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Coppa Italia: l'Antenore Plebiscito Padova travolge 14-3 la VetroCar CSS Verona e chiude al terzo posto

  Pubblicato il 09 Apr 2121  18:19
ANTENORE PLEBISCITO PD-C.S.S. VERONA 14-3(Parziali: 5-0 3-3 3-0 3-0)
ANTENORE PLEBISCITO PD: Teani, M. Savioli, I. Savioli 1, Gottardo 1, Queirolo 3, Casson 2, Millo, Dario 1, Cocchiere 1, Ranalli 2, Meggiato, Centanni 3, Giacon. All. Posterivo
 
C.S.S. VERONA: Nigro, Esposito, Peroni, Zanetta, Borg, Sbruzzi, Marcialis 2, Castagnini, Gragnolati, Prandini, Bianconi, Carotenuto 1, Gabusi. All. Zaccaria
 
Arbitri: Ferrari e Nicolosi
 
Note:  Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numeriche: Plebiscito 5/7 + un rigore e Verona 1/5. In porta Teani (P) e Nigro (V). Giacon (P) subentra a Teani a 4'10 del quarto tempo. Nigro (V) para un rigore a Ranalli a 5'50 del quarto tempo. In tribuna il commissario tecnico del Setterosa Carlo Silipo
 

L'Antenore Plebiscito Padova rispetta il pronostico della vigilia, travolge 14-3 la VetroCar CSS Verona nella finale di consolazione e si aggiudica il terzo posto nella Coppa Italia 2020-21. La formazione veneta, detentrice del trofeo, inizia il match riversando in acqua la voglia di dimenticare nel più breve tempo possibile la sconfitta di ieri, da archiviare come un doloroso incidente di percorso. Capitan Teani e le sue compagne trasformano la delusione accumulata in energia positiva che consente loro di partire a razzo creando così le premesse per operare quel break di 7-0 che indirizza l'incontro a proprio favore. La compagine in calottina scura continua a faticare terribilmente nello sviluppo delle proprie trame a causa dell'assenza di Alogbo, imprescindibile riferimento ai due metri per le ragazze allenate da Zaccaria. Le scaligere trovano il primo gol dopo oltre tredici minuti grazie a Carotenuto con una bella conclusione dalla distanza e hanno un sussulto d'orgoglio che si concretizza con la doppietta di pregevole fattura realizzata da Carolina Marcialis prima che, a pochi secondi dall'intervallo lungo la Queirolo, top scorer di giornata per le patavine insieme a Sara Centanni con una tripletta, sigli l'8-3. Nella seconda parte della contesa continua inesorabile il monologo delle ragazze allenate da Stefano Posterivo che, pur senza spingere a tutta, gestiscono le operazioni fino alla rete finale siglata da Chiara Ranalli che riscatta il rigore fallito poco prima con un bel tiro dalla distanza.
 
Comunicato Stampa VetroCar CSS Verona
Nessun sorriso per la VetroCar dalle finali di coppa. Padova ammazza la partita nel primo tempo dell’incontro per il 3° posto
Si chiude senza sorrisi la prima final six di Coppa Italia giocata dalla VetroCar Css. A Ostia le veronesi non riescono a sollevarsi dopo il kappaò subito in semifinale e cedono anche nel derby contro l’Antenore Plebiscito.
Ancora scosse dal pensante passivo rimediato contro Catania, le ragazze di Zaccaria entrano in acqua contratte. Il 7-0 piazzato tra prima frazione e inizio della seconda manda già in soffitta ogni velleità di risultato per le gialloblù. Le quali però piazzano un colpo di coda degno di nota prima di metà gara. Carotenuto rompe il ghiaccio di precisione in superiorità, poi Marcialis per due volte centra il bersaglio con conclusioni balisticamente perfette. Peccato che sia solo un episodio, che chiude lo score realizzativo di Verona. Padova invece riprende il filo del discorso, veleggiando in scioltezza verso la conquista del gradino più basso del podio.
«Alla fine il livello di questa competizione – le parole a caldo di mister Zaccaria – si è rivelato  molto alto. Noi non ci siamo arrivate al massimo ed è stato evidente. Non potevamo presentarci con tre settimane senza allenamenti e senza il nostro centroboa titolare. Questa esprienza credo ci sia servita poco, poiché non siamo stati in grado di impostare il gioco né di tenere le avversarie che abbiamo affrontato».
Un pensiero conclusivo è direzionato all’aspetto mentale, che ha inciso molto sulle prestazioni della VetroCar: «La squadra esce sicuramente demoralizzata da queste finali. Sarà complicato riprendere gli allenamenti dopo queste partite. L’unico modo per ritrovarci è tornare a quello spirito indispensabile per uscire, insieme, dai momenti difficili. Negli anni scorsi eravamo un gruppo più umile e “operaio”, che sarebbe perfetto per la fase finale del campionato».
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