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La splendida cavalcata della scorsa stagione merita il giusto premio con la storica partecipazione al Qualification Round di Euro Cup. La De Akker Bologna è pronta a scendere in acqua per il debutto continentale assoluto nell’impegnativo girone di Aix en Provence, pool nella quale è inserito anche lo Jug detentore del titolo. Tocca al direttore sportivo Arnaldo Deserti caricare la squadra alla vigilia di un appuntamento così importante perché la coppa è uno dei gradini su cui il club voleva salire ed un progetto in costante crescita non può certamente accontentarsi di recitare un ruolo da comparsa. Fondamentale per questo scendere in acqua senza paura di nessuno, grande umiltà e rispetto per l’avversario di turno. Il debutto contro la formazione croata è un’opportunità da vivere tutta d’un fiato soprattutto per i tanti giovani all’esordio assoluto in campo internazionale. Sarà proprio la bravura nel trovare il giusto mix tra l’esperienza dei senatori e la carica dei tanti ragazzi vogliosi di arrivare in alto una delle armi più preziose a disposizione della truppa di Federico Mistrangelo.
 
Quanto ti inorgoglisce aver portato la De Akker in Europa?
Non l’ho portata io da solo. Il risultato è frutto di un lavoro di squadra nel quale ogni componente ha svolto al meglio il proprio compito. Dal presidente che ci ha dato l’opportunità di allestire una rosa competitiva, al tecnico, ai giocatori e allo staff non voglio dimenticare nessuno. Personalmente sono contento perché ci vedo qualcosa di mio ma non mi ritengo appagato, vorrei fare meglio.

 

Che tipo di emozioni provi a pochi giorni dal debutto nel Qualification Round di Euro Cup?
L’Europa rappresenta uno di quei gradini su cui volevamo salire. Vogliamo provare a passare il turno in uno dei gironi più impegnativi nel quale affronteremo anche i campioni in carica. Sono strafelice di debuttare contro un club che ha scritto la storia di questo sport, sfidare lo Jug, non si contano i trofei nazionali ed internazionali nella bacheca dei croati, è un po’ come sfidare il Real Madrid nel calcio. Spero che la squadra abbia la mia stessa fame e che soprattutto i giovani possano recitare un ruolo da protagonisti grazie a cui essere artefici del proprio destino.

 

Con quali ambizioni la De Akker parte alla volta della Francia?
Tanta umiltà, paura di nessuno ma rispetto per tutti. Vogliamo andare a giocare a viso aperto e sarà poi il campo a dire se saremo degni di partecipare ad un Euro Cup di altissimo livello per i nomi delle partecipanti. Mi lancio in una previsione: chi vince il trofeo sarà sicuramente una squadra in grado di giocare la finale di Champions League.

 

Quale salto di qualità chiedi ai giocatori già presenti in rosa lo scorso anno?
Io vorrei che fossero la guida per i nuovi arrivati e che avessero la fame di chi vuole arrivare in alto. Cocchi, Luongo, Milakovic e Gallo possono essere il motore di una squadra spavalda e autoritaria. Non voglio avere soggezione di nessuno, dimostriamo di poterci avvicinare a quel livello.

 

Si riparte da una rosa ulteriormente ringiovanita che ha cambiato ben nove elementi. Che cosa ti aspetti dai nuovi acquisti?
Vorrei vederli maggiormente protagonisti a dispetto delle precedenti esperienze già maturate. Mi aspetto questo perché credo che abbiano un’ottima chance da poter sfruttare.

 

Il vostro cammino inizia dalla sfida con lo Jug detentore del titolo. Che partita ci aspettiamo?
La partita d’esordio è una sfida particolare, per alcuni rappresenterà l’esordio europeo assoluto. È un match da vivere in cui giocare liberi, spensierati, concentrati e affamati anche perché non capita tutti i giorni di affrontare squadre di questo blasone.