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C’è un nono posto da riscattare e, soprattutto, un grande obiettivo da non poter fallire: la conquista del pass olimpico. Nell’incontro valevole per la prima giornata del girone D dei campionati mondiali la Croazia, recente argento continentale, affronta a Doha, fischio d’inizio previsto domani alle ore 11:30, l’Australia. Squadra praticamente invariata rispetto al campionato europeo quella scelta da Tucak: fuori Bukic e Popadic, entrambi costretti al forfait dai rispettivi infortuni, dentro il rientrante Krapic ed il secondo portiere Anic, estremo difensore dello Jadran Spalato. Il ritorno del centroboa lascia trasparire la chiara volontà di aumentare il peso ai due metri con un trittico di assoluta eccellenza che comprende il colosso Vrlic e Loncar.

 

Buona parte delle fortune dei barracuda passa, come sempre, dalle mani di Marko Bijac, miglior portiere dell’Europeo, che, come sempre, sarà chiamato a confermarsi su eccellenti standard di rendimento per spingere i suoi verso la meta. Fondamentale iniziare bene il torneo per poi andare a giocarsi il primato nella sfida con la Spagna, la rivincita della finale di Zagabria risolta dalla magia nel finale di Granados. La vittoria del girone diventa fondamentale per un duplice ordine di motivi: il passaggio diretto ai quarti dovrebbe, presumibilmente, garantire il biglietto per la Francia e concedere qualche giorno in più per preparare la partita della verità, quella che apre le porte della zona medaglie. Prova a continuare il suo percorso di crescita l’Australia che, forte del ticket per Parigi, gioca senza eccessive pressioni per consentire al nuovo ciclo tecnico di accumulare esperienza preziosa in partite di alto livello in vista dei Giochi Olimpici.

 

Il capitano dell’Iren Genova Quinto Alessandro Di Somma presenta così il match­:” I Barakuda sono obbligati a buttarsi velocemente alla spalle la cocente sconfitta in casa rimediata all’ Europeo appena concluso perché nel 2024 non si può esultare per una medaglia europea se non si è ancora ottenuto il pass per Parigi.
C’è da aspettarsi una Croazia arrabbiata, nervosa e famelica e a farne le spese sarà l’Australia, squadra ancora in costruzione e priva del suo top player Younger che è forse l’unico che potrebbe rendere la sua nazionale qualcosa in più di una comparsa in questo torneo.
Vedo una partita in cui la Croazia vorrà imporre il suo gioco e dimostrare a tutti che meritavano l’oro Europeo perso per una giocata da fuoriclasse di Granados.
Croazia - Australia secondo me avrà ben poco da dire, vedremo la rabbia croata fin dove li porterà in questo torneo”.