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Ecco il "Progetto Piccardo": quattro aree d'intervento per rilanciare la pallanuoto

  Pubblicato il 24 Apr 2120  22:22
Dalla prima puntata di "Controfuga Web" sono emersi tre requisiti indispensabili per salvare il nostro sport: finanziamenti governativi, finanziamenti federali, unità tra le varie componenti.
Stefano Piccardo, allenatore dell'Ortigia, va oltre: "Bisogna avere una visione che vada al di là dei problemi creati dall'emergenza, la cui risoluzione resta peraltro fondamentale. Serve un rilancio della pallanuoto attraverso una ristrutturazione che la faccia diventare più appetibile per il grande pubblico degli appassionati, per i media e gli sponsor".
Nasce, dunque, un progetto di ristrutturazione per il quale Piccardo ha individuato quattro aree di intervento: campionati, settori giovanili, situazione contrattuale dei giocatori e l'aspetto tecnologico.
 
Cominciamo dai campionati.
"Io parlo per il settore maschile, non ho conoscenze specifiche in campo femminile. Serve un campionato di A1 a 10 squadre, e questo l'ho già sottolineato in precedenti interventi, ma anche un regolamento più severo e nello stesso momento più agile. Per prendere parte al campionato, cioè, non devono bastare i diritti acquisiti sul campo, le società devono possedere ogni anno anche tutti gli altri requisiti necessari: piscina regolamentare, iscrizione a tutte le categorie giovanili, una copertura economica dimostrabile. In altre parole, puoi fare il campionato soltanto se ne hai effettivamente le possibilità, a tutela di un prodotto pallanuoto che non può permettersi scadimenti tecnici. E qui scatta la seconda regola a mio avviso fondamentale: ogni società alla vigilia della stagione deve avere il diritto di rinunciare alla partecipazione ad un campionato senza conseguenze disciplinari: se non voglio fare l'A1, devo avere la possibilità di fare direttamente l'A2".
 
Settori giovanili.
"Ci vuole una riforma che porti alla divisione in tre sole categorie: Under 18, Under 16, Under 14. Così si evita anche la confusione generata dall'Under 15, con giocatori impegnati su entrambi i fronti. Ma c'è gente sicuramente più esperta di me a livello giovanile che potrà dare indicazioni ancora più adatte, l'importante è che si faccia la riforma. Per quanto riguarda le fasce d'età inferiori, esse devono far parte di un percorso di formazione che utilizzi anche il lavoro delle Associazioni che operano attraverso i grandi tornei estivi come Haba Waba e Yellow Ball".
 
Aspetto contrattuale.
"E' un problema fondamentale, messo a nudo dall'emergenza coronavirus. Le categorie che lavorano nella pallanuoto devono essere tutelate contrattualmente, devono poter usufruire di un paracadute che le salvi in momenti come questo che stiamo attraversando e che in un futuro potrebbero ripresentarsi".
 
Organizzazione digitale dello sport.
"Internet è diventato un compagno inseparabile della nostra vita, nella pallanuoto deve diventare anche una fonte di guadagno per il nostro sport. Occorre un canale streaming nazionale gestito dalla Fin che trasmetta ininterrottamente, 24 ore su 24, tutto quello che è pallanuoto: partite in diretta e in differita, rubriche, notizie. Un canale che dia finalmente agli sponsor lo spazio che meritano affinchè non solo non abbandonino la pallanuoto, ma la scelgano per la visibilità che è in grado di garantire. In questa valorizzazione dell'aspetto tecnologico la Fin potrebbe avvalersi anche dell'operato di giocatori del presente e del passato - e ce ne sono tanti - che hanno maturato competenze tali da poter contribuire al rilancio del prodotto pallanuoto".
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Vedo tante cose sbagliate non solo in Liguria ma anche nel Lazio... Presidenti che...
Simone Grenga
 
Hai ragione Luca
Franco
 
Complessivamente d'accordo con Piccardo, ma forse a fare tutte queste cose dovrebbe essere la Lega (o consorzio o date il nome che preferite) dei club e non la Fin. La Federazione non ha interesse nel campionato di pallanuoto, ma solo nella nazionale, a torto o a ragione.
Luca
 
Concordo in parte le parole del mister che tra l altro stimo molto , ma ora bisogna rassettare in toto il sistema , ci sono squadre qui in Liguria perché ne sono a conoscenza di troppe società che prendono in giro ragazzi e atleti con promesse mai mantenute , bisogna radiare presidenti come quelli che fanno le partite dei play per fare cassa e per poi arrivare a fare la commedia di tirare il culo indietro L ultima partita; prima di vedere cosa fare bisogna analizzare bene chi presidia le società e la provenienza dei fondi , sulle parole del mister non concordo sul fatto delle categorie giovanili si all under 20! Deluso e preoccupato
Simone
 
Pienamente d'accordo,ma ora e' il momento di cambiare il sistema,gli addetti giocatori-allenatori devono fare squadra e farsi rispettare,non si puo andare avanti cosi,ci sono squadre che con il loro comportamento verso i giocatori dovrebbero essere radiate,sempre questi blasonati circoli.......basta .
deluso
 
 
 

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