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Coppa Italia, la VetroCar CSS Verona piega il Bogliasco 14-7 e si qualifica per la semifinale contro la Sis Roma

  Pubblicato il 18 Mar 2122  18:20
VETROCAR CSS VERONA-BOGLIASCO 1951 14-7( parziali parziali 3-1, 3-2, 3-1, 5-3)
VETROCAR CSS VERONA: , Sparano, Esposito 2, Ivanova 4, Zanetta 1, Kempf, Marchetti 1, Bianconi 3, Gragnolati 1, Di Maria 1, Altamura, Sbruzzi 1, Gabusi . All. Zizza
BOGLIASCO 1951: Malara, De March, Cavallini , Cuzzupè 2, Mauceri 1, G. Millo 2, Lombella , Rogondino 1, Paganello , Perazzoli, Carpaneto , Gagliardi 1, Rosta. All. Sinatra
Arbitri: Guarracino e Romolini
Note:  Nessuna giocatrice uscita per limite di falli. Superiorità numerica: CSS Verona 4/9 e Bogliasco 1/6. CSS Verona con 12 giocatrici a referto. Ammonito per proteste il tecnico Zizza (V) a 4'20 del secondo tempo. In tribuna il commissario tecnico del Setterosa Carlo Silipo.
 
Tocca alla VetroCar CSS Verona e al Bogliasco 1951 inaugurare la Final Six della Coppa Italia femminile. Le venete si presentano ad Ostia con 12 atlete a referto per l’assenza della Marcialis mentre le liguri possono contare sulla rosa al completo. Ad imporsi, nel pieno rispetto dei pronostici, è il sette in calottina bianca che dopo una prima parte di contesa sviluppatasi sui binari di un sostanziale equilibrio, 6-3 il punteggio all’intervallo lungo, piazza il break decisivo quando le rivali siglano il provvisorio 6-4 con Rogondino e da lì costruisce l’inesorabile progressione fino al 14-7 finale grazie anche alla bravura nell’alzare il ritmo e alla capacità di sfruttare a fondo l’arma della controfuga. La formazione gialloblù si qualifica così per le semifinali e domani, fischio d’inizio previsto alle ore 19:00, incontrerà la Sis Roma. Sugli scudi la Ivanova, top scorer di giornata con un poker, e una Roberta Bianconi che mette al servizio delle compagne la sua enorme esperienza distinguendosi tanto in fase di finalizzazione che di costruzione del gioco. Nelle fila della formazione in calottina scura, che paga a caro prezzo anche la brutta percentuale registrata nel fondamentale della superiorità numerica, Carlotta Malara, nonostante i numerosi gol subiti, mette a referto diverse parate importanti. Le liguri, compagine che guarda con ottimismo al futuro vista la presenza di diverse giovanissime atlete in organico, lasciano intravedere un potenziale che nel tempo potrà portare i frutti sperati ma devono iniziare a vincere l’emotività derivante dalle tensioni del momento decisivo perché quando giocano libere di testa possono mettere in difficoltà anche rivali più attrezzate.
 
Foto di Andrea Staccioli / Inside - DBM.
 
Comunicato Stampa VetroCar CSS Verona
La VetroCar Css supera il Bogliasco e va in semifinale

Obiettivo minimo conquistato per la VetroCar Css, che supera per 14-7 il Bogliasco nel proprio quarto di finale e raggiunge la semifinale di Coppa Italia. Le ragazze di Paolo Zizza assemblano quattro parziali in attivo e proseguono così il loro cammino alla final six. Domani se la vedranno contro la Sis Roma per giocarsi le proprie chance di accedere alla finale. 
«Non è mai semplice – le parole a caldo di Zizza a Waterpolo Channel – giocare e rompere il ghiaccio in una competizione così importante. Abbiamo tante giovani in squadra, per cui iniziare con una vittoria è positivo. La partita ha avuto tanti alti e bassi, tante situazione contratte e un po' di errori».  
Fino al 4-1 di Di Maria, in apertura di secondo periodo, per la VetroCar è sembrata quasi ordinaria amministrazione. Al vantaggio immediato di Millo infatti avevano risposto Esposito, Ivanova e Bianconi. Poi le ragazze di Sinatra sono rientrate fino al meno uno, propiziato anche da alcuni interventi provvidenziali di Malara. Le gialloblù tornano sui binari giusti con un delizioso pallonetto di Ivanova ed un bolide in superiorità di Gragnolati.  
Dopo il cambio campo il divario aumenta con la doppietta del capitano e la frustata di Sbruzzi. Bogliasco molla la presa, così la VetroCar sfonda di nuovo con Di Maria e Zanetta. Ivanova ritocca il proprio score con una doppietta dal settore di destra, mentre Esposito toglie le ragnatele dall'incrocio sinistro per la quattordicesima marcatura scaligera. Le liguri trovano un paio di belle segnature sulle quali Sparano, come di consueto attenta lungo l'arco della gara, ha poche colpe. 
Il tecnico di Verona analizza così la prova della propria squadra: «Abbiamo avuto una lettura non del tutta positiva nel secondo tempo affrettando tante situazioni ed esponendoci a contropiedi. Nel terzo e nel quarto è stata cambiata la lettura, siamo venute fuori con grande profondità sia a formazione schierata che nelle ripartenze, da cui abbiamo creato il break per portare a casa la partita  
 
Comunicato Stampa Bogliasco 1951
RAGAZZE BOGLIASCO, LA CORSA IN COPPA SI FERMA COL VERONA

ermina ai quarti di finale la corsa del Bogliasco femminile in Coppa Italia. Nella piscina federale di Ostia, sotto lo sguardo attento del selezionatore del Setterosa Paolo Zizza, le biancazzurre cedono 14-7 al CSS Verona. Comunque un buon test per Millo e compagne al cospetto di una delle formazioni più attrezzate del nostro campionato. Un’esperienza certamente formativa soprattutto per le molte giovani portate con sé nella vasca laziale da Mario Sinatra.
Non che il Bogliasco non abbia comunque provato a far suo il passaggio alle semifinali. E infatti sono state proprio le liguri ad inaugurare il tabellino, grazie al gol realizzato da Giulia Millo in apertura. Presto però le venete hanno preso il controllo della gara arrivando al primo intervallo sul doppio vantaggio. Bogliasco ha provato a restare in partita nei secondi otto minuti, aggrappandosi alle reti di Cuzzupè e Gagliardi. Prodezze vanificate da altre tre segnature delle veronesi. Il copione non è cambiato neppure dopo il cambio vasca. Rogondino ha segnato il quarto punto biancazzurro ma Verona ha proseguito la propria regola del tre, salendo a quota 9 reti complessive. Con i giochi ormai fatti, il quarto e ultimo tempo è servito solamente a definire il risultato. Questa volta a bucare in tre occasioni la porta avversaria è stato il Bogliasco, con Mauceri, Cuzzupè e Millo. Ma le scaligere hanno risposto cinque volte, aumentando ancora il proprio score fino al conclusivo 14-7.

 

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