Comunicato Stampa
VPK PRIMORAC KOTOR - C.C. ORTIGIA 1928 12–18 (2-3, 4-6, 2-5, 4-4)
VPK Primorac Kotor: Kralj, Brguljan, Markovic, Gopcevic (Cap) 4, Mrsic 3, Lambie, Perov, Kastrop, Vico 2, Vuckovic 2, P. Cetkovic, Vukasovic 1, D. Cetkovic. Allenatore: Zoran Maslovar
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 4, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 1, Cupido 2, Bitadze 1, Carnesecchi, Condemi 3, Inaba 6, Ferrero 1, Napolitano (Cap), Calabresi. Allenatore: Stefano Piccardo
Arbitri: Juan Carlos Colominas (Spagna) e Hendrik Schopp (Germania)
Superiorità numeriche: PRI 4/12 + 1 rig.; ORT: 4/11 + 3 rig.
Espulsioni definitive: Ferrero (O) nel 2° tempo
Immensa, fortissima, bellissima da vedere e con una grinta impareggiabile: l’Ortigia ruggisce, domina e surclassa il Primorac, vincendo con i sei gol di scarto che servivano per passare il turno. Ottima in difesa, rapidissima in ripartenza, attenta e paziente in ogni fase della partita, la squadra di Piccardo risponde agli scettici e regala ai suoi tifosi un’altra serata da ricordare. L’approccio dell’Ortigia è quello giusto e lo si vede anche dal modo in cui reagisce alle prime difficoltà. Dopo il cinque metri sbagliato da Cassia e il gol di Vico, i biancoverdi non si disuniscono e, nel giro di due minuti, ribaltano il risultato con Cupido e Bitadze. Quando ancora Vico trova il pari, è Inaba a siglare il sorpasso, con la difesa che poi neutralizza tre superiorità degli avversari. Nel secondo tempo il match è molto vivace, si segna tanto, ma è l’Ortigia a condurre e a portarsi subito sul +3. I padroni di casa rispondono sempre, anche ai due successivi gol di Inaba e a quelli di Ferrero e Cupido, con quest’ultimo, tra i migliori in acqua, che concretizza una importante superiorità. All’intervallo lungo, biancoverdi avanti di tre lunghezze (9-6). Nel terzo tempo, la squadra di Piccardo è un capolavoro, aumenta il ritmo e tramortisce gli avversari con una quaterna firmata da Cassia, Inaba e dalla doppietta di un ispirato Condemi. In mezzo, anche un rigore parato da Tempesti a Mrsic. Maslovar allora chiama time-out e i suoi mostrano qualche timido segno di ripresa, accorciando le distanze, ma un incontenibile inaba (6 gol per lui) porta a +6 l’Ortigia prima dell’ultimo intervallo. Il quarto tempo è quello che dà la prova della forza, della lucidità, dell’intelligenza di questa squadra: Cassia si ripresenta dai 5 metri, con coraggio, e questa volta non sbaglia; i montenegrini provano a rifarsi sotto per ridurre il gap, segnando due volte, ma poco dopo ancora Cassia, con il suo braccio potente, mette in chiaro le cose. E lo farà di nuovo, insieme a Inaba, per rispondere ai tentativi di Mrsic. Termina 18-12, miracolo sportivo compiuto e una gioia che dal bordo vasca di Kotor raggiunge Siracusa, per un abbraccio fortissimo e la gioia di aver realizzato un’altra impresa storica.
A fine gara, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, non nasconde la sua felicità: “Questa è la mia settima stagione a Siracusa e credo che questa sia l’impresa storica più grande che abbiamo mai fatto. Giocavamo fuori casa e dovevamo vincere con 6 gol di scarto. I miei ragazzi hanno giocato una partita monumentale, a partire dal sistema difensivo, da Cupido che oggi ha giocato una gara pazzesca, così come Inaba e gli italiani che ci hanno messo tutto. Qualche ragazzo è cresciuto veramente tanto, oggi abbiamo messo in acqua lo spirito di venire qui e imporre il nostro gioco. Merito dei miei giocatori, che hanno fatto una partita pazzesca. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo serio, che lavora, che è formato da ragazzi che hanno statura morale. Oggi ho visto una squadra, quella che dobbiamo essere sempre, con questa cattiveria sportiva che ci permette di fare queste imprese. Ancora neanche ci credo”.
L’allenatore biancoverde sottolinea la mentalità con la quale la squadra ha costruito l’impresa: “Avevamo l’idea che, anche se fossimo andati sotto, saremmo dovuti rimanere quadrati, perché se avessimo fatto un certo tipo di gara, poi questa avrebbe preso la direzione giusta. E così è stato. Stasera ci godiamo la vittoria e festeggiamo, ma poi dobbiamo subito pensare alla partita di martedì contro il Quinto. Dobbiamo avere equilibrio, essere operai. Non ci siamo depressi quando tutti pensavano che eravamo eliminati, non ci esaltiamo oggi che abbiamo fatto un’impresa”.
Ufficio Stampa e Comunicazione
Massimiliano Perna
Credit: Maria Angela Cinardo-MfSport.net
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