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Gennaio 2017: ecco i desideri degli addetti ai lavori per la pallanuoto. Si sono realizzati? Giudicate voi

  Pubblicato il 08 Ott 2018  10:57
Ecco che cosa chiesero per la pallanuoto il 2 gennaio del 2017 alcuni addetti ai lavori che intervistammo. Giudicate voi se i loro desideri si sono realizzati oppure no.
 
MARIO SINATRA (allenatore del Bogliasco Bene femminile)
"Vorrei che ci fosse più unità tra le varie forze della pallanuoto (federazione, allenatori, dirigenti, giocatori, arbitri) perchè soltanto così è possibile ottenere un salto di qualità per il nostro sport".
 
DARIO DI GENNARO (giornalista Rai)
"Spero siano rimodellate le formule dei campionati internazionali in modo da non consentire alle squadre di poter scegliere di perdere (vedi la Grecia a Belgrado 2016, la Francia a Trieste 2016 e la giornata dei risultati fasulli a Rio 2016)".
 
MARCO CAPANNA (allenatore della Sis Roma)
"Una sempre maggiore collaborazione tra le società e i tecnici, sul web e fuori, soprattutto riguardo alle metodologie di lavoro".
 
STEFANO PICCARDO (allenatore dell'Ortigia)
"Vorrei che anche a livello di club si riuscisse a creare eventi di grande successo così come avviene per le nazionali".
 
MAURO OCCHIELLO (allenatore dell'Acquachiara maschile)
"E' giunto il momento di guardarci in faccia e di fare qualcosa per il nostro sport, che in Italia sta morendo. Bisogna muoversi al più presto: anche i tecnici e i giocatori, che non vengono mai ascoltati, devono dare un contributo affinchè ci sia finalmente un cambio di rotta".
 
BARBARA DAMIANI (allenatore dell'Acquachiara femminile)
"La pallanuoto femminile è penalizzata dall'handicap di non poter godere di una base di praticanti alta come quella maschile. Mi auguro che i vari club provvedano a risolvere il problema con un'adeguata attività di propaganda anche all'interno dello stesso sodalizio sensibilizzando le atlete del nuoto che non intendono proseguire l'attività".
 
FRANCO CARRELLA (giornalista de La Gazzetta delo Sport)
"Almeno due coppe europee all'Italia, tra uomini e donne. E meno sfortuna. Se nella scorsa stagione non ci fosse stata la defezione di Tempesti, la Pro Recco a quest'ora sarebbe la squadra detentrice della Champions".
 
STEFANO POSTERIVO (allenatore del Lantech Plebiscito)
"E’ indispensabile che la pallanuoto di club acquisti quella credibilità che abbiamo soltanto a livello di nazionali. Partite anche insignificanti di World League nel 2016 hanno fatto il pienone in piscina; è la testimonianza questa di un dato di fatto inoppugnabile: la pallanuoto piace. Dobbiamo, quindi, lavorare per ottenere gli stessi risultati in termini di pubblico anche per le partite delle squadre di club. Chiedo, inoltre, una maggiore collaborazione da parte di tutti per semplificare il lavoro degli arbitri. Servono innanzitutto regole chiare e immutabili, che non siano soggette cioè a quelle continue modificazioni che ogni tanto arrivano dai vertici arbitrali e che spesso hanno un duplice effetto negativo: creano confusione nello spettatore e difficoltà per i direttori di gara, costretti a dover contestualizzare i singoli episodi.
 
PIERO BORELLI (direttore generale del Brescia)
"Vorrei che la Rai tornasse ad occuparsi dela pallanuoto di club. Perdere le telecronache della regular season è stato davvero un duro colpo. Mi auguro, inoltre, che i club investino nella pallanuoto e si diano in generale un'organizzazione tale da riportare il campionato italiano ai livelli di un tempo".
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
cavolo si sono verificate tutte,che bello!
walter fasano
 
solo io penso che la coppa italia cosi è peggio averla che non averla ? solo io penso che le final6 di coppa italia il we 4-6 gennaio porteranno a degli esborsi economici maggiori, con spettatori in vacanza ? solo io penso di fare una coppa che abbia la finale l' 8 marzo, con show annesso "offrendoci" a qualche tv per uno spettacolo serale ? solo io penso che se il calendario del campionato cosi, per chi si avvicina pensa sia uno scherzo giocare a ottobre e poi a dicembre gli incontri casalinghi ? La federugby ha obbligato le squadre a tramettere in streaming tutte le partite su youtube, solo io penso che la FIN si debba prendere in carico i costi delle dirette streaming e trasmettere tutte le partite (costo massimo, ma anche gonfiato all' italiana € 20'000 per tutte le squadre e per tutte le partite) solo io penso che la FIN dovrebbe/potrebbe fare accordi con aziende e brand di valorizzazione femminile global per tutte le squadre (almeno di A1) e promuovere il movimento ? Se aziende di intimo femminile, di calze, di abbigliamento, potessero utilizzare Tabani, Gitto, Palmieri, Gorlero, Verzini, Teani, Marcialis, Marletta o la Cotti che sia, in cambio di far vedere che giocano a pallanuoto è fantascienza ? Solo io penso di aver... sognato ?
Marco di Lambrate

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