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Inizia sabato il lungo finale di stagione per le ragazze del Bogliasco Bene.

La gara interna con il Cosenza sarà infatti la prima di una lunga serie di sfide che, nei prossimi due mesi, porteranno le levantine a giocarsi prima la Final Six di Coppa Italia poi, con ogni probabilità, un piazzamento di prestigio nei play-off scudetto.

Due appuntamenti ugualmente importanti per una squadra che dall'inizio dell'anno non nasconde la propria volontà di migliorare quanto di buono fatto la scorsa stagione: “L'obiettivo dichiarato è sempre quello di fare meglio di quanto fatto in precedenza – afferma il difensore bogliaschino Giulia Rambaldi – sappiamo che non sarà facile ma stiamo lavorando per quello. Non siamo ancora al massimo della forma ma stiamo comunque crescendo e abbiamo ancora margini per migliorarci. In particolare dobbiamo trovare maggiore equilibrio nelle due fasi. Nelle ultime due gare, per esempio, siamo andate bene in difesa con Padova ma male con Milano. Ci serve più continuità”.

Intanto l'immediato futuro si chiama Cosenza, squadra attualmente penultima in classifica assieme al Rapallo, già battuta due volte in stagione dalle liguri: in Calabria nella gara d'andata e a Roma nella seconda fase di Coppa Italia. Un impegno all'apparenza semplice per Rambaldi e compagne, ma proprio per questo da non sbagliare, evitando di ripetere i mezzi passi falsi commessi in casa ad inizio campionato contro altre due pericolanti, Milano e Rapallo: “Da allora però siamo cresciute molto – prosegue la numero 10 biancazzurra – abbiamo preso consapevolezza nei nostri mezzi e sappiamo che a questo punto del torneo non possiamo più concederci distrazioni. Sabato dovremo provare a vincere senza fare calcoli”.

Ragazza esperta e frequentatrice delle piscine italiane da quand'era adolescente, oltre che profonda amante della pallanuoto, Rambaldi dà il suo parere anche sulle recenti proposte di modifiche regolamentari avanzate nei giorni scorsi dalla Federnuoto internazionale: “Non voglio entrare più di tanto nel merito degli eventuali cambiamenti – conclude - però personalmente credo che se davvero si sta cercando di rilanciare e valorizzare al meglio questo sport ci si debba adoperare su altre questioni, non sulle regole del gioco. Le vere lacune sono a livello organizzativo e promozionale. Si devono studiare nuovi metodi per avvicinare la gente alla pallanuoto e non cercare di modificare le norme della nostra disciplina, finendo per creare solo confusione”.