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Mettere un tassello di cruciale importanza nella corsa verso la qualificazione agli ottavi di finale e riscattare, con una prova convincente, la brutta prestazione offerta nell’esordio in campionato di sabato scorso contro la Roma Vis Nova. Nell’incontro valevole per la seconda giornata del girone B dello Stage Group di Euro Cup il Circolo Canottieri Ortigia sfida in trasferta il BVSC nella sfida che mette in palio il primato solitario. Oltre a Tempesti, in panchina per sostenere i compagni, Piccardo deve rinunciare anche all’infortunato Kalaitzis, sostituito nei tredici a referto. Al termine di una partita in cui pagano a caro prezzo il devastante break di 7-0 subito tra il secondo e l’inizio del terzo parziale gli aretusei si arrendono con il punteggio di 17-11 , cedono la vetta solitaria ai padroni di casa e sono ora secondi insieme al Panionios che in precedenza ha vinto di misura il derby ellenico sul campo del Vouliagmeni. Il sette in calottina scura approccia il match nel migliore dei modi, ribatte colpo su colpo ai tentativi di una formazione magiara che nelle prime battute è letteralmente implacabile nel fondamentale della superiorità numerica e ad inizio secondo parziale si porta in vantaggio per 5-4 con il rigore trasformato da Francesco Cassia, alla fine top scorer dei suoi con un poker,  per il provvisorio 5-4. Quando la partita potrebbe lasciare presagire un duello punto a punto gli ungheresi cambiano passo, alzano esponenzialmente i giri del motore, s’infilano nelle crepe di una difesa che non riesce più ad essere corta per negargli la profondità e finiscono per dilagare. Zsombor Ekler e Tatrai ripartono a ripetizione, la truppa di Varga taglia il campo con spettacolari verticalizzazioni che in tre passaggi smarcano l’uomo davanti alla porta. Piccardo prova a scuotere i suoi lanciando in acqua Tempesti al posto di Ruggiero ma la mossa non sortisce gli effetti sperati. Il BVSC abbina all’esuberanza dei giovani l’esperienza dei veterani e non appena i siciliani, che ritrovano il gol con Campopiano e Inaba, provano ad avvicinarsi è pronto ad allungare. La deliziosa parabola all’incrocio dei pali con cui Konarik firma il 14-8 a fine terzo parziale chiude definitivamente i conti relegando il quarto parziale a semplice passerella. Se è doveroso ammettere che l’avversario odierno era uno dei peggiori da incrociare, lo è altrettanto che capitan Napolitano e compagni hanno ancora bisogno di lavorare a fondo soprattutto in difesa.

Ph. Maria Angela Cinardo-MfSport.net