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L’una punta a raggiungere la seconda finale di un grande evento internazionale nel giro di un mese, l’altra ha l’opportunità di scrivere una nuova e splendida pagina di una favola che ne accelera ulteriormente l’esponenziale processo di crescita in vista del torneo a cinque cerchi della prossima estate. Il mondiale di Doha è ormai arrivato allo sprint finale: nella seconda semifinale maschile si affrontano, fischio d’inizio previsto domani alle ore 15:30 con diretta tv su RaiSport + HD, la Croazia, reduce dal 15-13 grazie a cui ha vinto la battaglia contro la Serbia e la Francia che ha realizzato la sorpresa più grande del torneo eliminando nei quarti, grazie alla prepotente rimonta finale coronata dal sigillo decisivo apposto dal tornado Vernoux a tre secondi dal suono della sirena conclusiva, l’Ungheria detentrice del titolo. I valori in acqua lascerebbero pendere la bilancia dalla parte dei biancorossi che vantano una maggiore esperienza complessiva ed una attitudine consolidata a giocare partite di altissimo livello. Tucak può contare su una solida difesa che ha nel sempre ottimo Bijac l’ultimo baluardo e, soprattutto nei match equilibrati, capitalizza, con eccellenti percentuali di realizzazione il fondamentale della superiorità numerica. I transalpini, dal canto loro, possono giocare con la testa libera perché non hanno nulla da perdere e, mal che vada, potranno lottare per la conquista di una storica medaglia iridata. L’esperienza maturata in Qatar si rivelerà un prezioso capitale, sia in termini di entusiasmo che di autostima, nel cammino che porterà la squadra a giocare l’Olimpiade davanti al pubblico amico. Sarà certamente guardato a vista ma se Vernoux entra in ritmo diventa difficilmente contenibile e per i croati il pomeriggio potrebbe complicarsi. Alessandro Di Somma, capitano dell’Iren Genova Quinto, e Gianmarco Guidaldi, tecnico della Netafim Bogliasco 1951 giocano il match per noi indossando, rispettivamente i panni di Ivica Tucak e Florian Bruzzo.
 
Alessandro Di Somma
Non intendiamo sottovalutare la Francia, squadra che siamo contenti di incontrare al posto dell’Ungheria ma ha ampiamente dimostrato di poterci mettere in difficoltà. Dovremo essere pronti a tornare sui centri, veri punti di forza della squadra avversaria. Per questo passeremo spesso ad M raddoppiando ai due metri e cercando di ripartire con i nostri velocisti, Fatovic su tutti.
Bijac: dovrai stare attento soprattutto alle conclusioni dal lato cattivo, zona in cui i francesi tenderanno a muovere per rompere la nostra zona.
Davanti dobbiamo giocare subito per il contropiede e far nuotare i due centroboa per farli ripartire da più lontano possibile. Se non si può ripartire in controfuga l’obiettivo sarà servire la palla ai centri per prendere espulsione e punire i francesi con l’uomo in più.
Marinic Kragic: avrai molto spazio e mi aspetto da te parecchi gol.
La rabbia che ci portiamo da Zagabria dovrà farci conquistare la seconda finale in un mese a tutti i costi.
 
 
Gianmarco Guidaldi
Abbiamo già scritto la storia battendo i maestri ungheresi e regalandoci una semifinale mondiale (e sicuramente una finale per una medaglia) quindi non abbiamo nulla da perdere, a differenza dei nostri avversari che per valori in campo hanno più pressione e possono solo far male.
Sfruttiamo questo entusiasmo per giocarci a viso aperto la partita con la Croazia, sperando che ci sottovalutino.
Sicuramente non lasceranno molto spazio a Vernoux ma anche noi non dovremo lasciarne ai loro centri ed alle loro bocche da fuoco.
Nessuno meglio del mio assistente Kobescak potrà aiutarmi a trovare la chiave per battere la sua Croazia. E se non ci riusciremo proveremo lo stesso a salire sul podio.