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È uno dei grandi classici del panorama internazionale, una sfida che ha scritto pagine memorabili nella storia di questo sport e che, per fascino e storia delle due contendenti, vale una finale in qualsiasi torneo. Nella seconda giornata del girone D dei campionati mondiali l’Italia, reduce dal roboante 33-3 inflitto al Kazakhstan, sfida a Doha, fischio d’inizio previsto domani alle ore 18:30 con diretta tv su RaiSport + HD, l’Ungheria che all’esordio ha regolato 15-8 la Romania. Partita cruciale per gli azzurri che, pur se consci della difficoltà dell’impegno, puntano ad ottenere l’intera posta in palio, risultato che gli consentirebbe di ipotecare la vittoria del girone ed il passaggio ai quarti di finale. L’ingresso diretto tra le prime otto spalancherebbe quasi certamente le porte del torneo a cinque cerchi con la conquista anticipata del pass olimpico. Il Settebello ritrova, per la terza volta in meno di un mese, i magiari sulla sua strada ma se i due confronti di Zagabria si sono risolti in altrettante nette affermazioni per chi ha portato a casa l’intera posta in palio sembra lecito attendersi, nel rispetto della tradizione, una battaglia che potrebbe risolversi in un duello punto a punto. La pioggia di reti che ha subissato il Kazakhstan nella partita di ieri ha offerto come segnale più significativo la tenuta mentale di una squadra che ha iniziato il match a tutta e non ha mai abbassato lo standard della sua prestazione continuando a spingere sull’acceleratore anche quando il risultato era ampiamente acquisito. Una straordinaria intensità agonistica, l’aggressività in difesa e la capacità di tenere alta la concentrazione nel corso dei quattro tempi sono i pilastri su cui costruire la prestazione con la quale provare a costruire un successo che vale oro. La truppa allenata da Campagna troverà sulla sua strada una rivale radicalmente diversa da quella affrontata in terra croata perché, per l’occasione, Zsolt Varga ha scelto di richiamare i big lasciati a riposo nella rassegna continentale. Gli ungheresi hanno già in tasca il pass olimpico ma sono arrivati in Qatar con la ferma intenzione di lottare fino in fondo per la riconferma del titolo vinto la scorsa estate a Fukuoka. L’esordio con la Romania ha messo subito in evidenza il braccio caldo del tandem mancino Vamos-Zalanki ma sono numerose le opzioni utili a far male all’avversario, a partire dall’eterno Denes Varga che sarà però assente per i postumi di un’infezione che lo ha costretto a disertare diversi giorni di allenamento e a raggiungere Doha in ritardo. Attesi ad una ulteriore conferma, dopo l’eccellente Europeo, il tandem Vince Vigvari-Tatrai. Alla vigilia Gu Baldineti, tecnico del Telimar presenta così l’incontro.

 

Gu Baldineti
Direi un grande match. Ho visto l’esordio delle due formazioni, match nei quali si è visto un approccio diverso alla gara delle due formazioni: l’Italia ha tenuto ritmi altissimi, ha pensato a giocare e a far gol, l’Ungheria molto compassata, sicura di sé e consapevole della propria forza con alcuni giocatori eccezionali come Zalanki e Vamos ma non solo loro. Gli azzurri hanno di fronte la formazione più forte del torneo dal punto di vista tecnico, anche la Spagna, pur giocando bene, gli è inferiore. L’Italia può fare bene, può batterli, deve cercare una partita di grande ritmo e difesa. Bisognerà stare molto attenti agli accoppiamenti, loro hanno diversi esterni che si buttano ai due metri e porteranno dentro i nostri centri e i giocatori meno propensi alla difesa ma se facciamo bene gli accoppiamenti anche noi abbiamo elementi fortissimi nel doppio ruolo come Di Somma, Renzuto e Iocchi Gratta. La chiave sarà un po’ quella: essere sempre accoppiati bene e cercare una buona difesa con le ripartenze. E’ chiaro che sarà una partita difficilissima però la speranza di vittoria c’è eccome.

 

Credit: Andrea MasiniDBM