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Cosa vi ha lasciato di positivo il 2017? Cosa chiedete al 2018? Parlano Di Gennaro e Posterivo

  Pubblicato il 28 Dic 2117  11:39
SONDAGGIO
 
1. Cosa vi ha lasciato di positivo il 2017 pallanuotisticamente?
2. Cosa chiedete al 2018 per la pallanuoto?
 
N.B.: abbiamo pregato gli intervistati di segnalarci un unico avvenimento del 2017 e un unico desiderio per il 2018, quest'ultimo effettivamente realizzabile.
 
Ovviamente tutti i nostri lettori possono contribuire al sondaggio inserendo il proprio intervento nello spazio commenti.
 
DARIO DI GENNARO (giornalista Rai)
1. Difficile trovare qualcosa di così positivo dinanzi alla perdita di Gabriele, Paolo e Mauro. Tre uomini eccellenti, tre menti illuminate, tre figure irripetibili nella nostra pallanuoto.
2. Mi piacerebbero (e tifo per) due medaglie all'Europeo. I risultati delle Nazionali sono determinanti per tutto il movimento.
 
STEFANO POSTERIVO (allenatore del Lantech Plebiscito)
1. Non è stato, in generale, un anno memorabile. Ricordo con piacere il lavoro che il Gug ha avviato con gli arbitri nella speranza che sia intensificato nel 2018 con un sempre più massiccio ausilio di filmati.
2. Il mio desiderio è vedere partite di campionato con un bel pubblico, in piscine ben addobbate, con speaker in grado di dare risalto all'evento. Esattamente, cioè, quello che meritano i nostri giocatori e le nostre giocatrici per l'impegno che mettono nella loro attività. Un utopia? No, se ogni società si deciderà ad attivarsi in tal senso deputando una persona capace che si occupi di tutto questo.
 
FRANCESCO GRILLONE (direttore Waterpoloitaly)
1. Il ridimensionamento della Pro Recco. Resta senza dubbio una squadra fortissima, ma senza più quei 24 giocatori della rosa. Un segnale importante per "chi" ha sempre sparato veleno sul club di Punta Sant'Anna. Se c'è chi investe (come in tantissimi altri sport) è chiaro che fa nascere invidie e gelosie. Forse non è anche così per la Juventus?
2. Ci sarebbe da chiedere di tutto e di più. Mi auguro due sole cose: che Paolo Barelli riesca a far cambiare rotta alla politica
"dell'orticello" ai club di A1 e che riduca il numero delle squadre del massimo campionato. Una serie A1 con 10 squadre da una parte ridurrebbe i costi di gestione a favore dell'incremento tecnico degli stessi, dall'altra farebbe crescere la serie A2, e di conseguenza la serie B.
 
FRANCO CARRELLA (giornalista de La Gazzetta dello Sport)
1. I ricordi positivi del 2017 sono stati offuscati dalla scomparsa di tanti personaggi: Paolo De Crescenzo, Mauro Maugeri, Gabriele Pomilio, lo storico e statistico della pallanuoto Claudio Del Vecchio e tanti altri ancora. Purtroppo questa è la cosa che io ricordo di più.
2. Mi auguro che il dibattito mondiale sul futuro della pallanuoto, non necessariamente riguardante gli aspetti regolamentari, avvenga in un clima di armonia e di collaborazione tra tutte le componenti del nostro sport, cosa che purtroppo nel 2017 non è avvenuta. Se vogliamo il rilancio della pallanuoto, questa collaborazione è indispensabile.
 
GIANLUCA LEO (reaizzatore e conduttore di "Controfuga")
1. Il rinnovato interesse nei confronti della pallanuoto di un'emittente nazionale come "Sportitalia".
2. Chiedo per la pallanuoto la creazione di una manifestazione come l'Otto Nazioni di rugby, con la partecipazione delle migliori squadre al mondo. A chi obietta che si tratta di una manifestazione troppo costosa, rispondo che i soldi ci sono: basta che la Fina eviti di gettare al vento le proprie risorse in eventi inutili come convegni e sperimentazioni di regole e le investa in questo "Otto Nazioni" contribuendo alle spese delle federazioni coivolte e creando un circuito televisivo con dirette e rubriche a supporto dela manifestazione. Ovviamente la creazione di questo "Otto Nazioni", che potrebbe costituire davvero un veicolo importantissimo a livello promozionale per la pallanuoto, contempla anche l'abolizione della fallimentare World League e della neonata Europa Cup. Bisogna evitare d'intasare il calendario internazionale con eventi di cui non abbiamo bisogno.
 
FABRIZIO NAPOLI (redattore capo di Waterpolo Development World)
1. La nuova formula della Champions League. Oggi il torneo è diventato ancor più bello e interessante grazie all'aumento del numero delle squadre nella fase del quarto turno. Si tratta di formazioni di medio livello che hanno fatto registrare una crescita notevole e che oggi costituiscono ostacoli tutt'altro che facili da superare per le big dela manifestazione. La Champions, inoltre, oggi si avvale di uno streaming per tutte le gare con immagini sempre più apprezzabili tecnicamente e mi auguro che anche le squadre italiane che vi prendono parte comincino a vendere questo ottimo prodotto in maniera più efficace di quella attuale.
2. Al 2018 chiedo due medaglie agli Europei di Barcelona perchè, al di là del fatto puramente contingente, i buoni risultati delle nazionali sono fondamentali per la propaganda di uno sport.
 
MARIO CORCIONE (direttore di Waterpolo People)
1. La crescente diffusione della pallanuoto sui social.
2. Il mio desiderio principale è cacciare dal mondo dela pallanuoto coloro che, soprattutto a livello istituzionale, da anni costituiscono la "zavorra" del nostro sport. Ma non è un desiderio realizzabile, purtroppo. Tra le cose fattibili, mi auguro una crescita del pubblico che assiste alle partite di A1 maschile e femminile, crescita che può avvenire sfruttando il grande interesse che riscuote la pallanuoto giovanile. In altre parole, è indispensabile che le società abbinino alle partite delle squadre maggiori esibizioni delle formazioni giovanili e che i presidenti di società obblighino gli atleti delle squadre giovanili ad assistere alle partite delle squadre maggiori, anche e soprattutto perchè ciò è importantissimo dal punto di vista didattico.
 
I VOSTRI COMMENTI
 
La prima cosa positiva che mi viene in mente è l'incertezza del campionato di A1 femminile ( almeno fino al prossimo arrivo a Catania del portiere americano). La cosa auspicabile sono due medaglie d'oro del settebello e del setterosa agli europei e anche una miglior diffusione mediatica di questo bello sport.
luigi galardi
 
recco ridimensionato... che cos'è, una barzelletta? ahahaHAhahah
posillipino
 

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