Dossier pallanuoto di A1 maschile: cause della crisi e rimedi
Pubblicato il 23 Feb 2116 11:27
Il nostro dibattito sulla qualità del gioco in A1 maschile...
VEDI QUI I VARI INTERVENTI
...ha prodotto una serie di interessanti considerazioni, esternate dai vari intervistati, che riassumiamo nei seguenti 12 punti, con i quali abbiamo realizzato un piccolo dossier.
CAUSE
1. Per i giocatori di pallanuoto gli allenamenti sono sempre più duri, i soldi sempre più pochi, la notorietà praticamente inesistente. In altre parole, la pallanuoto non riesce più a produrre un certo numero di talenti perchè il reclutamento è sempre più difficile: i giovani preferisco scegliere sport che diano loro maggiori gratificazioni.
2. La pallanuoto italiana si sta avviando inesorabilmente verso un sempre più marcato semi-dilettantismo, con allenamento unico giornaliero e atleti sempre più impegnati a cercare soluzioni alternative più vantaggiose, quali lo studio e il lavoro.
3. Oggi, a causa della crisi economica che impedisce alle società di ingaggiare giocatori che costano troppo, i giovani esordiscono in A1 troppo presto, senza aver fatto il percorso necessario: non solo tecnico, ma anche e soprattutto fisico.
4. A differenza di quanto accadeva anni fa i tecnici non preparano gli atleti a 360°. Un tempo si pretendeva dai giocatori di saper fare tutto, di sapersi adattare a qualsiasi ruolo. Oggi, invece, agli allenatori basta che sappiano fare poco, poco ma fatto bene.
5. La marcatura dell'avversario oggi è finalizzata a bloccarlo, ad un vero e proprio placcaggio, insomma alla distruzione del gioco.
6. L'esasperata fisicità impedisce ai giocatori dotati di un bagaglio tecnico superiore di esprimere tutte le loro potenzialità.
7. Coloro che sono in possesso di maggiori risorse tecniche non vogliono più esternare queste doti: chi glie lo fa fare di cercare giocate di qualità se vengono massacrati di botte e spesso non sono neppure tutelati dagli arbitri?
8. La pallanuoto ha cambiato così tanto le discrezionalità arbitrali e le libere interpretazioni da far sì che i giocatori più divertenti e spettacolari della sua storia oggi farebbero fatica in A2.
9. Il tiro diretto da 5 metri, più comodo e vantaggioso, induce le squadre a cercare questa soluzione invece di produrre gioco. Meglio il tiro diretto da 7 metri.
10. La riduzione del tempo di possesso da 35" a 30" ha tolto alle squadre 5 secondi per pensare, per costruire gioco.
11. Il campionato di A1 maschile presenta molti incontri in cui c'è una certa differenza di valori tra le due contendenti.
12. Si gioca troppo, e questo incide negativamente sulla qualità di molti incontri: quanti giocatori riescono a reggere certi ritmi?
SOLUZIONI
L'unica soluzione è che si prenda finalmente atto che tali problematiche esistano: da sole certo non potranno mai risolversi.
Mario Corcione
Inviaci un tuo commento!