Arrivederci Lazio, You’ll never walk alone
“O Capitano! Mio Capitano! Il nostro viaggio (fantastico) è terminato; la nave ha superato ogni ostacolo, l’ambito premio è conquistato…”.
Cara Lazio,
è stato un viaggio meraviglioso. Sono arrivato che ero un giovane ragazzo e vado via da uomo, ma soprattutto da padre.
L’esordio in A1 con il miglior allenatore di sempre, l’aquila sulla calotta e quei colori, il bianco e il celeste, che hanno costellato la mia vita. Le lacrime tra gioia e sacrifici, le vittorie e le sconfitte, l’unione e l’amicizia. E poi le “mitraglie”, i derby, gli sfottò. Un’avventura tra le onde vissuta al massimo. Mi sono fatto amare e odiare, ho provocato e rispettato. Ascoltato e deciso. Eppure anche chi mi considerava un avversario ostile ha trovato in me amicizia e sostegno. Dai compagni di squadra agli avversari, dai tecnici ai fisioterapisti passando per i dirigenti e i preparatori fino ad arrivare agli arbitri, ai giornalisti e a tutti gli addetti ai lavori. Grazie, a voi tutti, per aver reso questi anni biancocelesti così speciali. Alla società in primis, per aver sempre creduto in me. A tutti i miei compagni di squadra e di mille battaglie. Ai miei tecnici, che sempre mi hanno portato in alto. E alla mia famiglia tutta, che mai mi ha abbandonato sostenendo le mie scelte.
Quella di Milano è stata la mia ultima “controfuga” biancoceleste. Che s’è conclusa con una salvezza miracolosa dopo anni di difficoltà. Non potevo arrendermi di fronte al Covid e lasciare una nave in tempesta. Ho stretto i denti, condotto la nave in porto, ma adesso è arrivato il momento di salutarci. Gli importanti impegni lavorativi, la voglia di essere sempre più presente al fianco della mia famiglia, mi hanno portato a prendere questa scelta. Ma questa resta e resterà sempre la mia casa. Tengo la porta aperta e chissà che un giorno le nostre strade non possano rincontrarsi. Ho combattuto per lasciare una identità, ho lottato per trasmettere amore e passione, rispetto e umiltà, valori imprescindibili per creare un gruppo vero. Ho trovato al mio fianco meravigliosi compagni di avventura e porto dentro di me l’orgoglio di averli cresciuti e coccolati, rimproverati e spronati. Il mio abbraccio va poi ai giovani e alle nuove leve, il futuro appartiene a voi!
La Lazio è stata la mia Olimpiade. Una palestra di vita che rimarrà sempre viva nel mio cuore. Levo la calottina ma resto Capitano dentro. Il nostro non sarà mai un addio ma un arrivederci.
A tutta la Lazio Nuoto, You’ll Never walk alone.
Con amore e riconoscenza,
Federico Colosimo
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