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Europa Cup: trionfa la Grecia, quinto posto per il Setterosa

  Pubblicato il 24 Mar 2118  11:16
Sabato 24 marzo - Finali
 
1-2 posto
GRECIA-RUSSIA 9-8
PONTEVEDRA - Evviva la meritocrazia: ha arbitrato la finale lo spagnolo Ortega, pessimo in Olanda-Italia, insufficiente in Italia-Ungheria.
 
3-4 posto
OLANDA-SPAGNA 3-9

 
***
 
Venerdì 23 marzo
 
Semifinali

OLANDA-GRECIA 6-8 (ha arbitrato Luca Bianco)

RUSSIA-SPAGNA 9-8
 
Finale quinto posto
 
ITALIA-UNGHERIA 7-6 (3-1, 0-0, 2-3, 2-2)
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 1, Dario, Queirolo, Aiello, Picozzi, Bianconi 5 (2 rig.), Emmolo 1, Palmieri, Cotti, Avegno, Lavi. Coach. Fabio Conti
Ungheria: Gangl, Szilagyi, Kuna, Gurisatti 3, Szucs, Horvath, Parkes 1, Keszthelyi 2, Leimeter, Gyongyossy, Csadai, Garda, Kovacsne. Coach. Attila Biro
Arbitri: Dutilh Dumas (Ned) e Ortega (Esp).
Superiorità numeriche: Italia 1/4 + 2 rigori e Ungheria 2/6.
Note: nell'Ungheria in porta con il n 13 Kovacsne. Per l'Italia in tribuna Gragnolati e Cocchiere.
PONTEVEDRA - Vale poco il quinto posto in Europa Cup? Italia e Ungheria non la pensano così e, per raggiungerlo, danno vita ad una bellissima partita. Alla fine la spunta il Setterosa con pieno merito.
Cronaca. Bel primo tempo azzurro, in ogni zona del campo: in difesa l'Italia prende un gol dal centro da Parkes, ma ne impedisce altri tre in inferiorità. Bene Gorlero. In attacco apre le segnature con l'uomo in più Bianconi (un delitto lasciarla tirare liberamente), bissa la stessa giocatrice dell'Orizzonte trasformando un rigore conquistato da Palmieri, fa tris Garibotti che conclude una spettacolare combinazione offensiva (3-1). E' un Setterosa attento, aggressivo, determinato, con una grande voglia di vincere.
Nella seconda frazione sale ulteriormente il livello di attenzione delle azzurre in difesa: neanche un uomo in più, nessuna occasione da gol concessa all'Ungheria, che fatica terribilmente in attacco e quasi mai riesce ad andare al tiro. Dall'altra parte del campo, con grande pazienza, il Setterosa elude il pressing avversario e conquista due superiorità, che però non vanno a buon fine. Sulla seconda c'è il dubbio: pallone entrato del tutto? Nessuna rete nella seconda frazione, dunque, ma il +2 in questo momento va stretto alle ragazze di Conti.
Dopo il cambio campo l'Ungheria passa a "M" e sorprende l'Italia con due "uno contro zero" consecutivi di Keszthely: la fuoriclasse magiara finalizza la prima controfuga (3-2), ma prende il paolo interno nella seconda: è molto brava nell'occasione Gorlero a chiuderle l'angolo di tiro. E' bravissima Bianconi un minuto dopo a riportare l'Italia sul +2 con una palombella da far vedere in tutte le scuole di pallanuoto. Poi arriva anche il poker per Roberta, che trasforma un rigore conquistato da Aiello (5-2). Il terzo parziale, tuttavia, si chiude con un solo gol di vantaggio per il Setterosa (5-4) per le reti di Gurisatti e Keszthelyi con l'uomo in più.
Il quarto tempo è un'autentica, esaltante battaglia impoverita da un arbitraggio che nega superiorità da un lato e dall'altro e impreziosita dal quinto gol di Roberta Bianconi e da una beduina di Gurisatti che lasciano le cose come stavano, cioè con il Setterosa avanti di un gol (6-5). Ci sono ancora sei minuti da giocare. L'Ungheria compie il massimo sforzo nel tentativo di raggiungere le azzurre, ma non ci riesce mai: vuoi per le parate di Gorlero, bravissima in più di una circostanza, vuoi per un gol mangiato da Gurisatti, vuoi per la rete di Emmolo (7-5) che permette alle azzurre di salire sul quinto gradino della classifica nonostante il definitivo 7-6 firmato con un'altra beduina da Gurisatti, seconda per bravura in questa gara solo alla formidabile Bianconi.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Italia batte l'Ungheria, venti mesi dopo l'ultimo successo sulle magiare, e chiude la prima edizione dell'Europa Cup al quinto posto. Finisce 7-6 con le ragazze di Fabio Conti che riscattano subito la sconfitta nei quarti con l'Olanda. Si ripete la finale per il quinto posto del 28 luglio 2017 a Budapest e senza andare lontano la partita del girone preliminare di Europa Cup Volos il 1 febbraio scorso. In Ungheria come in Grecia vinse la squadra di Attila Biro. Questa volta è il Setterosa ad affermarsi. L'ultimo successo azzurro con le magiare era stato quello di 10-7 del 13 luglio 2016 a Budapest nella Benu Cup.
La partita. Un cambio per parte rispetto alle partite di giovedì. Nell'Italia c'è Dario con la 4 al posto di Gragnolati, nell'Ungheria Csabai sostituisce Valyi con la calottina numero 11. E' un'altra Italia, diversa da quella vista 24 ore prima con l'Olanda. Più aggressiva, più convinta nelle conclusioni. Parte forte, va subito 3-1, subisce il gol quasi per caso e concede 0/3 alle magiare in inferiorità. Anche nei recuperi è veloce: come quello fulmineo di Dario su Gurisatti lanciata dal portiere in controfuga.
Le azzurre non si fermano. Cercano il gol ma senza esporsi a rischi inutili. Sono affamate quando recuperano palla a 1'40" dalla fine del secondo tempo, dopo un attacco in più stoppatto sulla linea di porta dalle calottine blu. Il tiro di Picozzi fa tremare la traversa e si va al cambio campo col risultato invariato.
Inizia il terzo tempo e questa volta Keszthelyi scappa due volte in controfuga: nella prima non perdona, nella seconda Gorlero le chiude lo specchio e la palla finisce sul palo. Bianconi, prima con una palomba e poi di nuovo su rigore, segna il +3. Quando sembra in discesa, l'Ungheria sfrutta due superiorità numeriche consecutive e si rimette in gioco (5-4). La girata al volo di Garibotti sul finire di tempo fa gridare al gol ma è brava Kovacsne a respingere.
Nel quarto tempo si soffre ma l'Italia sa soffrire. Lo fa a pieno organico, con l'aiuto di tutte, anche di quelle che sono in panchina e si alternano negli ultimi cambi, per respirare un po'. Bianconi (la più ispirata con 5 gol) e Emmolo la mancina dell'Olympiakos e della Nazionale tengono avanti le calottine bianche. L'Ungheria continua ad inseguire il risultato (lo ha fatto per tutta la partita) e Gurisatti è l'ultima ad arrendersi (non basta la sua doppietta nel finale).
Il commento del commissario tecnico Fabio Conti. "La differenza rispetto a ieri è nella fase di attacco, dove abbiamo avuto maggiore decisione e precisione; la difesa si è confermata quadrata e compatta. Al di la del risultato, che comunque contro una squadra di rango come l'Ungheria fa molto piacere, mi è piaciuta l'attenzione della squadra. In queste partite di finale e in quelle precedenti abbiamo visto giocare un po tutte le migliori d'Europa, dalla Spagna alla Russia, dall'Ungheria all'Olanda e la Grecia, e tutto ciò ci fa constatare, ancora una volta, che l'equilibrio europeo è molto forte e la differenza la fanno gli episodi e questi si contruiscono con tanto allenamento. Noi sappiamo esattamente cosa migliorare e proseguiamo la preparazione con l'impegno e l'entusiamo che ci contraddistinguono".
 
***

22 marzo - Quarti di finale
 
UNGHERIA-RUSSIA 9-11 (ha arbitrato Luca Bianco)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
 
OLANDA-ITALIA 8-6 (1-2, 3-0, 1-2, 3-2)
Olanda: Koenders, Voorvelt, Genee, Van Der Sloot 2, Van Der Kraats 4, Ten Broek, Nijhuis, Sevenich, Van Der Graaf, Koolhaas, Klaassen 1, Sleeking 1, Willemsz. All. Havenga
Italia: Gorlero, Tabani, Garibotti 2, Gragnolati 1, Queirolo 1, Aiello, Picozzi, Bianconi 1, Emmolo, Palmieri 1, Cotti, Avegno, Lavi. All. Conti.
Arbitri: Boudramis (Gre) e Ortega (Esp).
Superiorità numeriche: Olanda 3/6 + 2 rigori e Italia 3/9 + un rigore.
Note: uscita per limite di falli Genee (O) nel quarto tempo. Per l'Italia in tribuna Dario e Cocchiere. Nell'Olanda in porta con il n 13 Willemsz.
PONTEVEDRA - Fabio Conti avrebbe voluto festeggiare il 46° compleanno con una vittoria e con la qualificazione alle semifinali di Europa League, e invece deve accontentarsi dela finale per il 5° posto, nella quale affronteranno l'Ungheria. Dopo un buon primo tempo, chiuso avanti 1-2, il Setterosa purtroppo è sparito dal campo e ha dato via libera all'Olanda verso il successo. La squadra di Havenga, dopo essere passata avanti 4-2, non si è fatta più raggiungere ed ha mantenuto il doppio vantaggio fino al termine nonostante i ripetuti tentativi delle azzurre di pervenire almeno al pareggio, e quindi ai tiri di rigore.
Negli ultimi minuti di gioco, tuttavia, le azzurre sono riuscite a sfiorare il pareggio con un finale di gara orgoglioso. Dopo la superiorità numerica del possibile +3 fallita dall'Olanda (ma il fallo su Sevenich era da rigore) il Setterosa prima ha ottenuto il -1 (7-6) su penalty trasformato da Garibotti, poi ha avuto a disposizione la superiorità del pari, ma l'Olanda ha rubato il pallone e nell'azione successiva ha chiuso il conto con van der Sloot.
Una sconfitta che non fa assolutamente testo, sono ben altri gli appuntamenti importanti che attendono il Setterosa. Questa Europa Cup è importante solo per la Len, anche il pubblico l'ha clamorosamente bocciata: pochissime persone sugli spalti a Pontevedra per Olanda-Italia, speriamo che almeno quando giocherà la Spagna...
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Setterosa giocherà la finale per il quinto posto dell'Europa Cup. Nella gara d'apertura della Super Final perde 8-6 con l'Olanda e venerdì 23 marzo alle 17 affronta la perdente dell'altro quarto di finale tra Ungheria e Russia (in acqua alle 18.45).
Nel 1982 la Nazionale di calcio di Bearzot scelse Pontevedra per l'utlimo ritiro prima del mondiale spagnolo che alla fine la vide trionfare a Madrid 3-1 con la Germania, dopo aver disputato le partite della prima fase a Vigo. La Ligue Europeenne de Natation ha scelto Pontevedra per ospitare la Super Filnal della Coppa Europa, la nuova manifestazione continentale dedicata alla pallanuoto. Le squadre che hanno vinto i gironi preliminari, Grecia e Spagna, sono già qualificate in semifinale: la Grecia affronta l'Olanda e la Spagna attende la vincente dell'altra partita.
La partita. Avvio soft e primo gol olandese dopo 4'24" di Van Der Sloot su rigore e dopo che due conclusioni azzurre erano state stoppate dalla difesa orange e altrettante erano finite sul fondo. Immediato pareggio di Palmieri con deviazione al volo da posizione di centro e vantaggio di Gragnolati a 7'29" con un gol fotocopia. Per l'Italia 2/3 in più.
I ritmi sono ancora lenti ma l'Olanda trova il break di 3-0 grazie a due indecisioni difensive (mancata copertura sul tap-in di Van Der Kraats e fallo grave su una palla appena riconquistata che ha pemesso ancora a Van Der Kraats di andare a segno) e un altro riigore, un po' genersoso, concesso in finale di secondo tempo e realizzato da Klassen.
Nel terzo tempo due sassate di Garibotti e Bianconi (quest'utlima piega le mani a Willemsz) valgono il -1; la squadra di Havenga difende il vantaggio per merito di una intuizione personale di Sleeking.
L'ultimo tempo si apre con il gol flash di Van Der Kraats (match wnner con il poker personale) e per l'Italia è tutta in salita. Prima con Queirolo in superiorità numerica e dopo con Garibotti su rigore riesce a tornare a -1 (6-5 e 7-6) ma l'ultima sueriorità non andata a buon fine e la conclusione di Van Der Sloot a 36 secondi dalla sirena decidono il match.
ll commento del commissario tecnico Fabio Conti: "Cominciamo dalle cose che sono andate bene. Una partita ordinata, soprattutto in difesa, dove a parte un paio di sbavature, abbiamo contenuto abbastanza. Passiamo a cosa non è andato bene: poca convinzione nelle situazioni di tiro, data probabilmente anche dal periodo stagionale. Le ragazze, che hanno lavorato molto in questi giorni, non sono brillanti. L'Olanda, che ritroveremo avversaria nel nostro girone agli europei, ha fatto la sua partita, sbagliando meno di noi e sfruttando meglio le occasioni a lei favorevoli. Il suo gioco lo consciamo e sarà lo stesso a luglio. Incameriamo questo dato e ci concentriamo sulla prossima partita. Sappiamo dove lavorare e proseguiamo la preparazione".

 

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