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Europa Cup: trionfa l'Ungheria. Settebello ko anche con la Spagna, niente medaglia, niente Superfinal di World League

  Pubblicato il 07 Apr 2119  20:27
Finali - Domenica 7 aprile
 
1-2 posto
UNGHERIA-CROAZIA 10-8
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
3-4 posto
ITALIA-SPAGNA 7-9  (1-3, 2-0, 3-5, 1-1)
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 1, Molina, Figlioli 2 (1 rig.), E. Di Somma, Velotto, Renzuto 1, Echenique 1, N. Presciutti 1, Bodegas, Aicardi 1, Bertoli, De Michelis. All. Campagna.
Spagna: Lopez Pinedo, Munarriz 3 (1 rig.), Granados, De Toro, Barroso 1 rig., Pericas, Cabanas, Fernandez, Tahull 1, Perrone 1, Mallarach 3, Bustos, Lorrio. All. Martin.
Arbitri: Dervieux (Fra) e Margeta (Slo).
Superiorità numeriche: Italia 3/9 + 1 rigore, Spagna 2/7 + 2 rigori.
Note: Lorrio Bejar in porta per la Spagna. Ammonito Campagna per proteste. De Michelis in porta nel quarto tempo. Bustos Sanchez uscito per limite di falli nel terzo tempo.
 
L'ARTICOLO DI FRANCO CARRELLA
Senza  podio e senza World League. La finale per il terzo posto in Europa Cup è della Spagna, il Settebello non potrà inseguire il pass olimpico già a Belgrado: «È venuto meno l’attacco pur con la migliore prestazione di questi tre giorni», dice Sandro Campagna. Dovremo inseguire successivamente Tokyo 2020: le altre qualificate per il continente verranno fuori da Mondiali (due posti), Europei (uno) e torneo di qualificazione (tre).
RINCORSA Dopo l’1-0 di Aicardi, gli azzurri subiscono troppo a uomini pari e sono costretti a inseguire: Mallarach firma il massimo vantaggio sul 6-3, Di Fulvio ci porta a -2 sull’8-6 all’ultimo intervallo, in avvio dell’ultimo tempo Figlioli riaccende la speranza su rigore. Ma dopo la superiorità fallita da Velotto a 1’ dalla sirena è Munarriz a chiudere i conti. Solo pochi spiccioli di partita per Bodegas: «Contro Ungheria e Spagna non l’ho visto in condizione», spiegail c.t.  Titolo all’Ungheria, 10-8 sulla Croazia. In mattinata, sorteggi per i gironi mondiali:  Settebello con Brasile, Germania e Giappone; Setterosa con Giappone, Cina e Australia.
 
IL NOSTRO ARTICOLO
ZAGABRIA - Il Settebello gioca bene, anzi benissimo, soltanto un tempo (il secondo): troppo poco per poter sperare di superare una Spagna che invece fa una partita esemplare e si mette meritatamente al collo la medaglia di bronzo chiudendo in faccia agli azzurri le porte della Superfinal di World League.
In quel secondo tempo, dopo aver chiuso il primo parziale sotto di due gol (1-3), gli azzurri non fanno beccare palla agli spagnoli e li raggiungono (3-3) con un gran gol di Nicholas Presciutti (in entrata su passaggio di Echenique) e con una "furbata" dello stesso mancino con l'uomo in più. Segnali incoraggianti, più che promettenti, ma improvvisamente la luce in casa azzurra si spegne di nuovo e l'Italia va nuovamente sotto (3-6, 4-7, 5-8) spinta da una percentuale al tiro insufficiente (alla fine 7 su 27, 26%) e da ingenuità difensive. Ci danno una mano gli arbitri, che non fischiano più nulla a favore della Spagna (dopo una prima parte di gara in cui avevano penalizzato gli azzurri), ci fanno sperare una rete di Di Fulvio (6-8) in chiusura di terza frazione e un rigore trasformato da Figlioli a un minuto e mezzo dal termine (7-8), ma gli azzurri sprecano la superiorità che potrebbe portarli ai rigori e il formidabile Munarriz, migliore in acqua in assoluto, dal centro mette il sigillo alla vittoria della Spagna (7-9) battendo De Michelis subentrato a Del Lungo nel quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Si chiude con una sconfitta nella "finalina" per il bronzo la seconda edizione di Europa Cup a Zagabria. Azzurri fuori dal podio e dalle finali di World League (passavano le prime tre e la Serbia in qualità di ospitante) che avrebbero dato il primo pass olimpico per Tokio 2020. Il Settebello non ripete la prestazione di martedì scorso ad Ostia quando in amichevole si impose 14-8 sugli iberici, che invece ci batterono nell'ultimo incontro internazionale ovvero la semifinale dell'europeo di Barcellona per 8-7 (compreso il discusso gol no gol di Figlioli a sette secondi dal termine). Partita intensa con gli azzurri sempre ad inseguire e il rigore di Figlioli ad un minuto e mezzo dalla fine che aveva riacceso la speranza almeno per i penalties. Invece la rete di Munarriz (tripletta insieme a Mallarach) ha chiuso i giochi. 
"E' stata la miglior partita giocata qui a Zagabria - commenta il CT Campagna che aggiunge - soprattutto sul piano difensivo abbiamo tenuto. E' stata una partita buona dal punto di vista di intensità mentale perchè avendo poche energie fisiche e pochi automatismi minati da tre giorni di match durissimi, era difficile esser brillanti. Quando devi pensare perdi anche scioltezza nelle conclusioni ed energia nella qualità del tiro. Nonostante ciò sono ottimista per il futuro perchè potrò sfruttare il periodo della World League a giugno per lavorare di più e fare qualche common training più produttivo a cementare il gruppo".
"Abbiamo fallito questa possibilità di qualificarci alla World League che dava comunque la possibilità di andare alle Olimpiadi. Non abbiamo ancora oliato bene i meccanismi e non riusciamo ad interpretare al meglio le nuove regole. Sfrutteremo questo periodo senza grandi match per affinare al meglio la preparazione in vista del mondiale di Gwangju" conclude capitan Figlioli.
CRONACA. Velotto ricama per Aicardi al centro e Azzurra è avanti dopo un minuto e mezzo (1-0). Ribaltamento e stavolta è Perrone che trova Tahull a centro per il pareggio del gigante catalano (1-1). Lo stesso centroboa serve l'assist esterno per il mancino Mallarach che col tiro a schizzo beffa Del Lungo per il 2-1 iberico. Poi Perrone dimostra tutta la sua classe con un'incursione al centro che trova il doppio vantaggio (3-1). La Spagna gioca sciolta aumenta i giri ma sbaglia due extraman in chiusra di tempo.
La pausa rivitalizza gli azzurri che trovano prima il meno uno con Presciutti ben imbeccato da Figlioli e poi il pareggio al primo extraplayer col diagonale da posizione uno di Echenique (3-3). La Spagna spreca ancora tre extraman (uno a cinque secondi dal termine) e a metà gara l'Italia è in linea di galleggiamento.
Si riparte sempre con ritmi lenti ma Munarriz stavolta si stacca dalla marcatura di Aicardi e da fuori fulmina Del Lungo, provocando le proteste vibranti di Campagna che viene ammonito (3-4). Poi gli azzurri falliscono il terzo extraplayer e vengono puniti stavolta su rigore (fallo grave su De Toro) che Barroso trasforma per il nuovo +2 iberico (3-5). Di Fulvio spreca con l'uomo in più e dall'altra parte invece Mallarach fa doppietta trasformando il primo extraplayer spagnolo su sei tentativi (3-6) e portando i suoi al massimo vantaggio.
Figlioli accorcia di nuovo in superirotà con la bomba da fuori (4-6), ma Aicardi commette ancora fallo da rigore su Fernandez che Munarriz trasforma (7-4). Il tempo si chiude con tre extraplayer trasformati: prima Renzuto si iscrive a referto e fa (5-7), Mallarach fa tripletta a trenta secondi dal termine (8-5) e Di Fulvio finalmente dopo la soluzione personale si incunea al centro e fulmina Lorrio per il 6-8 che chiude il terzo.
De Michelis parte in porta, Figlioli sbaglia l'ottavo uomo in più ma non si passa. La Spagna abbassa i ritmi forte del vantaggio. A un minuto e mezzo dalla fine però il lampo di Figlioli che accende l'ultima speranza: il capitano cerca il rigore, lo ottiene (fallo grave di Fernandez), e lo trasforma per il 7-8. L'ultimo minuto è incadenscente: Barroso commette terzo fallo grave; Campagna chiama timeout ma la difesa iberica tiene (tiro fuori di Velotto). L'alzo e tiro di Munarriz confeziona il bronzo iberico e alimenta qualche recriminazione azzurra.
 
5-6 posto
MONTENEGRO-SERBIA 16-14
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

7-8 posto
RUSSIA-GRECIA-RUSSIA 14-15
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

***
 
Semifinali - Sabato 6 aprile
 
UNGHERIA-ITALIA 12-11 (3-4, 3-3, 4-2, 2-2)
Ungheria: Nagy, Angyal, Manhercz 1, Zalanki, Vamos 2, Nemet 1, Sedlmayer 1, Kovacs 1, Jansik 1, Varga 4, Pohl, Batori, Vogel. All. Marcz.
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio 4, Molina, Figlioli 1, E. Di Somma, Velotto, Renzuto 2, Echenique 1, N. Presciutti, Bodegas 2, Aicardi 1, Bertoli, De Michelis. All. Campagna.
Arbitri: Margeta (Slo) e Zwart (Ned).
Superiorità numeriche: Ungheria 5/10 + 1 rigore, Italia 5/12 + 1 rigore.
Note: azzurri col lutto al braccio in memoria di Piero Borelli. Vogel in porta per l'Ungheria. Di Fulvio ha fallito un rigore a 0.45 del quarto tempo. N. Presciutti (I) espulso per proteste nel terzo tempo. Nemet e Jansik (U) usciti per limite di falli nel quarto tempo.
 
L'ARTICOLO DI FRANCO CARRELLA (inviato de La Gazzetta dello Sport)
Tre volte in vantaggio di due gol, due volte con la possibilità sprecata di andare sul +3. Il Settebello mette a lungo sotto l’Ungheria, ma esce sconfitto da un pazza semifinale di Europa Cup: «Questa è la nuova pallanuoto. Meno tatticismi e tanti uno contro uno: noi ne abbiamo persi troppi e questo è il risultato» osserva Sandro Campagna. Per andare alle finali di World League che mettono in palio il primo pass olimpico (Belgrado, 18-23 giugno) bisognerà dunque vincere la sfida per il terzo posto contro la Spagna, battuta 12-9 dalla Croazia: alle 18.30 il match di consolazione, alle 20.15 per il titolo.
Avanti 4-2 al 7’, 5-3 al 10’ e 8-6 al 7’, l’Italia paga disattenzioni fatali. Perde Nicholas Presciutti, espulso per proteste, e subisce il sorpasso a cavallo di terzo e quarto tempo (Denes Varga a segno su rigore con un guizzo sotto porta per l’11-9). Ultimi minuti da brividi: Di Fulvio fallisce un rigore sparando alto; Echenique e Figlioli con l’uomo in più agguantano il pari; a -1’30” il Settebello recupera palla ma a Di Fulvio viene fischiato controfallo; 30” dopo è Manhercz a decidere dribblando Bodegas. «Errori che non possiamo commettere», dice Campagna. Applausi all’Ungheria che gioca con un solo centroboa di ruolo (Nemet) a causa dell’infortunio di Harai. Azzurri con un segno di lutto al braccio per la scomparsa di Piero Borelli (74 anni), uno dei più apprezzati dirigenti della pallanuoto, storica anima del Brescia. Fu lui a intuire il talento del portiere Del Lungo, prelevato da Civitavecchia, la città di cui era originario.
Franco Carrella
 
ZAGABRIA - Settebello, nuova delusione. Non sono bastati un calendario superfavorevole (prima la Russia nei quarti, poi la rinnovata Ungheria in semifinale), un arbitraggio che ancora una volta nei momenti di difficoltà ci ha teso una mano (ieri contro i russi, anche stasera contro i magiari): l'Italia ha nuovamente tradito le attese nonostante una squadra che più di ogni altra ha fatto ricorso ai naturalizzati. Ci rimane la finale per il terzo posto contro la Spagna, speriamo di farcela almeno stavolta. Speriamo di ottenere almeno il pass per la Superfinal di World League.
Mario Corcione
 
***
 
Quarti di finale - Venerdì 5 aprile
 
ITALIA-RUSSIA 11-9 (3-3, 3-2, 1-3 4-1)
Italia: Del Lungo, F. Di Fulvio, Molina 1, Figlioli 2, E. Di Somma, Velotto, Renzuto 1, Echenique 4, N. Presciutti 1, Bodegas, Aicardi 2, Bertoli, De Michelis. All. Campagna.
Russia: Fedotov, Suchkov, Vasilev 2, Dereviankin, Koptsev, Merkulov 1, Nagaev 1, Bychkov, Kholod 1, Lisunov 1, Shepelev 3, Statsenko. All. Evstigneev.
Arbitri: Bender (Ger) e Boudramis (Gre).
Superiorità numeriche: Italia 5/12, Russia 4/7.
Note: ammonito Evstigneev (All. R) per proteste nel secondo tempo. De Michelis in porta nel terzo tempo. Nagaev (R) uscito per limite di falli nel terzo tempo, Koptsev (R) nel quarto tempo.
 
L'ARTICOLO DI FRANCO CARRELLA (inviato de La Gazzetta dello Sport)
Qui risbocciò il Settebello dopo anni senza acuti: a Zagabria arrivò la prima medaglia pesante nella seconda era Campagna, argento agli Europei 2010 dietro alla Croazia del solito Rudic. Un ciclo che si era aperto disastrosamente con l’11° posto ai Mondiali di Roma 2009, ma poi avrebbe regalato tante gioie, dall’oro iridato di Shanghai 2011 all’argento olimpico di Londra 2012. Qui riparte il Settebello in quello che il c.t. definisce uno spartiacque, la Final Eight di Europa Cup in cui vengono lanciate le nuove regole. Privilegiano la velocità e penalizzano l’aggressività, favoriscono la zona al pressing, tanto che nei quarti arriva subito una grande sorpresa, la sconfitta della Serbia tritatutto contro la Spagna. L’Italia invece rispetta il pronostico contro la Russia, ma soffrendo parecchio. Oggi ci aspetta l’Ungheria: un successo garantirebbe le finali di World League (un pass olimpico in palio) a cui accedono le prime tre.
ALTALENA «Abbiamo giocato male per tre tempi pur producendo tanto, subendo le loro controfughe e cercando in attacco soluzioni individuali. In semifinale servirà ben altro», raccomanda il c.t. azzurro. Una magia in dribbling di Velotto, per il 6-4 a 30” da metà gara, sembra mettere finalmente la sfida in discesa, invece la tenace squadra di Evstigneev riemerge con un break di 4-0 tra secondo e terzo tempo. Sotto di due gol, Campagna tenta la carta De Michelis tra i pali e il diciannovenne romano risponde magnificamente. «Del Lungo non stava parando male, anzi sui tiri ravvicinati era stato brillante, ma subivamo troppo con l’uomo in meno e dalla distanza con la zona. Ho cercato una scossa». Il controbreak di 5-0 tra terzo e quarto tempo vale il definitivo sorpasso.Quattro reti per Echenique, tra cui il massimo vantaggio (11-8). Rispetto al gruppo convocato nel collegiale di Ostia, Damonte aveva preso il posto di Fondelli, acciaccato. Il mancino e Spione i due lasciati a riposo in questo sofferto esordio.
Franco Carrella
 
IL NOSTRO SERVIZIO
ZAGABRIA - Nei quarti di finale delle sorprese (fuori Serbia e Montenegro) per poco non ci scappava anche l'eliminazione del Settebello. Non bisogna lasciarsi ingannare dal fatto che 15" dal termine il Settebello vinceva 11-8, la squadra di Campagna si è trovata davvero in difficoltà contro una Russia in grande crescita, aiutata da una serata non troppo felice degli azzurri, soprattutto in fase di conclusione, in superiorità e a uomini pari.
L'Italia se l'è vista brutta soprattutto nel finale del terzo tempo: con i russi avanti 6-8, il palo interno ha respinto la palomba di Vasilev che avrebbe portato i nostri avversari sul +3. A metà quarto tempo, inoltre, sul punteggio di 8-8 De Michelis (subentrato a metà gara a Del Lungo) ha negato il nuovo vantaggio ai russi in inferiorità togliendo dal sette alla sua destra un gran tiro di Nagaev. E non è finita qui: subito dopo Dereviankin, lanciato verso la porta azzurra, invece di prendersi il rigore fortunatamente ha insistito nell'azione tirando poi fuori.
Dal possibile 8-9 si è passati all'11-8 nei successivi tre minuti di gioco grazie alle reti di Nicholas Presciutti, bravo a sfruttare un errore difensivo, Aicardi (uomo in più) ed Echenique, che ha suggellato la sua ottima gara (4 gol) con la rete dell'11-8. In mezzo a queste due reti un altro paio di parate importanti di De Michelis hanno contribuito al successo azzurro. Migliore in acqua Alessandro Velotto: recuperi difensivi, assist, un gol da favola dopo aver dribblato sul lato cattivo Nagaev.
 
LE NUOVE REGOLE
La Final Eight dell'Europa Cup sarà disputata con le nuove regole approvate dal congresso straordinario della FINA. 
Le modifiche sono le seguenti: 
1) Il tempo di possesso sarà riportato a 20 secondi anche dopo un tiro d'angolo assegnato e un rimbalzo dopo un tiro che non causa il cambio di possesso; 
2) All'interno dell'area dei 6 metri, l'attacco irregolare al giocatore che acquisisce un vantaggio e nuota con e/o tiene la palla sarà sanzionato con un fallo di rigore; 
3) Dopo un fallo il gioco ripartirà da dove si trova il pallone (a meno che il fallo non sia commesso all'interno della linea dei 2 metri);
4) Una rete può essere realizzata da un tiro libero conseguente ad un fallo al di fuori dei 6 metri con un tiro diretto o dopo una finta, un dribbling o mettendo il pallone in acqua (gli arbitri useranno segnali se il fallo è avvenuto al di fuori della linea dei 6 metri);
5) Il giocatore che batte un tiro d'angolo può anche tirare direttamente in porta o nuotare e tirare senza passare il pallone ad un altro giocatore;
6) Sarà costituita un'addizionale area per la sostituzione volante tra la linea di fondo e quella di centrocampo;
7) Ogni squadra potrà richiedere 2 time-out durante la partita in qualsiasi momento mentre ha il possesso della palla. Il time out sarà chiamato attraverso un apposito dispositivo elettronico;
8) Il portiere è autorizzato a spostarsi e a giocare la palla oltre alla linea di metà campo;
9) L'intervallo tra il secondo e il terzo periodo sarà di tre minuti.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Sono d'accordo anche io...oramai Campagna ha fatto il suo tempo e la Fin dovrebbe prendere una decisione x il bene della pallanuoto.
BR
 
Meno male che ad Ostia hanno giocato col GPS, forse serve qualcosa di diverso, perché con tutti questi naturalizzati non “fottiamo” e non facciamo “fottere”!
rigo
 
Penso che sia giunto il momento di cambiare. Campagna ha fatto il suo tempo. Non si può vivere di rendita. La nazionale ha bisogno di gente nuova, di italiani e non di oriundi reclutati per il gusto di un CT che pensa solo ai propri interessi.
Carlo Pittori
 
BASTA CAMPAGNA A CASA,HA CARTA BIANCA DA ANNI SPENDE SOLDI A PALATE LO ACCONTENTANO SU TUTTO,MO BASTA DEVE ANDARE VIA
deluso

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