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Dalle sedi di A1 femminile: VetroCar Css Verona

  Pubblicato il 02 Apr 2121  13:32
Comunicato Stampa
 
Nuova sfida al Plebiscito per la VetroCar Css
Nigro: «Padova grande collettivo: sarà importante gestire bene i palloni»
 
 
È tutto pronto per la terza giornata nel Preliminary round scudetto. La VetroCar Css Verona, dopo il pareggio acciuffato all'ultimo secondo contro Roma e in attesa di recuperare il match contro l'Orizzonte, scende in vasca alle Monte Bianco per affrontare nuovamente il Plebiscito Padova.
È il quarto confronto stagionale tra il sette veronese e quello patavino. I risultati sono stati sempre appannaggio di Queirolo e compagne, con parziali più o meno ampi.
Divina Nigro, portiere della VetroCar, prova ad analizzare ciò che aspetta la squadra.
 
Cosa porta, in una giocatrice, una pausa come l'ultima che avete vissuto?
«Si perde il contatto con l'acqua. È uno sport infido: abituate a due allenamenti al giorno, stare fermi o anche allenarsi a secco rende difficile ritrovare l'acquaticità e il contatto con il pallone. Fermarsi è anche uno stress, perché interrompe una routine di allenamento che quest'anno è sempre in costruzione. A livello psicologico pesa, anche se ci stiamo pian piano abituando».
 
Avete già affrontato Padova tre volte in stagione: cosa dovrete fare stavolta?
 «Contenere il loro contropiede: loro fanno un'ottima fase difensiva e le nostre mancanze davanti fanno partire le loro azioni. Dovremo limitare le loro chance facili. Il punto chiave sarà tenere basso il dato dei gol subiti, facendo attenzione a come gestiamo i palloni in attacco».
 
Cos'avete guadagnato dal pareggio contro Roma?
«La gara ci ha portato rammarico per non aver portato a casa il risultato. È un monito verso l'attenzione necessaria per match del genere. Ci ha anche lasciato però una grande voglia di giocare e di rivalsa, incrementate dalle settimane successive».
 
Ti aspettavi vittorie così nette di Padova contro Catania e Roma?
«Non con questi risultati. L'ho sempre vista molto "squadra", con individualità di livello medio alto che riescono a compensare quello che manca giocando insieme. In difesa poi sono una "pigna": portiere forte e giocatrici che sanno bene come muoversi».
 
Come può questo incontro aiutarvi verso playoff e coppa?
«Abbiamo bisogno di giocare per trovare complicità nel gioco, per superare limiti individuali e di squadra. È importante accumulare gioco, situazioni ed emozioni in diverse condizioni fisiche, imparando a compensare con la testa dove non arriva il corpo».
 
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione?
«Con la squadra vorrei arrivare in alto per tornare in Europa. Sto lavorando per acquisire movimenti diversi, che mi aiutino a modificare la mia posizione in acqua. Mi sono sempre vista come portiere "da salto" e vorrei dimostrare a me stessa di poter essere anche costante, e non solo capace di fare la parata spettacolare».
 

 

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