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Gli allenatori e l'emergenza coronavirus: Mario Sinatra

  Pubblicato il 12 Mar 2120  09:25
Abbiamo ascoltato Mario Sinatra, responsabile tecnico del settore femminile del Bogliasco.
 
Come stai vivendo questo momento particolare?
"Le mie ragazze non si stanno allenando, è una scelta doverosa. Di conseguenza anch'io sono fermo. E, nel rispetto delle raccomandazioni governative, resto a casa il più possibile".
 
Come passi il tempo?
"Mi godo i miei figli, do una mano ai miei genitori che abitano a pochi minuti di strada da me, a Ruta di Camogli. Faccio una vita meno stressante, più tranquilla, sotto questo aspetto sono un privilegiato perchè i miei cari ed io stiamo bene. Purtroppo c'è anche tanta gente che questa emergenza la sta vivendo in maniera molto più drammatica".
 
Tanta televisione in questi giorni...
"Affatto, il televisore non ce l'ho. Visto che in tv l'informazione non è sempre corretta, nel senso che non sempre ti dicono la verità, preferisco utilizzare internet: navigando sul web hai una maggiore possibilità di discernernimento, di filtro, di acquisire informazioni il più veritiere possibili".
 
Letture?
"Mi è sempre piaciuto leggere, adesso ho più tempo per farlo. Sto leggendo "Grinta", di Angela Duckworth. E' un'accademica, psicologa e scrittrice scientifica statunitense. Nel libro viene sottolineata l'importanza dello studio e dell'allenamento per rafforzare il livello e la qualità della predisposizione innata verso un'attività, non necessariamente sportiva. Anche per questo è un libro che consiglio a tutti".
 
Chiusi in casa, varia anche il nostro rapporto col cibo...
"Prima dell'emergenza arrivavo stanco morto a casa per il lavoro e non avevo la forza per cucinare, che è una delle mie passioni. Adesso ho tempo ed energie per farlo, ma si tratta sempre di cose semplici, nulla di particolarmente elaborato. Ad esempio la focaccia ligure, il pollo al latte".
 
Parliamo di pallanuoto...
"In questo momento è giusto che passi in secondo piano, che venga data la priorità alla salute, che è la cosa più importante. Faccio fatica, perciò, a comprendere la decisione del recente nulla osta per gli allenamenti. Trovo inoltre - ma questo più in generale - che vi sia poca chiarezza, molta confusione".
 
Stupisce che azzurri di altre discipline siano ancora in giro per il mondo a gareggiare, stupisce l'ostinazione del Cio a voler fare un'Olimpiade che, se rimandata di un anno, potrebbe svolgersi con minori pericoli per la salute e con maggiori introiti economici. Il tuo pensiero?
"Sono combattuto. In questo momento di grande emergenza verrebbe da pensare che la soluzione migliore sia propro quella di rinviare le Olimpiadi, ma egoisticamente penso anche alla pallanuoto e ai sacrifici che l'attività di club ha dovuto affrontare per l'anno olimpico. Se i Giochi saranno rinviati al 2021, questi sacrifici si rinnoveranno: quanti club riusciranno a sopportarlo?".
 
Un pensiero finale?
"Mi auguro che trovino al più presto un rimedio per debellare il virus o che il caldo della bella stagione che sta per arrivare lo ammazzi".
Mario Corcione
 
 
 
 
 

 

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