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Europa Cup: Setterosa, brutto ko ma indolore (12-8)

  Pubblicato il 05 Mar 2019  23:42
Girone A: Russia 17, Spagna 10, Grecia 6, Israele 0
Girone B: Italia 15, Ungheria 11, Olanda 10, Francia 0
REGOLAMENTO. Le prime tre squadre di ogni girone si qualificano per la Final Six (28-31 marzo a Torino), la prima direttamente in semifinale e le seconde e terze ai quarti di finale.
 
Decima giornata - Martedì 5 marzo
 
UNGHERIA-ITALIA 12-8 (3-3, 3-1, 3-2, 3-2)
Ungheria: Gangl, Farago, Parkes 2, Gurisatti 1, Szucs, Horvath, Illes 1, Keszthelyi 5, Valyi, Gyongyossy 2, Toth-csabai 1, Rybanska, Magyari. Coach. Biro
Italia: Gorlero, Tabani 1, Garibotti 1, Avegno 2, Queirolo, Aiello 1, Picozzi, Bianconi 1, Emmolo 2, Palmieri, Gragnolati, Viacava, Lavi. Coach. Conti
Superiorità numeriche: Ungheria 3/9 + 2 rigori, Italia 6/20. Uscite per limite di falli Toth-Csabai nel secondo tempo e Rybanska nel quarto tempo.
Arbitri Dreval (Rus) e Gomez (Esp)

SZENTES - Martedì "magro" per il Setterosa. Le azzurre chiudono la fase preliminare di Europa Cup con un brutto ko a Szentes, ma è una battuta d'arresto assolutamente indolore (l'Italia è scesa in acqua col primo posto nel girone già in cassaforte) e forse anche da mettere in preventivo considerate le maggiori motivazioni dell'Ungheria, vogliosa di riscattare la sconfitta subita nella partita d'andata.
La squadra di Conti ha pagato con la sconfitta le insufficienti percentuali globali (8 su 30, 26%) e con l'uomo in più (6 su 20, 30%) e i troppi gol presi a uomini pari (6). In parità numerica il Setterosa è riuscito ad andare in gol soltanto in due occasioni, peraltro esemplari: il gran tiro di Emmolo dopo 49" di gioco (in risposta alla fulminea beduina iniziale di Gyongyossi dopo soli 15") e la deliziosa colombella di Aiello nel secondo tempo. I centri azzurri, e in particolare Palmieri, sono stati sin dall'avvio un problema insolubile per l'Ungheria. Molto bene anche Gorlero, che ha salvato la porta azzurra in numerose circostanze, così come la collega Gangl tra i pali della squadra di Biro. I numeri globali al tiro dell'Ungheria dicono 12 su 27: un 44% soddisfacente considerato anche l'alto dispendio di energie in una partita molto fisica, nel rispetto della tradizione degli scontri tra le due squadre.
Azzurre mai in vantaggio. Dopo il 3-3 del primo tempo, è la seconda frazione a fare la differenza: l'Italia sbaglia cinque superiorità su cinque, l'Ungheria vola sul 6-3 con Keszthelyi (per lei 3 gol + 2 rigori), una superiorità conquistata e trasformata da Gurisatti e un doppio uomo in più finalizzato nuovamente da Keszthelyi, che in apertura di terza frazione ristabilisce il + 3 (7-4) con la stessa moneta del 6-4 di Aiello: un tocco delizioso a scavalcare Gorlero.
Il Setterosa, dopo aver chiuso il terzo tempo sempre sotto di tre reti (9-6, rete di Bianconi), in apertura di quarta frazione sbaglia tre volte l'uomo in più del possibile -2 sempre con Tabani e viene doppiato dall'Ungheria (12-6) prima del definitivo 12-8 firmato da Emmolo e Avegno con l'uomo in più.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Il Setterosa subisce a Szentes la prima sconfitta del girone, che chiude comunque al primo posto. Azzurre che sprecano troppo in superiorità numerica e sono in partita solo nel primo tempo chiuso sul 3-3. Poi due break di 3-0 alimentati dall'ex catanese Keszthelyi che fa cinquina e regala all'Ungheria il secondo posto nel girone e il piu "comodo" quarto di finale con la Grecia, terza dell'altro girone, alle finali di Europa Cup che si svolgeranno a Torino (28-31 marzo).
Dice Fabio Conti: "Oggi le ungheresi l'hanno messa sul piano fisico. Abbiamo perso concentrazione e lucidità. Certo 19 superiorità a favore sono tante ma molte sono state fischiate in momenti dove i giochi erano decisi. E' stata una partita intensa e per le ragazze allenante per le pressioni che si erano create. Tanti errori nei tiri macchiano comunque una buona prestazione per le occasioni avute. Le nuove regole serviranno per cambiare certamente in meglio gli arbitraggi e la fluidità del gioco. Ora dobbiamo esser bravi ad adattarci al meglio e mettere in luce le nostre qualità", conclude il cittì che il 14 marzo inizierà la preparazione per le finals di fine mese al Palanuoto di Torino.
CRONACA. Si parte a velocità supersonica. Dopo 15" l'Ungheria passa al centro con la girata di Gyongyossy, ma Emmolo risponde subito col mancino (1-1). Toth-Csabai dal perimetro fa 2-1 ma le azzurre creano tanto sprecano due superiorità numeriche e vengono puntite dalla Illes che sfrutta il raddoppio della difesa sulla Horvath (3-1). Palmieri per è un gigante sotto le plance e trova altri due extraplayer stavolta concretizzati da Tabani (da sotto) e da Garibotti (da fuori) per il 3-3 che chiude il parziale.
L'apertura del secondo è ancora magiara: 15 secondi e segna l'ex catanese Keszthelyi cui fa il paio Gurisatti al primo gol in superiorità su quattro tentativi (5-3). Gyongyossy e Toth-Csabai commettono secondo fallo grave ma nè Bianconi nè Garibotti riescono ad accorciare sporcando l'extraman (2/7). Dall'altra parte al secondo fallo grave proprio della Bianconi e la successiva della Garibotti porta alla soluzione facile della Keszthelyi per il 6-3 che dà il massimo vantaggio alle compagne. Le azzurre provano a riorganizzarsi, trovano ancora due extraman (terzo fallo della Toth-Csabai), ma passano con una preziosa palomba di Aiello che si stacca dalla marcatura al centro e fulmina la Gangl con un tiro dolce e preciso (6-4).
Si parte con il forcing prolungato delle padroni di casa che sostano oltre due minuti in area azzurra e alla fine trovano il 7-4 ancora con Keszthelyi (doppietta) che, imbeccata dalla Illes, piazza la palomba dai due metri che beffa Gorlero. Avegno timbra il meno due finalmente in superiorità (3/10) ma immediata è la risposta magiara, ancora in extraman, e sempre dalle mani di Illes che da regista trova al centro la seconda girata decisiva di Gyongyossy per il nuovo +3 (8-5). Avegno sbaglia l'undicesimo extraman mentre dall'altra parte Keszthelyi fa tripletta e 9-5 dai cinque metri (fallo grave di Gorlero su Horvath). Bianconi si sblocca stavolta in superiorità (4/13) e si chiude 6-9.
Tabani spreca tre extraman dai due metri e allora Parkes in trenta secondi piazza la doppietta (girata da sotto e controfuga) per l'11-6 che suona come una sentenza per le azzurre con 4 minuti da giocare. La barca azzurra sbanda e Keszthelyi fa cinquina ancora su rigore e doppia l'Italia 12-6. Poi la mini reazione azzurra che limita il parziale con Emmolo (deviazione che beffa Gangl da fuori) e Avegno che fa doppietta finalmente in superiorità numerica per il 12-8 che chiude i giochi.
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Mancano giocatrici che hanno fame di successo e no prime donne e ragazzine, così non si và da nessuna parte.....
Luca Spina

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