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I giocatori ancora una volta si piegheranno

  Pubblicato il 14 Apr 2120  07:16
La richiesta dei giocatori e degli allenatori attraverso la lettera inviata a Barelli ha fatto cadere dalla sedia più di un presidente... quindi è già stato deciso dalle società che gli atleti non saranno pagati? O ho capito male? Mentre altri sport (non solo il calcio) trattano una riduzione, qui è già stato deciso. Che il contratto sia vero o fatto sulla carta igienica, va rispettato (o almeno si dovrebbe). Certo che se nell’elenco dei firmatari ci fossero stati in testa i giocatori e gli allenatori di Settebello e Setterosa, non sarebbe stato male...
Tenere in piedi famiglia e baracca ê prioritario ma non da mettere a rischio la salute. Sarò pessimista ma qualcuno pensa che ci saranno le condizioni per giocare prima del marzo 2021? Salvo che arrivi il benedetto vaccino. Dopo questa mazzata non dimentichiamo che alcune società vivono grazie a dei centri sportivi, che saranno gli ultimi a riaprire: quante società ci saranno disposte a scendere ancora in acqua? Sappiamo anche, che in questa italietta ci sarà chi farà la strategia di non pago, non gioco più (spero nel contributo...) per poi ripresentarsi nuovamente ai nastri di partenza, e chi ci perde saranno atleti e atlete che per amore e passione abbasseranno per l’ennesima volta i calzoni, visto che un ridimensionamento ci sarà per forza di cose. Quindi, caro il mio Corcione, sei il più indicato (con Di Gennaro) per fare da capopopolo: se riesci a snapolizzarti un cicinino e fare da paladino di una nuova era della pallanuoto, questo è il momento. Ci vuole una serie A (sia uomini che donne) con più squadre, orari unici, partite in diretta streaming (il rugby lo fa da anni), niente A2, ma B, C e così via. Si abbassa il livello? Forse... ma sarebbe una base per crescere e ricominciare. Playoff al meglio di 3 gare e la finale al meglio delle 5. Siamo sicuri che Rimini, Riccione, il lago di Garda, Jesolo, Pescara, Bari, la Liguria, Forte dei Marmi, Ostia, la costiera, Milazzo, Messina o altre località non possano organizzare tornei di pre o post stagione? Con turisti, tv locali da coinvolgere... Ne basterebbe una, perché l’anno successivo diventerebbero 2 o 3 che vorrebbero un torneo di pallanuoto. O ci nascondiamo dietro al solito “ma non sono interessati... ”ma qualcuno l’ha chiesto?" Corcione chi deve fare questo sei tu, perché simpatico o no sei il capo dei ribelli. Probabilmente nel palazzo non CI ascolteranno, ma proviamoci, ovvio che tutti i capitani, giocatori e allenatori devono venire dietro, altrimenti... passione e sfruttamento continueranno come in Alabama... Probabilmente la clausura mi ha fatto sognare... ma mai dire mai, anche se il mio amico Mino dirà “che caxxo dici, stai delirando, troppa birra.
Marco di Lambrate

RISPONDE MARIO CORCIONE: "Sono d'accordo con lei sulle previsioni di ripresa dell'attività nel 2021 e credo che le Olimpiadi non ci saranno nemmeno l'anno prossimo. Ha ragione quando dice che qualche società approfitterà della situazione e che i giocatori ancora una volta non avranno i cosiddetti per far valere i propri diritti. Non sono d'accordo sulla sua redistribuzione dei campionati nè sul dirottamento nelle zone balneari, non ci sono i presupposti organizzativi nè i soldi nè gli impianti per farlo: rischiamo spalti ancora più vuoti di quelli attuali. Napolizzato è un termine che non accetto, per me tutte le società (Acquachiara compresa) sono uguali quando lavoro su questo sito. Levi quel probabilmente davanti al nel Palazzo, a Barelli la salvaguardia dell'attività di club interessa molto meno rispetto a quella delle Nazionali, anche se è un paradosso visto che sono i club a rifornire di atleti Settebello e Setterosa".
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Lasciamo Corcione e Di Gennaro al loro lavoro, questo sport se vuole fare un salto in alto ha bisogno di manager esperti di ticketing, sponsor, marketing, diritti tv, organizzazione di eventi, comunicazione. Se alcune società decideranno di chiudere è perchè la pallanuoto non è sostenibile, a fine anno il segno nel bilancio è negativo, in ogni caso. Non si può colpevolizzarle. E pensare che c'è chi critica i Volpi, i Tosi, i Bonometti: senza di loro la pallanuoto italiana diventa un torneo estivo lungo 3 week end, le competizioni europee un miraggio, le nazionali destinate a scomparire nel giro di qualche anno.
Giuseppe
 
in questo periodo tragico dove altre federazioni hanno preso drastiche decisioni, la fin percorre la strada della lega calcio. si attende l'apertura. tutti vogliono rientrare. non eravamo a conoscenza delle innumerevoli fonti finanziarie che lo sport acquatico vanta(va). tanti giorni di clausura con l'obiettivo di riprendere. ma non sarebbe utile occupare il tempo per una sana riprogrammazione dei campionati? tutti nessuno escluso?
Caimano 19

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