Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

Di Mario: "Atleti ostaggio delle società"

  Pubblicato il 12 Mag 2117  11:00
Dalla Gazzetta dello Sport di oggi (articolo di Franco Carrella)
 
Trentotto anni appena compiuti, 22 di differenza con Roberta Santapaola che è la più piccola tra le compagne dell'Orizzonte. Anche stavolta, all'epilogo del campionato, Tania Di Mario c'è: «Ma non vorrei passare per quella che dice "mi ritiro, mi ritiro", e poi si smentisce. Sapete che la mia è una presenza forzata. Ieri, nel combattuto quarto col Nuoto Club Milano, ha messo a segno una doppietta pesante. Ad agosto annuncio l'addio, con l'argento olimpico al collo, e adesso si è tuffata nella Final Six che non avrebbe voluto vivere in acqua. Tutta colpa dell'affare Ioannou, la ventunenne napoletana al centro di uno spinoso caso di tesseramento: «Aspettando che per Carolina venisse fatta giustizia - continua Tania, che è pure d.s. e tecnico delle giovanili -, ho pensato che valeva la pena fare qualche altro sacrificio in campo. Per una questione di principio, oltre che per motivi agonistici. Qui si va oltre la vecchia diatriba sui vincoli, è una storia torbida e mi spiace dire che la Fin mi ha delusa per come l'ha gestita. Mi sembra tutto folle. Gli atleti restano ostaggio delle società, nessuno li tutela. E viene quasi da pensare che i tempi lunghi della giustizia sportiva siano fatti apposta per scoraggiare chi relama...».
IL FATTO Ioannou (papà greco, la mamma è l'ex azzurra Bianca Pirone) al termine della terza stagione di prestito dal Posillipo al Rapallo, nel 2016, fa sapere che non intende restare in Liguria, anche se i club hanno già pattuito la cifra per il trasferimento definitivo (10.000 euro); il Posillipo consegna la lettera di svincolo al Rapallo, la ragazza non ci sta perché intende giocare a Catania (dove studia Giurisprudenza) ben sapendo che senza il proprio assenso l'affare salta, ma viene ugualmente presentata una documentazione completa di firma; Ioannou nega che sia la sua e presenta una perizia calligrafica che però non viene messa agli atti, mentre il Rapallo rinuncia al tesseramento; infine la Federazione decide per la restituzione del cartellino al Posillipo, che attualmente fa la serie B e non è disposto a girarla all'Orizzonte, con cui s'allena. I ricorsi di Carolina vengono respinti, la Procura federale apre un'istruttoria, ora tutto è nelle mani del Coni (Collegio di Garanzia dello Sport) attraverso cui Ioannou chiede lo svincolo.
BOTTA E RISPOSTA Ed ecco la Final Six che si disputa proprio in Liguria. Volano gli stracci a causa dell'alloggio riservato alle catanesi: giunte mercoledl, ospitate come la Roma nella casa vacanze di un istituto religioso, hanno pubblicato su Facebook una foto con commento ironico: «Ottima organizzazione del Rapallo, nelle camerate con un bagno solo». E l'allenatrice Martina Miceli aggiungeva: «Ragazze che da un anno lavorano duramente costrette a dormire in otto per stanza, in un posto surreale». Poi la seccata replica del Rapallo, e in giornata lo spostamento in hotel: «Il regolamento stabilisce l'arrivo delle squadre il giorno delle gare con un numero di 15 persone e non 18. Abbiamo comunque provveduto in emergenza a sistemare l'Orizzonte per la notte non prevista. Non vorremmo che la contestazione sia figlia di altri fattori...». Di Mario non ci sta: «Secondo loro dovremmo giocarci uno scudetto arrivando dalla Sicilia nel giorno della partita? Cose da pazzi». Quanto alla formula per assegnare il titolo, Tania non ha dubbi: «Fa pena. Non è meritocratica e sono di gran lunga meglio i playoff, quando ciascuno può anche contare sui propri sponsor nelle gare interne».
Franco Carrella
 
I VOSTRI COMMENTI
 
Consiglio Miceli e Di Mario di non fornire più dichiarazioni per evitare che rispostegoffe e ridicole mestino ulteriore m...a nel mondo già disastrato della pallanuoto. In sintesi il Sig. Antonucci ed ii Rapallo sostengono che: 1. L'organizzazione e la sistemazione delle atlete è in linea con l'importanza dell'evento (finale scudetto e non Champions League...). Chissa perchè poi la FIN abbia deciso di risistemare le atlete a proprie spese... 2. Una squadra può trasferirsi dalla Sicilia in Liguria e giocare la partita in giornata (sempre perchè non si tratta di Champions League...) 3. "Non vorremmo che la contestazione sia figlia di altri fattori..." Forse il riferimento è al "tesseramento" di Carolina Ioannou che il Sig.Antonucci dichiarò essere pienamente in linea con i regolamenti salvo poi ritirarsi scompostamente quando spuntarono firme e documenti falsi? Forse sarebbe stato meglio tacere piuttosto che tirar fuori un comunicato stampa masochista...!
Alessandro Decataldo
 
 

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok