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Non serve gara 3 per decidere il nome delle due formazioni destinate a completare il quadro delle partecipanti alla prossima serie A1. Rari Nantes Florentia e Olympic Roma bissano, entrambe ai rigori, il successo di sabato scorso, chiudono sul 2-0 le rispettive finali e possono dare il via ai festeggiamenti. I toscani erano la favorita dichiarata per il salto di categoria e hanno centrato l’obiettivo prefissato grazie ad un percorso straordinario che ha permesso loro di chiudere da imbattuti sia in regular season che nei playoff. Luca Minetti è lo stratega che ha plasmato un gruppo di giocatori di assoluto valore, numerosi gli elementi con esperienza in categoria superiore, in una squadra capace di coniugare l’esemplare organizzazione difensiva con le straordinarie qualità offensive dei suoi giocatori di maggior talento. La Rari Nantes Auditore Crotone ha venduto cara la pelle, ha brillantemente riscattato la brutta prova offerta in gara 1 e ha anche sfiorato la vittoria nel finale. Nulla però ha potuto il sette calabrese contro la voglia dei gigliati di ritornare in quella massima serie che mancava da tre anni. Gli ospiti hanno iniziato bene il match, hanno subito la reazione d’orgoglio dei rivali che hanno capovolto l’inerzia del confronto ma non hanno mai perso la bussola recuperando lo svantaggio e rintuzzando con puntualità i tentativi di allungo crotonesi. Emblemi della vittoria, senza dubbio, sono lo straripante Carlo Di Fulvio, bomber di razza che prende per mano i suoi timbrando sei reti, e quel Massimiliano Cicali che si conferma portiere di categoria superiore e mette la firma sulla promozione parando il rigore decisivo di Orlando.

 

La favola più bella dei playoff del campionato di serie A2 di quest’edizione è però quella dell’Olympic Roma, società che al terzo anno di vita conquista lo storico approdo tra i grandi della pallanuoto nazionale. Mario Fiorillo ha compiuto un autentico capolavoro alla guida di una squadra composta per gran parte, ad eccezione dell’esperto capitano Luca Fiorillo, da giocatori giovani ha sbaragliato una concorrenza, almeno sulla carta, decisamente più accreditata. È stato un crescendo rossiniano quello dei capitolini che dopo una partenza in versione diesel hanno aumentato progressivamente i giri del motore fino a conquistare, allo sprint, il terzo posto in stagione regolare. La sconfitta in gara 1 di semifinale contro la Netafim Bogliasco ha regalato, molto probabilmente, alla squadra la piena consapevolezza dei propri mezzi e la certezza di potersela, rispetto all’annata precedente, giocare alla pari contro chiunque come han dimostrato le due successive affermazioni con il decisivo blitz della Vassallo firmato dalle parate di un monumentale Giannotti. Sbagliava chi poteva pensare che la finale playoff contro la super favorita Canottieri Napoli potesse rappresentare il massimo traguardo possibile perché sulle ali di un entusiasmo che aumentava di minuto in minuto la squadra ha approcciato la serie decisiva con il piglio di chi, cosciente del proprio valore, non ha nulla da perdere e affronta l’avversario a viso aperto.  Il secondo successo stagionale alla Scandone ha rappresentato la consacrazione definitiva di un gruppo che nel momento della verità non ha tremato, ha gestito al meglio la pressione e, in una sfida che si è sviluppata sugli strappi delle due contendenti, ha duellato con il piglio della grande contro una rivale che non poteva prescindere dalla conquista dell’intera posta in palio. Il pareggio siglato nel finale da uno scatenato Mutariello, top scorer del match con cinque reti, poteva essere presagio di beffa ma il sette in calottina bianca ha trasformato con glaciale freddezza tutti i tiri della serie dai cinque metri fino a quando Peluso, subentrato a Giannotti, ha respinto la conclusione di Tozzi consegnando a Lo Re il match point. Il giovane mancino non ha esitato scaricando in porta la conclusione che ha spiazzato Cappuccio e ha scatenato la festa di un Foro Italico grondante entusiasmo.