto non si vive.... Nelle altre nazioni, forti in questo sport, per aver fatto le olimpiadi e magari vinto una medaglia, ti danno il vitalizio....
Grillo Parlante
 
Ma perché non "staccare" la Pallanuoto dal resto della stagione degli sport di squadra una volta per tutte? Si gioca dal 25 aprile a fine settembre all'aperto competizioni internazionali al chiuso da ottobre a dicembre. Vi immaginate l'unico sport di squadra in estate con le piscine trasformate in discoteche o piani bar prima e dopo la partita con le società che potrebbero gestire il tutto e guadagnarci?
Enrico Bonaccorso
 
Infatti, ci siamo accorti solo ora che la nave sta affondando dell’importanza della TV. Proprio ora che il prodotto sarà poco appetibile per una emittente. Speriamo non sia troppo tardi.
Giuseppe
RISPONDE MARIO CORCIONE: Non è l'unica cosa di cui cui siamo resi conto. Ad esempio l'importanza del parere dei tecnici, finalmente interpellati dalla Fin. Anche se qualcuno potrebbe obiettare che Barelli lo ha sempre saputo e mai applicato.
 
Curioso, vogliamo ritornare in TV in una stagione in cui le partite saranno a porte chiuse. Quindi spalti vuoti, nessun intrattenimento, zero evento a supporto della partita. Chissà che bel prodotto per lo spettatore sul divano.
Giuseppe
RISPONDE MARIO CORCIONE: Proprio per questo motivo è indispensabile il supporto televisivo oppure dello streaming. Altrimenti nessuno potrà mai vedere le partite. Nè di pallanuoto nè di calcio nè di qualsiasi altro sport.

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