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Gianpiero Di Martire operato al setto nasale: tutto ok

  Pubblicato il 07 Mar 2119  17:23
(comunicato Posillipo) - Il pallanuotista del Posillipo Gianpiero Di Martire è stato operato questa mattina dal Prof. Russo presso l'ospedale “Monaldi” di Napoli. L'operazione è andata bene. Gianpiero è già sveglio nella sua camera.
Il giocatore aveva rimediato una frattura del setto nasale durante un contestato episodio di gioco nel corso della gara di pallanuoto Savona-Posillipo di sabato scorso.
 
LA LETTERA DI FULVIO DI MARTIRE A LORENZO BIANCO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
Ciao Lorenzo, sono Fulvio il papà di Gianpiero Di Martire. In questi giorni come potrai immaginare ho provato tantissime emozioni, dalla rabbia alla incredulità, al disgusto alla paura. Ho riflettuto molto ed ho preferito aspettare qualche giorno prima di scriverti queste righe. Se l'avessi fatto prima, probabilmente sarebbero state dettate solo dalla rabbia e dalla paura. Invece a mente un po' più calma voglio chiederti scusa (quelle scuse che mio figlio Gianpiero si aspettava che tu gli facessi). Si, scusa perché ho provato rabbia nei tuoi confronti e non ti nascondo che avrei voluto farti provare ciò che tu hai fatto provare a mio figlio.
Poi a dir la verità due episodi mi hanno portato a riflettere: una frase di mia moglie, "Fulvio non cambiamo il modo di educare i nostri figli. Facciamogli capire che alla violenza non si risponde con altra violenza"; ed una risposta di Gianpiero a chi gli diceva che in futuro anche lui potrebbe, giocando, far male a qualcuno. Lui ha risposto così: "Mi auguro di non far mai male, soprattutto in maniera così predeterminata e violenta".
Beh, oggi posso dirti che mio figlio è vittima della tua violenza ma anche tu sei vittima di questo sistema malato che fa della "morte tua vita mia" il suo motto. A questo io non ci sto!
Anche io ho giocato "qualche" partita di pallanuoto e so che non è danza classica. Ho avuto però la fortuna di avere allenatori del calibro di Paolo De Crescenzo, Enzo D'Angelo ed altri, che mi hanno trasmesso i valori della lealtà e della sportività.
Forse in nome di questi valori, oggi tanto solo decantati, la tua società dovrebbe indurti a riflettere sulla gravità del tuo operato, magari adottando un provvedimento disciplinare che si sostituisse alla giustizia sportiva. Ecco, questo vorrebbe dire concretamente prendere le distanze da tale gesto, e non solo a parole.
Hai 23 anni e potresti essere mio figlio. Ti prego, rifletti su queste mie parole e mi farebbe piacere poterti offrire un caffè per chiacchierare serenamente insieme e fare in modo che questo spiacevole episodio possa per te rappresentare un momento di crescita. Saluti.
Fulvio
 
 
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IL COMUNICATO DEL POSILLIPO
«Frattura delle ossa del naso da ambo i lati e deviazione curvilinea del setto nasale»: è questa la diagnosi per Gianpiero Di Martire, pallanuotista della prima squadra maschile del Posillipo, rimediata durante la partita di sabato scorso in trasferta contro il Savona.  In settimana il 17enne attaccante dovrà necessariamente sottoporsi all’intervento presso l’ospedale Monaldi, per rimediare alla triplice frattura scomposta. Tempi di recupero previsti almeno 30-40 giorni. Poi le condizioni di salute del numero 6 rossoverde saranno esaminate nuovamente dal medico sociale Guglielmo Lanni. Per il giocatore figlio d’arte si prospetta un ritorno in vasca con la maschera in carbonio, a protezione del viso.
Sul fatto è intervenuto il Vicepresidente sportivo del Circolo Nautico Posillipo, Vincenzo Triunfo:
“Ho una forte convinzione: l’essenza dello sport agonistico risiede negli insegnamenti che lo stesso offre agli atleti che lo praticano. Il sacrificio che porta al risultato, la perseveranza a voler raggiungere gli obiettivi che non sono fine a se stessi, la lealtà nei confronti dell’avversario e il rispetto delle regole che si sa sono uguali per tutti. Il Posillipo lo sa e lo sanno anche tutti i nostri atleti agonisti, dai 6 ai 99 anni! Accettiamo i verdetti e le sconfitte, esaltiamo il merito del risultato conseguito e correggiamo i comportamenti che non sono adeguati, facciamo un “mea culpa” se a volte il sistema fa cilecca e ripartiamo più determinati di prima. Accettiamo le critiche, le sconfitte, i verdetti arbitrali, cercando di capire dove noi abbiamo sbagliato. Lo facciamo e cerchiamo di farlo sempre con l’obbiettivo di far crescere prima le donne e gli uomini e poi le campionesse e i campioni.
Siamo disposti a vivere le sconfitte per insegnare ai giovani atleti come si vince.
Lo facciamo!
Ma quello che non possiamo fare, tollerare e accettare e vedere i nostri giovani atleti, i nostri figli, massacrati sotto una violenza degna del peggior ring visto solo in “fight club”. Questo non lo possiamo tollerare e soprattutto se ciò accade sotto gli occhi vigili di chi dovrebbe controllare e sanzionare. Nell’interesse dello sport italiano cerchiamo di far crescere quelli che poi saranno i campioni del futuro, che porteranno, come da decenni facciamo, nuove medaglie nel medagliere olimpico.
Quello che è accaduto in vasca, sabato pomeriggio a Savona durante un match di pallanuoto, non lo possiamo accettare; non accettiamo vedere massacrato un nostro atleta diciassettenne che sta crescendo, solo perché un avversario non è preparato tecnicamente e tatticamente a fermarlo e l’unico modo che riesce a mettere in campo è spaccargli il naso con un pugno ben preparato e pensato. Noi alleviamo campioni perché possano dare al Posillipo e all’Italia prestigio, non alleniamo “punchball” per frustrati, dementi, incapaci.
Non accettiamo neanche che un minorenne non sia tutelato al meglio dopo un grave infortunio e rischi un danno maggiore per incompetenza di chi è addetto alla salvaguardia degli atleti durante un incontro. La nostra è una grande famiglia e ogni ragazzo per me è come un figlio e con lo stesso fervore e determinazione ne difendo i suoi diritti e la sua incolumità.
Infine le immagini del video e delle foto riportate dai media, parlano da sole. Giudicate voi, noi sappiamo di essere “player“, lo facciamo da 93 anni, e da player noi ci asteniamo dai giudizi!”
Vincenzo Triunfo
C.N. Posillipo
 
LE SCUSE E LA REPLICA DEL SAVONA
“La Rari Nantes Savona non può che dispiacersi e anche scusarsi per l’accaduto e formulare i migliori auguri di pronta guarigione al giovane Gianpiero Di Martire.
Allo stesso modo non possiamo lasciare passare senza commento l’attacco mediatico che abbiamo subito in queste ore con frasi lesive della nostra dignità e storia.
Come Presidente trovo fuori luogo e voglio augurarmi frutto dell’emozione del momento le affermazioni fatte dal sig. Triunfo quando afferma “ …solo perché un avversario non è preparato tecnicamente e tatticamente a fermarlo e l’unico modo che riesce a mettere in campo è spaccargli il naso con un pugno ben preparato e pensato. Noi alleviamo campioni perché possano dare al Posillipo e all’Italia prestigio, non alleniamo “punchball” per frustrati, dementi, incapaci”
Rari Nantes Savona ha allevato intere generazioni di campioni e tuttora svolge il difficile ruolo di allevare degli uomini, nella serietà nel rispetto delle regole e nell’essere uomini ritti senza cercare scorciatoie.
L’episodio, perché di questo si tratta, seppure deprecabile e stigmatizzato anche dalla nostra Società, fa parte di un’azione di gioco di un gioco che è divenuto negli anni sempre più duro e aggressivo con momenti di autentica brutalità.
Non mi pare il caso di enumerare le volte che i nostri atleti sono usciti dalle piscine di tutta Italia con danni fisici importanti senza che mai nessuno, nemmeno il sig. Triunfo,  sia intervenuto in nostra difesa. Nella stessa azione anche il nostro Piombo è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, il colpo ricevuto è stato premeditato ? Dovrei affermare con forza di si, ero in piscina, ma non mi unisco a questo penoso coro.
Forse è giunto il momento che tutti, soprattutto gli adulti o presunti tali, moderino i termini e rendano la presenza in acqua dei giocatori meno nervosa, forse tutti potremmo fare in modo di lavorare per regole più chiare e per il rispetto rigoroso delle stesse con serietà e professionalità alla ricerca di un gioco più divertente, meno fisico e conseguentemente meno stressante.
Forse noi adulti dovremmo lavorare su noi stessi evitando di trasmettere ai ragazzi, significati sbagliati di agonismo, forza e determinazione e anche significati sbagliati di furbizia e scaltrezza.
Non aiuta ne Di Martire ne Bianco ne tutto il movimento della pallanuoto il tono usato in queste interviste, ma rende l’episodio ancora più triste di quello che è.”
Rari Nantes Savona
Il Presidente
Maurizio Maricone
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
MESSAGGIO DI MARIO CORCIONE: con il commento pubblicato qui sotto si chiude il dibattito, che è andato anche troppo oltre. Altri commenti sulla vicenda non saranno pubblicati.
 
Ci tengo a precisare che questo e solo il mio pensiero e spero di non offendere nessuno. Condivido lo stato d'animo come genitore di Fulvio Di Martire. Però - devo essere sincero - se si tratta di dire qualcosa al proprio figlio su un accaduto, o si sente il dovere di dire qualcosa a qualcuno come nel caso del giocatore savonese Bianco, lo si dice in privato, senza la necessità di renderlo pubblico; mi dispiace ma cosi la penso io. In seconda analisi, avrei potuto condividere un comunicato stampa del Posillipo dove si condannava il fatto, ma l'intervento a gamba tesa del Vice Presidente Sportivo del Posillipo Triunfo è veramente fuori luogo, inopportuno e fortemente discriminatorio nei confronti di una Società seria e gloriosa come Il Savona, inoltre una grande mancanza di rispetto per tutte le persone che lavorano e che hanno lavorato in tutti questi anni in questa società. In conclusione, alcune persone prima di scrivere o intervenire in maniera diretta dovrebbero provare a pensare prima, in modo da non nutrirsi solo di commenti compiacenti o di approvazioni personali per voler in assoluto dimostrare di essere i migliori.
martino
 
Credo che sulla vicenda si sia alzato un polverone inutile. Sia il Posillipo,sia il signor Fulvio di Martire avrebbero dovuto evitare di commentare con queste dichiarazioni poco consone.
Fabrizio Giolitti
 
3'30" secondo quarto: 2 arbitri 2 giudici di porta più la giuria folta come al solito. Tutela zero per chi gioca e questa è la serie A1 in serie minori nemmeno il doppio arbitro. Prova tv non contemplata. Tanti sacrifici dei ragazzi compensi ridotti. Piscine sempre più vuote. Chi gestisce si porrà qualche domanda??? Questo sport in italia vuole crescere investendo seriamente con le tecnologie appropriate oppure gli atleti devono rischiare in proprio? Colpevole è il sistema mal funzionante. In altri sport prova tv e sanzione codificata.
Caimano 19
 
Fulvio, condivido tutto quello che hai scritto. Sono tempi in cui la ragionevolezza, la correttezza, il rispetto vengono presentati come difetti. Per questo è importante quello che hai fatto. I miei auguri più calorosi a Gianpiero e un abbraccio a te.
Flavio Baldes
 
Povero Luigi Sorriso, il classico personaggio fazioso e profondo conoscitore del nulla assoluto...capace di sentenziare sull'operato degli altri, ma che invece dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di parlare della RN Savona!!
Roby
 
BRAVO FULVIO. MI COMPLIMENTO CON TE. SEI STATO E SEI RIMASTO UN GRANDE. AUGURI AL RAGAZZO.
Aldo Genua
 
Credo che al di là dell'episodio - inqualificabile - ci sia un punto di sistema che tutti quelli che praticano le piscine con costanza vedono: l'assoluta mancanza di qualità tecnica della classe arbitrale. Arbitrare è difficile: l'errore arbitrale è per sua natura previsto come l'errore di un giocatore in un'azione o di un tecnico in un cambio. Non è questo: ma soprattutto in A1 si vedono cose che fanno spavento sia in relazione al regolamento sia negli atteggiamenti. Molti arbitri non si rendono conto che lo spettacolo è in acqua non lo devono dare loro sul bordo vasca. Vi sono campi dove arbitri di poca personalità consentono di tutto (è possibile che su certi campi - Savona (dove il mani in faccia è uno stile dagli aquagol alla A1) tra questi - una squadra media prenda meno espulsioni che con Recco o Brescia? In acqua a volte vedi la mattanza e loro espellono gli accompagnatori che protestano! Vedi arbitraggi di un tipo per due tempi e tutto l'opposto gli altri due tempi. Le Società devono chiedere al Settore Arbitrale che gli Arbitri siano competenti, allenati, sobri ed educati. Sarebbe giusto che ci fosse anche un punteggio per gli arbitri e che fosse trasparente. Gli arbitri fanno parte del gioco come giocatori ed allenatori ed è giusto che il giudizio esca dalla confraternita che li gestisce.
Luigi Sorriso
 
Buongiorno. Penso che una cosa che non si deve mai fare è usare la faziosità, faziosità che troppo spesso è insita nell'appartenenza, quando si vuole esprimere un'opinione riguardo all'accaduto. Premesso che un pugno è un pugno...e se poi le conseguenze sono quelle che abbiamo poi visto, è logico fare riflessioni sacrosante che però non devono scadere in accuse come quelle del Vice Presidente del Posillipo. La stessa lettera di papà Fulvio, del quale però condivido lo stato d'animo, in modo "pacato ed educato" è un atto di accusa. Ripeto, non giustifico l'atto/reazione...però si sappia che, prima del fattaccio, sono state dette cose a Lorenzo che...! Con ciò porgo da genitore i miei più sinceri auguri a Gianpi!!
Roby
 
Ma quando mi sono rotto il setto nasale e fratturato una costola.....mio padre mica ha scritto una lettera a chi durante un azione di gioco lo aveva fatto. Allora vorrà dire che non ho un buon padre......? Ma per cortesia....ma che cos'è questo buonismo, questo vittimismo, questo "imparate di creanza".... da parte del Posillipo e da parte del genitore del ragazzo. Da quando esiste la pallanuoto questi episodi ci sono sempre stati e sempre ci saranno.....vanno si puniti e sanzionati nel modo giusto da chi dirige le partite, ma da qui a fare le lezioni di vita e di educazione civile e sportiva c'e' ne passa........ora bast!!!!!!.non se ne può più sentirlo dire, da chi in questi ultimi i periodi sta girando il vittimismo a suo uso e piacimento, solo quando gli conviene. Per quanto riguarda la lettera di Fulvio Di Martire, dico......c'era bisogna di questa smielata, di questa lezione di vita. Penso che sono cose private nelle quali si tende a cercare di essere un buon genitore cercando di dare il consiglio giusto al proprio figlio, senza spiattellare avanti a tutti il proprio buonismo e buon senso.
MIRKO ROSATO
 
Nel video di vede chiaramente che il giocatore del savona colpisce Di Martire a palla lontana. Credo che: 1. un arbitro che non sanziona un fallo del genere va fermato; 2. un giovanotto che vuol praticare la boxe va indirizzato verso una palestra; 3. una società dal luminoso passato, ma che in questo caso non ha ritenuto di scusarsi, tendendo a recriminare ed allargare il discorso, invece di adottare provvedimenti disciplinari interni, dovrebbe interrogarsi sulla sua attuale funzione e rappresentanza. Il colpo è chiaro ed oggettivamente non giustificabile dalla contesa del pallone - che era altrove. Mi sembra incredibile che l'autore di questo gesto ignobile non abbia tentato, neppure a mente fredda, di scusarsi o di accertarsi delle condizioni del ragazzo che aveva colpito. Chi introduce qui altri discorsi semplicemente opera uno squallido tentativo di rifiutare le proprie responsabilità e ferisce ulteriormente il giovane Di Martire.
Renato Galassi
 
I miei complimenti x le parole dette dal Sig. Fulvio Di Martire!! Non so io da padre se sarei riuscito a perdonare un gesto del genere...purtroppo nella pallanuoto sono cose che succedono troppo spesso e questo non va bene, come hanno detto in molti ci vorrebbe la prova tv ma nella pallanuoto non è cosi facile vedere il gesto di uno o dell'altro giocatore! Comunque rinnovo i miei complimenti al Sig. Di Martire!
BR
 
Voglio fare i miei più sinceri auguri di ripresa a Giampiero...ragazzo eccezionale come tutta la Famiglia.Di Martire che ho il piacere e l onore di conoscere.Anche io ho un figlio che gioca a pallanuoto e faccio il dirigente della squadra dove milita e credetemi in ogni partita prego che nn succeda niente né a lui ne agli altri ragazzi,,, però permettetemi di dire che la pallanuoto con queste regole è diventato uno sport solo fisico e di contatto...dove diventa difficile esprimere fantasia e qualità tecniche .Ho avuto la fortuna di giocare al calcio fino alla serie C di un tempo e posso affermare che il calcio ha come sport altri tipi di problemi...ma quando stai sul terreno di gioco anche se nn sei un gigante puoi dimostrare tutto il tuo valore.Credo che per questi motivi la pallanuoto anche essendo un bellissimo sport non riesce a prendere piede...bisognerebbe rivedere alcune regole e soprattutto fare capire già da piccoli ai futuri atleti che la cosa più bella dello sport è la lealtà e l onesta' nei confronti dei propri avversari.
Cristian
 
@Pardo anche io ho subito una frattura scomposta del setto nasale e me ne sono reso conto solo dopo tre tempi di gioco. Ti assicuro che non è una cosa che accade per caso. Non stiamo parlando di uno scontro di gioco e neanche di un colpo dato per farsi rispettare. Ho giocato per una vita e di colpi ne ho dati ma ho sempre evitato di procurare danni permanenti. Fosse stato fortuito avremmo visto delle scuse immediate. Sono cose che possono succedere, ma non condannare un atto fatto con dolo mi sembra esagerato. Nessuna gogna. Solo sottolineare un gesto che sarebbe bello non vedere nelle piscine. Un grosso in bocca al lupo a tutti.
Gennaro
 
Signor Fulvio, Ci vorrebbero più genitori come lei al mondo. Grande sportivo ma soprattutto grande padre. Per quanto riguarda l’episodio di violenza invece... É possibile che siano sempre gli stessi? Si lotta tutti i giorni nella vita per avere più giustizia e soprattutto che sia uguale per tutti. Spero nei provvedimenti... almeno nello sport.
Gaia
 
Ora però basta, davvero, siete RIDICOLI! In più di 20 anni ne ho visti di nasi rotti ma mai tutto sto vittimismo e sto casino! È vero non è giusto che un 17enne abbia il naso rotto ma non è nemmeno giusto che uno di 24 venga messo sullo stesso piano di DELINQUENTI veri! Ho letto commenti ineggianti la RADIAZIONE o la SQUALIFICA di anni!!!! Fuori dal mondo! Nemmeno quando ruppero il naso ad Aicardi ricordo questo clamore....!
Pardo
 
Certamente Bianco va sanzionato e non approvo il gioco violento, ma non mi piacciono nemmeno i furbetti del Posillipo che hanno avuto 3 punti contro la Prorecco non accettando alcuna soluzione alternativa. E che dire degli arbitri? dopo 45 minuti fischio di termine partita. Il regolamento mi sembra parli di 90 minuit o sbaglio? Se si correggetemi. Grazie
Miriana
 
Tutto ridicolo non aggiungo altro
Salvatore
 
forse e' meglio che questo sigor. Triunfo moderi le parole,e poi non mi sembrano proprio l'esempio di sportivita'.. anzi direi il contrario
marco
 
X chi deve prendere la decisione riguardo siccome leggo che questo atleta è recitivo ci vorrebbe un punizone esemplare.ma credo che passa tutto in osservato se fosse così mi vergognerei io x chi deciderà.
marco
 
Solidarieta' a Di Martire nonche' auguri di una pronta guarigione. Sapete quante costole incrinate, micro fratture ci sono ogni sabato? per non parlare di tutti quei colpi che non danno luogo a sanguinamenti ma bensi' solo a brutti lividi. Chi ci garantische che il Posillipino non stava stuzzicando il Savonese? Se anche fosse, la reazione e' stata esagerata chiaramente. La soluzione? dal prossimo anno, prova tv.....vedrete la pioggia di squalifiche. Giocatori esperti, "nasconderanno" meglio i calci e pugni che vengono dati.
Fabio Puzzanghera
 
Io nè dal vivo nè rivedendo il video vedo Bianco colpire fuori dall’acqua Di Martire tanto è vero che il posillipino continua a giocare rientrando in difesa e solo dopo la fine dell’azione si accorge del sangue! Con un colpo così violento come minimo ti fermi! E nemmeno l’arbitro Colombo (che guarda li ed è a pochi metri) vede questo colpo...e non è un arbitro alle prime armi! Parlare di radiazione e anni di squalifica mi sembra del tutto eccessivo e prima di dire che il Savona e le squadre liguri sono violente io andrei a guardare in casa propria e le decine di provvedimenti per brutalità o gioco violento! Proprio Giovanni Bianco lo scorso anno venne colpito e aperto al sopracciglio, così come Piombo sabato nella stessa azione di cui si parla! Non fate i moralizzatori, non ne avete i requisiti: sabato è stato dall’inizio per far perdere la testa al Savona con addirittura un giocatore posillipino (nemmeno richiamato) che si insultava col pubblico! Inoltre il Savona secondo me si è già scusato con posillipo e guocatore: NON PER FORZA VA RESO PUBBLICO SUI SOCIAL UN GESTO DI NORMALE CIVILTÀ E SPORTIVITÀ!
Pardo
 
Io colpo c'è stato e andava sanzionato con brutalità. questo è fuori dubbio. Ma il signor Trionfo Vice consigliere sportivo del circolo Posillipo, non si metta a fare lezioni di sport e di vita, quando la sua stessa squadra aveva un giocatore squalificata per brutalità. Ma come si fa a predicare in questo modo e poi comportarsi in maniera praticamente opposta.
Salvio Russo
 
Se le sarà mica cercate?
BR
 
Non avevo visto le immagini, dopo averlo fatto, se non squalificano Bianco fino alle fine del campionato, è una vergogna assoluta.solo così , forse, società e giocatori capiscono la gravità dell'accaduto.
Giovanni
 
gesto inqualificabile come inqualificabile il silenzio e la mancaza di scuse e presa di posizione della societá e dell'atleta ligure. Spero giunga una squalifica esemplare da parte della federazione. Auguri di pronta guarigione a Giampiero Di Martire
Andrea
 
Pardo ma ci sei o ci fai ?paragoni una pallonata ad un destro da ko premeditato? Inoltre notare il coraggio di bianco che colpisce un ragazzino ancora diciassettenne, forte con i deboli e debole con i forti. 💪🏻
Francesco
 
I primi a sbagliare sono gli arbriti che non sanzionano le simulazioni. dopo di che se sei abituato a simulare prima o poi te la devi aspettare!!!!! Ammonire le simulazioni.
Luca
 
Credo che si stia esagenrando un poco. L'unico grosso errore è stato quello arbitrale che non hanno visto l'evidente fallo. Non sò se si potrà riparare con la prova video. La pallanuoto è uno sport duro, non per niente viene anche chiamato il rugby in acqua. I colpi li danno e li prendono tutti, chi più chi meno. Sicuramente però quelli "gratuiti" andrebbero sempre sanzionati. Purtroppo si gioca in acqua e.spesso non si vedono. Approfitto per fare un grosso in bocca al lupo al mio piccolo amico Gianpi
Michele Baviera
 
Siamo alle solite. per me i provvedimenti dovrebbero essere questi: 1 - Radiazione a vita all'ultra recidivo Bianco 2 - Squalifica del campo alla recidiva R.N.Savona con le previste sanzioni regolamentari. 3 - Rimborso spese di cura all'atleta da parte del reo e della società. 4 - sospensione per l'arbitro che non ha visto (?) a due metri di stanza per almeno un anno
ERCOLE MACISTE
 
ho visto il video,BIANCO DA SQUALIFICARE X 1 ANNO. CHE VERGOGNA
Rob
 
Sempre Bianco del Savona a quanto pare,prima era il fratello piu grande ora il piccolo,devono smettere di giocare sono dei violenti,litigiosi.
ROB
 
Sono d'accordo con Roberto, quanto starà fuori questo ragazzo? un mese? allora un mese fuori anche chi ha provocato tutto questo. Il video c'è quindi nessuno può dire che non è vero. si vede chiaramente l'intenzionalità. Ed anche le società devono essere penalizzate qualsiasi essa sia.
Antonio Corsaro
 
Ma il mattino è diventato il quotidiano del posillipo? Allucinante
Paco B.
 
Purtroppo il savona è sempre al centro di questi episodi, e a questo punto la colpa ricade anche sugli arbitri che hanno il dovere di intervenire preventivamente per tutelare gioco e giocatori.
giovanni
 
Non capisco di cosa ci si stupisca.
Luigi Sorriso
 
...nulla di nuovo... In Campania simulano, in Liguria le danno. Scuole differenti, sistema diverso. Mani addosso è una tecnica, mani in faccia un altro.
13 R
 
Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Vergogna, Spero che si vergogni ha vinto il titolo di merda dell'anno.
Gianni
 
Ah il Savona ha questo vizietto???detto da uno che aveva due giocatori squalificati: uno per brutalità e l’altro per aver tirato una pallonata all’avversario (tra l’altro gesto da considerarsi brutalità ma sanzionato con una giornata!)
Pardo

Vergogna il giudice sportivo dovrebbe ora applicare una squalifica secondo equità ad esempio se provoco un danno di mesi tre per un infortunio devo prendere perlomeno un squalifica di mesi 5 per i danni fisici procurati e per il danno fatto alla società . Basta con i violenti, non mi stancherò mai di sottolineare che si è perso di vista il significato di agonismo confuso con quello di violenza programmata e sistematica.. Forza di martire a presto in acqua.
Roberto
 
Bisogna guardare le immagini e squalificare fino alla fine del campionato il giocatore del Savona!!! Il Savona ha questo vizietto!!!
Rob

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