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Euro Cup, il Circolo Canottieri Ortigia getta il cuore oltre l’ostacolo. Gli aretusei piegano 13-12 il Panionios

  Pubblicato il 07 Ott 2123  16:29
Clicca sul link sottostante per leggere il tabellino della partita:
 
Nell’incontro valevole per la prima giornata del girone D del Group stage di Euro Cup il Circolo Canottieri Ortigia, qualificatosi grazie al secondo posto nel girone preliminare disputato in casa del Sabac, affronta alla Paolo Caldarella il forte Panionios, semifinalista dello scorso anno che ha staccato il pass per la fase a gruppi grazie alla seconda piazza ottenuta nella pool E. Per l’occasione Stefano Piccardo deve rinunciare ad Inaba, impegnato nelle fasi finali dei Giochi Asiatici, e allo squalificato Bitadze. Alla vigilia si sapeva che quella odierna sarebbe stata una partita difficile sia per le assenze di formazione che per il valore dell’avversario ma la vasca non si smentisce e al termine di un’autentica battaglia premia i padroni di casa che, al termine di un’autentica battaglia, s’impone con il punteggio di 13-12 e guadagna così tre punti che valgono ora nella corsa verso il passaggio del turno. Stefano Piccardo aveva chiesto ai suoi una prova di cuore nella quale cercare di stare il più possibile attaccati alla partita, la squadra non solo risponde presente perché detta i ritmi delle operazioni fin dalle prime battute ma si supera quando, nel momento topico della contesa, perde per limite di falli il tandem Ferrero-Cassia. Con ben quattro pedine del roster fuori dai giochi tante squadre avrebbero mollato la presa, i padroni di casa invece raddoppiano le energie in acqua, si affidano agli elementi di maggiore esperienza, alzano l’intensità difensiva e centrano, con pieno merito, l’obiettivo di giornata. I siciliani tornano a casa con tanti segnali positivi, eccellente la percentuale di realizzazione messa a referto con l’uomo in più a disposizione, ma anche con indicazioni utili su cui l’allenatore ligure potrà lavorare per aiutare i suoi ragazzi ad alzare ulteriormente l’asticella del proprio rendimento. Il sette in calottina bianca parte bene, subisce il ritorno dei rivali, prova la prima significativa fuga quando scappa sul 5-2 ed è poi eroico quando, nel momento in cui l’inerzia della contesa poteva cambiare con il 9-9 firmato da Mourikis, a piazzare il 2-0, le reti sono di Cupido e Di Luciano, che si rivelerà decisivo. Menzione speciale per l’infinito Stefano Tempesti che mette a referto una serie di parate importanti con cui respinge al mittente le conclusioni elleniche e diventa decisivo nel momento più caldo erigendo un autentico muro davanti alla propria porta. Capitan Napolitano è l’icona di ciò che significano spirito di sacrificio e la totale abnegazione al servizio della squadra: in assenza del compagno di reparto il titolare della numero dodici gioca quasi tutta la partita, conquista espulsioni, segna due reti fondamentali con l’opportunismo del rapace d’area di rigore ed offre un solido contributo anche in fase difensiva.
 
Comunicato Stampa Circolo Canottieri Ortigia

Un’Ortigia eroica mette in acqua cuore, testa e carattere e batte i forti greci del Panionios, prendendosi i primi tre punti nel gruppo D di LEN Euro Cup. Ha vinto il piano tattico di coach Piccardo, ha vinto lo spirito combattente di questo gruppo e ha vinto anche chi ha deciso di pagare un biglietto o sottoscrivere un abbonamento per assistere a una partita epica. I biancoverdi, privi di Inaba e Bitadze, hanno giocato un match straordinario, con un approccio maturo, mettendo in mostra concentrazione, generosità, spirito di squadra. Nei primi due tempi, il Panionios è sorpreso dai biancoverdi, dalla loro capacità di chiudersi in difesa e sacrificarsi l’uno per l’altro, per poi ripartire veloci. Solo sull’uomo in più, l’Ortigia inizia piano, ma questo non impedisce ai ragazzi di Piccardo di chiudere avanti di due lunghezze il primo tempo, con reti di Ferrero, Di Luciano e Condemi, a cui risponde Moskov. Nel secondo parziale, il match si accende ed è un continuo botta e risposta, con la rincorsa dei greci, che rimangono sul meno 2 fino a quando un sontuoso Napolitano non mette dentro la rete del 7-4 di metà gara. L’unico momento di difficoltà, l’Ortigia lo vive nel terzo tempo quando, dopo il ping pong di gol (Ukropina-Napolitano e Moskov-Carnesecchi), i greci si avvicinano con Kalaitzis, mentre Piccardo perde Cassia e Ferrero per tre falli. Diminuiscono i cambi e aumenta la fatica, così il Panionios riesce a trovare il pareggio e potrebbe pure sorpassare se non sbattesse su un monumentale Tempesti. A qualche tifoso, forse, tremano le gambe, ma non agli uomini in calottina biancoverde che mostrano lucidità, orgoglio e pazienza: nel quarto tempo, Cupido e Di Luciano centrano subito il doppio vantaggio. Il Panionios si fa nuovamente sotto con Mourikis, ma Cupido e Condemi rendono vano il tentativo di aggancio di Moskov. A 37 secondi dal termine, Ukropina segna il meno 1, ma nell’ultima azione i biancoverdi difendono con i denti una vittoria preziosa, che manda in estasi la “Caldarella”.
 
A fine match, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, si gode la vittoria e la bellissima prova della sua squadra: “Era una partita il cui pronostico ci era sfavorevole. A noi mancavano due giocatori e loro sono veramente forti. La squadra oggi ha messo un’attenzione encomiabile nel giocare la fase difensiva e offensiva. Quest’anno non avevamo mai giocato così: ho visto i ragazzi entrare all’interno del gioco in maniera importante, superando anche le difficoltà, perché va detto che abbiamo disputato tutto il quarto tempo senza Cassia e Ferrero, e già ci mancavano Bitadze e Inaba, e ho fatto esordire in coppa Tringali, che è un 2005. Sono contento per il gruppo, per questi ragazzi, per la società e per tutti i sacrifici che fa. Questa era una partita che sognavamo che finisse così. A volte i sogni si avverano. Credo che chi era in tribuna oggi abbia assistito a uno spettacolo, tornando a casa felice. Fa bene pensare che ci sia una realtà del proprio Paese che gioca a questi livelli, quindi direi che i soldi sono ben spesi”.
 
Nel dopo partita, capitan Christian Napolitano, autentico trascinatore della squadra, mostra la consueta umiltà e analizza la prestazione del gruppo: “Ho fatto solamente il mio dovere. Ho detto ai ragazzi che se entriamo molli, non concentrati, facciamo delle figuracce. Dopo Bologna ho preteso più concentrazione, perché senza quella possiamo perdere anche con l’ultima in classifica. Oggi, nonostante fossimo in meno e con due ragazzini ancora piccoli per questo tipo di sfide, abbiamo fatto una grande prestazione di squadra, tutti insieme. Una prova di testa e cuore, ma soprattutto testa, perché nei momenti caldi siamo rimasti lucidi nel tirare e nel difendere. Questa è la difesa che vogliamo e dobbiamo fare. Questo è il genere di partite che mi divertono, mi esaltano, perché c’è un tasso tecnico molto elevato”.
 
“Stiamo crescendo - continua Napolitano - ed era normale che ci volesse tempo, perché comunque se ne sono andati cinque elementi fondamentali e ne sono entrati altri che dovevano amalgamarsi. Pian piano si cresce, bisogna stare calmi, avere pazienza, come dice il mister, non c’è fretta. Mettiamo un tassello alla volta e, mattoncino dopo mattoncino, costruiamo la squadra. I frutti del lavoro e di questa crescita si iniziano a vedere”.
 
Il capitano biancoverde, poi con il suo solito garbo, non risparmia qualche frecciatina a chi non sostiene la società: “Mi dispiace non vedere la piscina piena, perché è un peccato non venire ad assistere a uno spettacolo come questo. Io l’ho vissuto in acqua ed è stato pazzesco. Noi diamo l’anima e, mi dispiace dirlo, ma la città ancora non ha capito dove siamo e che cosa siamo. Ci considerano uno sport minore, forse, ma ad ogni modo noi, anche senza quella parte di pubblico, andiamo avanti, perché siamo orgogliosi di quello che siamo e che facciamo e ringrazio quella poca gente che ci sostiene e viene a guardare le partite e a esultare con noi. Come sempre, non c’era nemmeno un’autorità ad assistere a una partita di livello europeo... Siamo uno sport piccolo, che va avanti con le proprie forze, da solo, ne prendiamo atto e andiamo avanti così. Poi, se conquisteremo qualche medaglia o qualche titolo, magari andremo a festeggiare da un’altra parte...”.
 
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna
 

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