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Ecco la terza puntata del nostro giallo sulla pallanuoto

  Pubblicato il 20 Mar 2017  12:46
"E' una certezza o una supposizione?", chiese Arnò.
"Una supposizione ", rispose Anna Balestrieri . "Prudente e riservata com'era, Allyson non ci ha detto nulla, ma lo abbiamo capito ugualmente. Da un mese non era più la stessa:  mai vista così felice, allegra, piena di vita. Prima era una gatta morta, colpa di quel verme di Mario Vecchi: la tradiva con un'altra donna. Questo lo sappiamo con certezza, più volte Allyson si è sfogata con noi".
"La Forbes vi ha detto il nome dell'amante del marito?".
"Si chiama Alessandra, il cognome non lo sappiamo. Fa la segretaria in uno studio legale. Allyson l'ha scoperto entrando nella posta elettronica del verme".
"A proposito - chiese Arnò -: vi risulta che la Forbes avesse un computer?". Aveva dimenticato di domandarlo al marito. La risposta della Balestrieri confermò il quadro caratteriale che Mario Vecchi aveva fatto della moglie: "Allyson detestava la tecnologia. Non possedeva computer, andava in giro con un cellulare dell'anteguerra e, nonostante la sua popolarità, non aveva un profilo Facebook".
"Dunque, secondo voi, l'improvvisa  felicità di Allyson Forbes  era dovuta ad una relazione con un altro uomo. C'erano altri indizi che lo facevano supporre?".
"Allyson non aveva mai saltato il nostro appuntamento fisso del lunedì. Ci teneva tantissimo. Da un mese a questa parte, invece, non è venuta più".
"Che spiegazione ha dato?".
"Ha detto che voleva stare assieme al marito, che sperava di poter ricucire il rapporto, ma quel rapporto ormai era andato, era irrecuperabile. E poi che ci stava a fare assieme al marito il lunedì? Lui giocava a poker, tavolo fisso".
"Dunque voi pensate che ogni lunedì Allyson Forbes si vedesse con un altro uomo...".
"Si, commissario". A rispondere stavolta fu Martina Luce. Si era ripresa e voleva dare il suo contributo alle indagini. "Allyson era rifiorita, anche come atleta. Prima delle festività natalizie aveva avuto un notevole calo di rendimento, sicuramente dovuto alla crisi col marito. Ma alla ripresa del campionato, cioè dall'8 gennaio, è tornata la giocatrice di sempre. Domenica scorsa  ha fatto un partitone contro Bergamo al Palayamamay. A fine partita è salita in tribuna e ci ha abbracciato forte. "Ragazze, sono felice!".
Il ricordo generò una nuova ondata di commozione e di pianto, al quale partecipò stavolta anche Anna Balestrieri. Arnò si alzò dalla scrivania e andò a prendere la minerale che - cadesse il mondo - non mancava mai nel mini-frigo del suo ufficio. "Mi spiace, ce l'ho solamente gassata".
"Va bene lo stesso, commissario, lei è molto gentile".
"Un'ultima domanda: anche Mario Vecchi assisteva alle partite?".
"Fino a sei mesi fa sì, poi non si è più visto. Evidentemente il verme aveva altro da fare. E non si trattava certo di pallanuoto - precisò con acidità la Balestrieri -: lui gioca il sabato".
 
 
***
 
Arnò aspettava il referto del medico legale e il rapporto della scientifica per andare a casa e mettere la parola fine ad una giornata di lavoro cominciata a mezzanotte. Arrivarono sulla sua scrivania alle 17,30.
Si trattava, comunque, di rapporti preliminari. Non era stata ancora effettuata l'autopsia e anche la scientifica aveva inviato per il momento soltanto i risultati delle primissime indagini. Meglio che niente.
Il referto del medico legale confermò che Allyson Forbes era stata uccisa per asfissia da strangolamento alle 21,30 circa. Nient'altro di rilevante.  Ancor più deludente il rapporto della scientifica: Arnò sperava che l'assassino, nell'entrare nella stazione di servizio, avesse lasciato tracce di pneumatici utili a rintracciare il modello della vettura, magari calpestando qualche escremento. Ma evidentemente nessun cane quella sera aveva avuto la buona idea di andare a fare i propri bisogni sul posto.
C'era, comunque, un orario del delitto più o meno preciso su cui poter lavorare. Arnò si accese una Camel e fece il punto della situazione:
 
1. Allyson Forbes è stata uccisa alle 21,30 di lunedì 23 gennaio, minuto più minuto meno.
2. A quell'ora il marito stava giocando a poker, alibi confermato dagli amici.
3. Mario Vecchi ha detto di aver accompagnato la moglie al cinema Manzoni e di averla lasciata davanti all'ingresso del cinema alle 20,20. Ci sono, dunque, 70 minuti durante i quali non sappiamo cosa ha fatto la donna. Di sicuro non si è vista con le amiche.
4. Secondo la deposizione dei due ragazzi della Ford, all'1,20 è arrivata una vettura nell'area di servizio dove è stato trovato il cadavere di Allyson Forbes, Sicuramente si trattava dell'assassino. Ma la donna è stata uccisa alle 21.30, quindi l'assassino si è sbarazzato del cadavere soltanto quattro ore dopo il delitto.
5. Secondo le amiche della Forbes, la pallavolista aveva un amante. Ma costui finora non si è presentato alla Polizia, quindi tre sono le ipotesi: a) l'amante è implicato nel delitto; b) l'amante è sposato; c) l'amante non esiste.

Il tabulato delle telefonate fatte e ricevute da Allyson Forbes sarebbe arrivato l'indomani mattina. Soltanto allora, con un po' di fortuna, Arnò avrebbe potuto avere qualche risposta ai suoi interrogativi.
 
***
 
Una bussata lunga e due brevi. Era l'alfabeto morse di Gianni Arnò quando tornava a casa. Non entrava mai usando le chiavi: ogni sera voleva godersi il sorriso di Silvia, la sua compagna, mentre gli spalancava la porta e poi le braccia.
Per poco non abbracciò Salvatore Alluzzo.
"Non te la prendere con me, è stata Silvia ad invitarmi a cena. Stasera ha fatto la pasta alla Norma e voleva un giudizio competente da un siciliano doc, non da uno sprovveduto lumbard".
"Per il tuo bene - replicò il commissario - mi auguro che tu non sia arrivato a mani vuote. Altrimenti la Polizia di Busto dovrà occuparsi di un nuovo caso: l'omicidio di Salvatore Alluzzo".
Arnò sperava che il suo vice avesse portato gli ineguagliabili cannoli alla siciliana della moglie Adele, che aveva seguito Alluzzo a Busto con le gemelle Giorgia e Giulia, 14 anni in due.  Alla vista del cartoccio sul tavolo della cucina, Arnò si fiondò sulla preda, afferrò un cannolo e lo addentò sotto gli occhi divertiti di Silvia: "Alluzzo, non ti azzardare più a portare questa roba. Il commissario preferisce chiaramente i cannoli a me".
"Non è una questione di preferenza", si giustificò, "ma di educazione. Così come prescrive il galateo, sto dimostrando all'ospite che ho gradito il suo presente".
Silvia prese il cartoccio e lo tolse dalla portata di Arnò. "Il bis lo farai dopo, adesso è il momento di dedicare le tue attenzioni alla mia pasta alla Norma. A tavola! E togliti lo zucchero dai baffi, sono diventati bianconeri. Lo sai bene che a casa mia quei colori non sono graditi".
Tifosa del Napoli, Silvia Borrelli sequestrava il telecomando quando c'era la partita. Il football non rientrava tra gli interessi di Arnò. Non aveva mai dato un calcio ad un pallone in vita sua e, in generale, non aveva mai fatto sport seriamente. Tranne il podismo. Chilometri e chilometri alla ricerca dei delinquenti.
A tavola parlarono di pallavolo e pallanuoto.
"Domani sera facciamo un salto al Palayamamay", disse il commissario. "Andiamo a fare due chiacchiere con l'allenatore di Allyson Forbes".
"Non ho mai visto una partita di volley dal vivo, ma è risaputo che le giocatrici di pallavolo sono uno schianto. Quindi - avvertì Silvia brandendo minacciosamente un coltello - siete pregati di interrogare esclusivamente gli addetti ai lavori di sesso maschile".
"Ma il caso ha voluto, mia cara Silvia, che l'allenatore delle Yellow Tigers, la squadra di Allyson Forbes, appartenga al gentil sesso", precisò Alluzzo. "Si chiama Roberta Gallozzi, ha 38 anni e, almeno da quello che ho visto su Facebook, se li porta davvero alla grande".
"Non dare retta a questo burlone", intervenne Arnò. "La Gallozzi ha sorpassato abbondantemente i cinquanta".
"Mi stavate dicendo - intervenne Silvia - che il marito della Forbes gioca a pallanuoto. Se andate alla piscina Manara, voglio venire anch'io. I pallanuotisti... quelli si che m'interessano!".
"Ci andremo, ma quando tu sarai a scuola", disse il commissario addentando il suo terzo cannolo. Silvia Borrelli, dopo essersi trasferita a Busto con Arnò, aveva finalmente fatto fruttare la sua laurea in lettere. La mattina insegnava in una scuola media, nel pomeriggio arrotondava lo stipendio con le lezioni private, la sera si divertiva a cucinare per Arnò.
"E' giunto il momento di dare i voti: pasta alla norma 5, cotoletta 6-, cannoli alla siciliana 10 e lode", disse Arnò ridendo sotto i baffi, nuovamente bianconeri.
"Che peccato... Mi ero riproposta, qualora i voti fossero stati superiori al 7, di festeggiare la promozione indossando più tardi, quando il vice commissario Alluzzo si sarà tolto dai piedi, il negligè color fuxia tanto carino che ho acquistato stamattina".
"Ben ti sta, Gianni. Così la smetti di mortificare questa povera ragazza. E va bene... vorrà dire che ancora una volta toccherà a me toglierti dai guai. I miei voti per la cena di stasera - disse Alluzzo - sono 10 per la pasta alla norma e 9 per le cotolette. Sommati ai tuoi, se non vado errato, fanno in media un bel 7 abbondante. Mia cara Silvia, sei stata promossa".
Fece i conti senza utilizzare la calcolatrice del cellulare. Alluzzo era sempre stato forte in matematica e aveva calcolato che l'orario giusto per togliere il disturbo oscillava tra le 22,30 e le 23. Erano le 10,45. Si alzò dalla tavola, salutò Silvia con un bacio e si congedò. "Ci vediamo domani in ufficio, Gianni".

***

Mercoledì 25 gennaio - Ore 9,00
Arnò e Alluzzo giunsero in Questura poco prima delle 9, preceduti dal tabulato delle telefonate fatte e ricevute dal cellulare di Allyson Forbes.
C'era anche l'elenco degli sms, 48 pagine in tutto. Decisamente poche. Arnò aveva chiesto il resoconto delle telefonate degli ultimi due anni, ma evidentemente la Forbes non faceva parte della nutrita schiera  dei maniaci del cellulare che oggi fanno la felicità dei gestori telefonici.
Si divisero il "malloppo", 24 pagine a testa. Speravano di trovare assidui scambi di telefonate con un numero che potesse essere quello del  presunto amante di Allyson Forbes. Ma, oltre a quelli con il prefisso di Los Angeles, gli unici numeri  che comparivano con una certa frequenza appartenevano ad Alessandra Balestrieri e Martina Luce. Scarsissime, negli ultimi due mesi, le telefonate tra Allyson e il marito.
"A proposito di Mario Vecchi, credo proprio che un nuovo colloquio con lui sia inevitabile. Chiamalo e digli di venire subito in Questura ".
"Certo che è strano - disse Alluzzo -: la Forbes ha un amante e non gli fa nemmeno una telefonata. Come comunicavano, coi piccioni viaggiatori?".
"No - rispose il commissario -: comunicavano con altre schede telefoniche intestate chissà a chi. Ammesso e non concesso che questo amante esista davvero".
 
***
 
Mercoledì 25 gennaio - Ore 11,30
"E’ vero, commissario: da quasi un anno ho una relazione con un'altra donna", ammise Mario Vecchi. "Allyson ne era a conoscenza, lo ha scoperto andando a sbirciare nella mia posta elettronica. Ma questo glie l'avranno già detto le amiche di mia moglie. Il nostro matrimonio era praticamente finito, almeno per me: non l'amavo più".
"Se le cose stavano così, come mai sua moglie continuava a farsi accompagnare in macchina da lei? Perchè quella sera non ha preso un taxi? Sarebbe stato più comodo per tutti".
"La convivenza con mia moglie, nonostante tutto, proseguiva regolarmente. Certo, ormai dormivamo in camere separate, ma tutto il resto era rimasto praticamente inalterato, anche l'affetto che provavo nei confronti di Allyson. Ecco perchè quella sera, come ogni lunedì, l'ho accompagnarla all'appuntamento con le amiche. Era un'abitudine alla quale non intendevo rinunciare. E probabilmente nemmeno Allyson".
"Ma da circa un mese, signor Vecchi, quell'appuntamento non esisteva più".
"Come sarebbe a dire?".
"Sua moglie il lunedì non si vedeva più con le amiche. Alessandra Balestrieri e Martina Luce sono certe che avesse un amante, anche se di questa persona finora non abbiamo trovato alcuna traccia".
"Un amante? Ma che dice, commissario… Ma no, non può essere, me ne sarei accorto". Vecchi era visibilmente sorpreso.
“Alessandra Balestrieri e Martina Luce nelle ultime settimane hanno notato nello stato d'animo di sua moglie un mutamento radicale. Era nuovamente allegra, piena di vita. Secondo le amiche di sua moglie questo cambiamento era da attribuirsi ad una relazione con un altro uomo, ma è soltanto un’ipotesi: non hanno prove certe, soltanto indizi. Lei cosa ne pensa?
“Le amiche di mia moglie possono pensare e dire quello che vogliono. Per quanto mi riguarda, non ho notato nulla nel comportamento di mia moglie che potesse indurmi a ritenere che avesse un amante".
Mario Corcione
FINE DELLA TERZA PUNTATA
(la quarta sarà pubblicata lunedì 27 marzo)

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