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Coppa Italia: la Pro Recco (7-5 al Brescia) fa 13

  Pubblicato il 04 Mar 2118  19:37
Domenica 4 marzo - Finali
 
1-2 posto
 
PRO RECCO-BRESCIA 7-5 (2-1, 3-2, 2-0, 0-2)
Pro Recco: Tempesti, Di Fulvio F. 2, Alesiani, Bruni 1, Bodegas 1, Ivovic, Molina, Echenique, Figari, Filipovic 2, Aicardi 1, Gitto N., Volarevic. All. Vujasinovic.
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti, Guidi 1, Paskovic 1, Rizzo 1, Muslim, Nora, N. Presciutti, Bertoli, Janovic 1, Vukcevic 1, Morretti. All. Bovo.
Arbitri: Gomez e Severo.
Superiorità numeriche: Recco 4/8, Brescia 5/13.
Note: osservato un minuto di silenzio in memoria di Davide Astori, capitano della Fiorentina deceduto in maniera improvvisa in mattinata. Figari (R) uscito per limite di falli nel quarto tempo.
BARI - La Pro Recco fa 13: tredicesima Coppa Italia per il club biancoceleste contro un Brescia che lotta dal primo all'ultimo minuto, ma che ancora una volta deve arrendersi alla superiorità dei campioni d'Italia.
Cronaca. La Pro Recco sceglie il pressing, con tutto quello che ne può conseguire quando a bordovasca ci sono due arbitri attenti come Gomez senior e Severo. E cioè 7 superiorità a favore del Brescia nei primi due tempi. Una scelta che paga: la squadra di Bovo ne sfrutta soltanto tre (molto bella, per inciso, la conclusione vincente di Guidi sull'uomo in più conquistato da Guerrato), le stesse che mette a segno il Recco, ma con un eccellente 100% (3 su 3). Fanno la differenza le due cannonate vincenti di Filipovic, che permettono alla squadra di Vujasinovic di andare all'intervallo più lungo con due reti di vantaggio (5-3). Due tempi di grandissima difesa da parte della Pro Recco: il Brescia finora ha segnato solo in superiorità, ma il dato più importante è un altro: mentre Del Lungo deve dare fondo a tutta la sua bravura per deviare una conclusione ravvicinata di Alesiani, Tempesti nei primi due tempi praticamente non tocca palla, protetto dal muro difensivo dei compagni.
Il portiere della Pro Recco torna a compiere un intervento importante nella terza frazione, con l'uomo in meno, ma quando il punteggio è 7-3. Un +4 recchellino che porta una sola firma, non è un'esagerazione: quella di Francesco Di Fulvio. L'azzurro, che aveva già realizzato l'importantissimo gol del 5-3, si ripete con una gran botta (6-3), poi ruba un pallone in difesa e conquista l'uomo in più che porta al 7-3 di Bruni: anche i centri del Recco in questa gara hanno dato un pesante contributo, a cominciare da Aicardi, protagonista tra l'altro della rete del 4-1.
Terminato lo show di Di Fulvio, che nel terzo tempo prende anche una traversa interna a Del Lungo battuto (il portiere del Brescia è stato il migliore dei suoi, e anche questo la dice lunga sulla superiorità della Pro Recco), il Brescia si lancia generosamente all'attacco nel tentativo di recuperare il gap. La squadra di Bovo ottiene una nuova messe di superiorità, ma va a sbattere contro il muro della Pro Recco (negli ultimi due tempi 3 parate di Tempesti e ben 7 tiri lombardi deviati o respinti dalla difesa biancoceleste). La squadra di Bovo riesce ad andare in gol soltanto negli ultimi due tentativi in superiorità (7-5), ma è troppo tardi: la Pro Recco resiste agli ultimi assalti e mette in bacheca meritatamente la sua tredicesima Coppa Italia.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La ventisettesima Coppa Italia è della Pro Recco, che allo Stadio del Nuoto di Bari, davanti ad oltre mille spettatori, solleva per la 13esima volta la coppa nazionale, sesta consecutiva. Sconfitta l'AN Brescia; l'ultima squadra capace di battere i liguri nella finale del 2012, a Napoli, per 7-5. La Pro Recco sfrutta il passaggio a vuoto del Brescia che da metà secondo tempo a metà quarto periodo rimane a secco, sbagliando ben otto superiorità numeriche e due doppi extraman. Per i campioni d'Italia bene l'uomo in più con quattro reti su otto tentativi e una difesa perfetta guidata dal capitano Stefano Tempesti che alza la sua undicesima coccarda tricolore dall'alto delle sue trentotto primavere. Al Brescia il merito di aver onorato la finale fino alla fine provando a rientrare dal 3-7 al 5-7. Il Brescia è anche l'ultima squadra ad aver battuto la Pro Recco, lo scorso 6 maggio in campionato, ponendo fine al record storico di vittorie consecutive per una squadra di club con 73 di fila.
CRONACA. Si parte veloci. La difesa recchelina stoppa il primo extraman lombardo e lancia l'offensiva capitalizzata dall'olimponico serbo Filipovic che dal perimetro sblocca il risultato dopo un minuto. Brescia reagisce, trova il fallo grave di Gitto, e pareggia con Janovic bravo ad insaccare dal lato l'1-1. Poi Del Lungo si supera due volte, una su Aicardi l'altra su Bodegas, che però segna a tu per tu con il portierone azzurro a 17 secondi dal termine con la prima superiorità fischiata per fallo di Muslim.
Il secondo tempo si apre come il primo: la rete del 3-1 del Recco è griffata Filipovic dalla stessa mattonella del primo e dopo un bel dai e vai con Molina. Ora i campioni in carica aumentano i giri, trovano il secondo extraplayer col fallo grave di Bertoli e finalizzano con il centroboa Aicardi che spinge dentro l'assist al bacio ancora di Molina. Il Brescia accusa il colpo, sbaglia in superiorità ma al quinto tentativo con l'uomo in più passa con bomber Rizzo, che trova l'angolo dimezzando lo svantaggio (2-4). Ora la difesa lombarda è più solida e il pressing dà i suoi frutti: espulso Molina, il giovane Guidi realizza dal centro il meno uno a metà tempo (3-4). Il parziale però termina con il 5-3 della freccia azzurra Di Fulvio, che segna il terzo extraplayer su sei tentativi dopo il bell'assist di Echenique.
Il golden boy pescarese apre anche le marcature del terzo tempo con una conclusione precisa che doppia i lombardi per il 6-3 dei campioni d'Italia. E' il miglior momento dei liguri, che raggiungono il massimo vantaggio con Bruni, che mette dentro dai due metri l'assist con l'uomo in più di Di Fulvio (7-3), compreso il salvataggio di Figari che si sostiuisce a Tempesti nella nona inferiorità.
Nel quarto tempo si abbassano i ritmi, il Recco gestisce il risultato. Il centro Vukcevic si libera dalla marcatura di Ivovic e fulmina Tempesti per il 4-7 a metà periodo. Poi i lombardi passano ancora con Paskovic, sempre in extraman, a 2 minuti e mezzo dalla fine. Ma non basta.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
L'atto finale della Coppa Italia 2018 non regala colpi di scena: la Pro Recco conquista il trofeo battendo il Brescia per 7-5 nello Stadio del Nuoto di Bari. Lo fa con una partita magistrale in fase difensiva, sempre davanti nel punteggio agli avversari. Per il club biancoceleste è la sesta Coppa Italia consecutiva, la tredicesima da esporre in bacheca.
Filipovic protagonista in avvio: prima va nel pozzetto, poi buca Del Lungo da posizione 3 quando sono passati appena 70 secondi. Il Brescia pareggia dopo un minuto e mezzo con Janovic che beffa Tempesti sul palo corto e concretizza così la seconda superiorità numerica decretata dal duo Severo-Gomez. Partita a scacchi e Pro Recco che colpisce un doppio palo con Alesiani e Aicardi in beduina, ma passa ancora a 17 secondi dalla prima sirena con il tocco sotto misura di Bodegas con l'uomo in più.
Si riparte e Filipovic ci mette meno del primo quarto a bucare il numero uno avversario: venti secondi e il numero 10 trova il diagonale sotto l'incrocio da posizione 2. I biancocelesti macinano gioco, Aicardi fa un super lavoro al centro mandando nel pozzetto Bertoli e girando in rete l'assist di Molina che vale il +3. Il Brescia ritrova la via della rete due volte a metà tempo con Rizzo e Guidi che sfruttano altrettante situazioni di superiorità. Dall'altra parte è Guerrato a finire nel pozzetto e così Di Fulvio centra il bersaglio da posizione 3 per il 5-3 che porta le squadre al cambio campo.
Il pescarese in calottina numero due sale in cattedra nei successivi otto minuti segnando dopo 65 secondi da posizione 4 e servendo a Bruni, con l'uomo in più, l'assist del +4 a metà del terzo tempo. Tempesti è prodigioso sul tocco sotto misura di Rizzo e sul tiro da cinque metri di Christian Presciutti con due uomini in più: il Brescia resta a secco e sulla terza sirena il risultato è di 7-3.
Quarto tempo di sofferenza e Brescia che torna a segnare dopo quindici minuti di astinenza con Vukcevic che al centro capitalizza un'altra doppia superiorità. A due minuti e mezzo dal termine Paskovic da posizione 5, sempre con l'uomo in più, riporta la squadra di Bovo sul meno due. La Pro Recco gioca con il cronometro e anestetizza la gara: un altro trofeo è pronto ad arrivare nella bacheca biancoceleste.
"Abbiamo giocato tre tempi alla grande - osserva mister Vujasinovic - l'ultimo non era facile: dopo tutta quella lotta e quelle espulsioni non avevamo più energie per attaccare. Abbiamo riportato la coppa a Recco, questo è importante: non so se si poteva giocare meglio o peggio, ma abbiamo fatto benissimo da tutti e due i lati del campo. Ora andiamo avanti, siamo sulla buona strada, in costante miglioramento su quegli aspetti che dobbiamo aggiustare in vista delle finali di campionato e Champions League".
"Più gli anni passano e più i trofei sono importanti perché non sai mai se avrai l'opportunità di vincerne un altro - afferma Stefano Tempesti a fine gara -. Siamo arrivati a questa partita pronti per soffrire e infatti c'è stata una differenza di espulsioni quasi doppia, ma l'avevamo preparata bene e il risultato ci ha premiato. Oggi purtroppo è una giornata triste per lo sport italiano ed è difficile comprendere come possano succedere questi avvenimenti".
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Tanta generosità e tanto ardore non bastano contro la Pro Recco: a Bari, nella finale della Coppa Italia 2018, l’An Brescia viene superata per 7 a 5 (2-1, 3-2, 2-0, 0-2, i parziali), alla fine di un match in cui le difese sono state le vere protagoniste. Tanto pressing, con marcature mirate (vedi il duello Janovic-Ivovic) che si sono protratte per quasi tutto l’incontro, e pesanti “mani addosso” anche a metà campo, il tutto per una gara che, forse, ha offerto poco dal punto di vista dello spettacolo, ma che, senz’altro, ha regalato parecchio agli amanti delle sfide accese. A spuntarla, il fortissimo team ligure che arriva al cambio di panchine sul più due (5-3), grazie al cento per cento fatto segnare in superiorità (3 su 3, il dato finale sarà 4 su 7), e con il sette bresciano non altrettanto lucido nello stesso fondamentale (3 su 7 a metà partita, 5 su 12 alla conclusione). Comunque, davvero encomiabili la grinta e la voglia di provarci ad ogni costo, messe in acqua da Presciutti e compagni: costretta sempre a rincorrere, la squadra di Sandro Bovo non demorde mai, prima risale dal meno 3 (4-1) con le reti di Rizzo e Guidi, poi, dopo essere rimasta a secco per l’intera terza frazione, reagisce nuovamente e, nell’ultimo quarto, manda in bianco l’attacco recchelino (e già questa è un’impresa) e riapre il risultato (7-5) con le segnature di Vukcevic e Paskovic; a quel punto, però, si fanno sentire la stanchezza accumulata nella dura semifinale di ieri e gli sforzi odierni, e il Recco ha buon gioco nel controllare i minuti che precedono il suono dell’ultima sirena.
«Complimenti al Recco, sono stati bravi – dice a caldo, il presidente biancazzurro, Andrea Malchiodi, al seguito del gruppo -; noi potevamo stare di più in partita ma abbiamo commesso qualche errore di troppo e contro un avversario così, non te lo puoi permettere. Davanti a un team di campioni abbiamo offerto una grande prova, riaprendo il match per due volte, ma non è bastato: occorre ripartire dalle tante buone cose fatte e riprovarci con più rabbia agonistica».
«Considerando anche la partita di ieri – commenta coach Bovo -, sono decisamente contento, abbiamo disputato due match veramente duri, senza mollare neanche di un centimetro: dobbiamo essere orgogliosi. Oggi abbiamo costruito tanto e pure sbagliato tanto, ma l’atteggiamento m’è piaciuto molto. Sicuramente, gli sbagli sono stati indotti anche dalle loro qualità, ma noi avevamo nelle braccia una semifinale davvero intensa, giocata a neanche ventiquattr’ore di distanza. Purtroppo, il concetto è sempre quello: per prevalere, a noi, occorre la partita perfetta mentre loro non devono rivelarsi al cento per cento. Altra nota lieta è stata la prova dei nostri tre giovani, in entrambe le sfide hanno garantito minuti importanti dimostrando che il gruppo si fa sempre più solido».        
 
***
 
3-4 posto
 
CANOTTIERI NAPOLI-SPORT MANAGEMENT 7-15  (2-3, 0-6, 4-0, 1-6)
Canottieri Napoli: Rossa, Buonocore, Del Basso, Confuorto 1, Bellino, Di Martire M. 1, Dolce 2, Campopiano 1, Lapenna F., Velotto 1, Borrelli 1, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Banco Bpm Sport Management: Lazovic, Di Somma E. 4, Blary 2, Figlioli, Fondelli A., Petkovic 5, Drasovic 1, Gallo, Mirarchi C. 1, Luongo S. 1, Baraldi 1, Valentino, Nicosia. All. Baldineti.
Arbitri: D. Bianco e Lo Dico.
Superiorità numeriche: Canottieri Napoli 2/9, Sport Management 5/11.
Note: usciti per limite di falli Del Basso e Buonocore (C) nel terzo tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La "finalina" per il terzo posto vede la  Banco Bpm Sport Management, già in finale di Euro Cup contro gli ungheresi del Ferencvaros, prevalere per 15-7 contro la Canottieri Napoli in un match con pochi sussulti. I napoletani, sempre privi dell'indisponibile Alex Giorgetti, vanno sotto 9-2 a metà secondo quarto e provano l'impossibile rimonta fino al 6-9 con cui si chiude il terzo quarto. Poi senza storia l'ultimo parziale che vede protagonista l'attacco dei mastini con alcune magie del croato vicecampione olimpico Petkovic (cinquina) e di Edoardo Di Somma autore di una quaterna.
 
IL COMUNICATO DELLA BPM SPORT MANAGEMENT
Va in archivio con il terzo posto la Coppa Italia 2018 della Pallanuoto Banco BPM Sport Management con Fabio Baraldi (ex della gara) e compagni che superano 15-7 il CC Napoli. Una gara condotta fin dall’inizio da parte del sette di Baldineti (che parte con Nicosia in porta): dopo l’iniziale 2-2, infatti, la formazione bustocca scappa via con Baraldi che segna in superiorità (3-2 a fine primo tempo) e con la Pallanuoto Banco BPM Sport Management che firma un parziale di 6-0 per l’8-2 guidato dalla doppietta di Petkovic. Il terzo tempo però vede il ritorno del CC Napoli che con due gol di Dolce e un break di 4-0 prova a farsi pericoloso (9-6): non basta perché il quarto tempo è a senso unico con la Pallanuoto Banco BPM Sport Management che chiude i conti con il gol di Blary, quello di Di Somma (su assist di Figlioli) e con Luongo che mette al sicuro il risultato. Finisce con il 15-7 che vale il terzo posto per la società del presidente Sergio Tosi.
Marco Baldineti (allenatore Pallanuoto Banco BPM Sport Management): “Abbiamo gestito la partita anche se nel terzo tempo c’è stato un po’ un calo e abbiamo preso un parziale di 4-0 e anche questo è un problema, perché ogni volta che andiamo in vantaggio di tanto c’è un rilassamento e questo non deve accedere. Non era facile, dopo la sconfitta di ieri, gestire una partita come quella di oggi e i giocatori sono stati bravi a vincere perché non è mai scontato. Il terzo posto per noi è un premio di consolazione perché volevamo fare tutti questa finale e dopo una grande delusione non era facile recuperare in poche ore. La speranza è ora di riuscire a recuperare la miglior condizione per tutti perché qualcuno non è al massimo e qualcuno ha avuto un po’ un calo legato anche ai tanti impegni ravvicinati e tanti mesi di gioco ad alto livello. Dobbiamo cercare di essere tutti al meglio, perché quando tutti sono al completo e giocano siamo un’ottima squadra”.
Fabio Baraldi (centroboa Pallanuoto Banco BPM Sport Management): “Ho giocato contro quella che è praticamente la mia famiglia e a cui voglio un bene infinito e mi costa sempre tanto giocare contro questi ragazzi perché con loro è sempre strano. Noi abbiamo fatto la nostra partita anche un po’ arrabbiati per come è andata ieri e abbiamo messo dentro un po’ di cattiveria in più”.
Roberto Nardella
 
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Sabato 3 marzo - Semifinali
 
BRESCIA-SPORT MANAGEMENT 10-8 (2-2, 4-2, 0-1, 4-3)
Brescia: Del Lungo, Guidi, C. Presciutti, Manzi, Paskovic, Rizzo 2, Muslim 1, Nora 2, N. Presciutti 2, Bertoli 1, M. Janovic 2, Vukcevic, Morretti. All. Bovo.
Banco Bpm Sport Management: Lazovic, E. Di Somma, Blary, Figlioli 1, A. Fondelli 1, Petkovic, Drasovic 3, Gallo 1, Mirarchi C. 1, S. Luongo, Baraldi 1, Valentino, Nicosia. Al. Baldineti.
Arbitri: Collantoni e Gomez F.
Superiorità numeriche: Brescia 2/9 + 1 rigore, Sport Management 4/9 + 2 rigori.
Note: Del Lungo para un rigore a Figlioli nel quarto tempo sul 7-5. Usciti per limite di falli Janovic (B) e Blary (S) nel quarto tempo.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Per il quinto anno sara Pro Recco-AN Brescia. I liguri e i lombardi si giocheranno la finalissima della ventisettesima Coppa Italia domenica alle 16.00 in diretta su Rai Sport.
Combattutissima la seconda semifinale termina 10-8 per l'AN Brescia che batte il Banco Bpm Sport Management grazie ad una seconda parte di gara da grande squadra e con un super Marco Del Lungo che para il rigore del possibile meno uno a Figlioli e lancia i lombardi verso il trofeo che non vince dal 2012 proprio contro la Pro Recco alla Scandone di Napoli. Lo scorso anno la partita terminò ai rigori.
CRONACA. Si parte con le difese chiuse e ben quattro falli in attacco. Dopo un paio di interventi di Del Lungo, il portierone azzurro abdica davanti alla sontuosa girata di Baraldi che sblocca il puntggio (1-0). Neanche un minuto e l'altro centroboa del mastini, Blary, prende il rigore che Figlioli trasforma per il 2-0 del Banco. Il Brescia stavolta pressa e attacca bene la porta con un doppio extraman trasformato dal mancino Nora (1-2). I lombardi ora difendono bene e partono veloci in controfuga per il pareggio dai due metri di Nicholas Presciutti (2-2) che chiude il quarto.
Nora ha la mano calda e insacca in apertura la seconda superiorità biancoazzurra per il primo vantaggio lombardo (3-2). La risposta del Banco è immediata e ffidata alle mani del serbo Drasovic che prima insacca il primo extraman dei mastini e poi lasciato libero dal perimetro porta in vantaggio i finalisti di Euro Cup (4-3). Nel miglior momento dei veneti, l'uno due breciano con bomber Rizzo e Nicholas Presciutti che ribaltano di nuoto il punteggio, prima del doppio vantaggio dell'olimpionico Muslim che trasforma dal centro il 6-4 biancoazzurro che manda le squadre al riposo lungo.
Il Banco blinda la difesa, resiste un paio di superiorità numeriche e accorcia ancora con Drasovic per il meno uno che chiude il terzo parziale (5-6).
Janovic spara dall'angolo il 7-5 che apre il quarto tempo e trenta secondi più tardi Del Lungo ipnotizza il compagno di nazionale Figlioli, neutralizzando il possibile rigore del meno uno. Quando Rizzo, libero dal perimetro, trova la quadrellla dell'8-5 cala il sipario sulla seconda semifinale. Due miracoli di Del Lungo fanno da preludio al 9-5 di Bertoli in controfuga che chiude definitivamente il mtach. Nel finale, dopo il rigore di Janovic, le reti in superiorità numerica di Mirarchi, Gallo e Figlioli non cambiano la sostanza del match. 
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Solida in difesa e lucida nei momenti clou, l’An Brescia si guadagna l’ennesima finale di Coppa Italia, contro la Pro Recco (vincitrice sulla Canottieri Napoli): a Bari, nella seconda semifinale, la squadra di Sandro Bovo s’impone sullo Sport Management per 10 a 8 (2-2, 4-2, 0-1, 4-3, i parziali), legittimando il successo in virtù di una prova contraddistinta da un giusto mix di doti tecniche, tenuta mentale e spirito di sacrificio. Le ambizioni del molto ben attrezzato team di Baldineti vengono ridimensionate già poco prima del primo intervallo: all’iniziale acuto dello Sport Management (0-2), senza scomporsi,l’Anrisponde con Nora (in superiorità) e Nicholas Presciutti (in controfuga, su ottimo assist di Janovic). In avvio della seconda frazione, la compagine bustocco-veronese ritenta l’allungo ma proprio non è giornata: al secondo gol di Nora (ancora con l’uomo in più), segue la doppietta di Drasovic ma, da qui in avanti, con la calma di chi sa bene cosa deve fare per centrare il proprio obiettivo, il sette bresciano mette la testa avanti e, agli avversari, non resta che una vana rincorsa. Prima arriva il 3 a 0 (a segno, Rizzo, Nicholas Presciutti con un gran tiro dalla distanza, e Muslim da boa) che porta il parziale sul 6-4, poi (dopo il terzo sigillo di Drasovic), nella prima metà dell’ultimo quarto, l’altro tris (Janovic dalla mano buona, Rizzo staffilata all’incrocio, Bertoli a chiudere una ripartenza) che fa amplia il distacco a più 4 (9-5) e che, di fatto, decide la sfida. In definitiva, contro una formazione di alto livello, la prestazione dei biancazzurri, tutti, anche i più giovani, è stata di quantità e di qualità e, ora, tutta la concentrazione va sul big match di domani.
«È stata la semifinale più equilibrata degli ultimi anni – dichiara coach Bovo -, loro si sono confermati molto forti, soprattutto dal punto di vista fisico, e noi abbiamo giocato molto bene dietro. Sono contento, anche considerando che i giovani hanno giocato parecchio, segno che stiamo crescendo. Comunque, già da adesso, dobbiamo mettere da parte quanto è accaduto stasera, e pensare a domani: contro l’avversario da battere per eccellenza, ce la giochiamo a viso aperto».
 
IL COMUNICATO DELLA BPM SPORT MANAGEMENT
Non basta un’incredibile prova di Drasovic (che firma una tripletta) e un altrettanto ottimo Lazovic, in porta, alla Pallanuoto Banco BPM Sport Management per battere l’An Brescia che conquista il successo nella semifinale di Coppa Italia e domani giocherà contro la Pro Recco (vittoriosa 20-3 contro la Canottieri Napoli) per il titolo. I bustocchi giocano una partita gagliarda soprattutto in avvio e fino al terzo tempo il match resta in equilibrio, ma il quarto parziale dice Brescia. Per la Pallanuoto Banco BPM Sport Management domani il match per il terzo posto contro la Canottieri Napoli (ore 14.00 diretta tv su www.federnuoto.it/live).
In avvio di primo tempo è la Pallanuoto Banco BPM Sport Management a fare la gara con Baraldi che firma l’1-0 su assist di Luongo, poi un attimo più tardi arriva il raddoppio con Figlioli che infila Del Lungo su rigore. Brescia reagisce con Nora e poi impatta con Nicholas Presciutti, con Lazovic che comunque dietro fa più di una parata decisiva. I bresciani passano al comando delle operazioni in avvio di secondo tempo, con un altro gol di Nora che in superiorità infila il 2-3. Drasovic risponde con la stessa moneta, con il serbo che poi bissa e riporta davanti i suoi (4-3 al 4’ del secondo tempo). Due gol dalla distanza di Brescia ribaltano ancora il risultato (4-5) poi la squadra di Bovo allunga, con Muslin che infila Lazovic (4-6). La formazione di mister Baldineti torna a gonfiare la rete degli avversari dopo 10 minuti ancora con Drasovic che realizzata il 5-6 che è anche il risultato con cui si chiude la terza frazione. La traversa colpita da Figlioli nega il pari ai Mastini, poi Brescia allunga con Jankovic in controfuga. L’ultima possibilità bustocca è il rigore di Figlioli che però è neutralizzato da Del Lungo, poi l’An Brescia chiude i conti con i gol che valgono la sicurezza (5-9), prima del finale con la gara che termina 10-8.
Marco Baldineti (allenatore Pallanuoto Banco Bpm Sport Management): “Vittoria meritata del Brescia che, oggi si è dimostrato meglio di noi. La nostra squadra dovrà riflettere su questa partita che deve aiutarci a crescere e migliorare, perché oggi ho visto tanti errori, non si possono prendere 6 gol con gli uomini pari e poi abbiamo regalato tanti 1 contro 0. Di certo dovremo essere più cinici in certe situazioni perché abbiamo avuto la possibilità di recupere e andare pari e non siamo riusciti a sfruttarle al contrario di Brescia che è stata più cinica”.
Roberto Nardella
 
PRO RECCO-CANOTTIERI NAPOLI 20-3  (7-0, 5-2, 5-0, 3-1)
Pro Recco: Tempesti, F. Di Ful 2, Alesiani 1, Bruni 2, Molina 3, Bodegas 1, Ivovic 1, Echenique 1, Figari 3, Filipovic 4, Aicardi 1, N. Gitto 1, Volarevic. All. Vujasinovic.
Canottieri Napoli: Rossa, Buonocore, Del Basso 1, Confuorto, Basile, Di Martire, Dolce 1, Campopiano 1, F. Lapenna, Velotto, Borrelli, Esposito, Vassallo. All. Zizza.
Arbitri: Carmignani e Severo.
Superiorità numeriche: Pro Recco 6/8 + 1 rigore, Canottireri Napoli 1/4.
Note: Vassallo (13) in porta per la Canottieri. Uscito per limite di falli Di Martire (C) nel quarto tempo.
BARI - Canottieri Napoli senza Giorgetti, rimasto a Napoli, bloccato dal "fuoco di Sant'Antonio". Ma anche con l'ex recchelino campo non si vede come la squadra di Zizza avrebbe strappare posto in semifinale ad una delle tante ormai migliori versioni stagionali della Pro Recco. BIancocelesti al top sin dalle prime battute di gioco: determinati, concentrati, decisi a chiudere subito la gara per poi risparmiare energie in vista della finale di domani. Apre le marcature Filipovic con il solito tiro vincente da posizione 2, poi è Aicardi show: gran gol dal centro e passaggio "no look" per il 3-0 di Molina. Il primo tempo si chiude sul 7-0, il primo gol della Canottieri Napoli (Dolce con un tiro da fuori) arriva sul punteggio di 8-0. Se il Recco gioca così anche domani, qualsiasi sia avversaria difficilmente si farà sfuggire il primo trofeo della stagione.
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
Una super Pro Recco travolge 20-3 la Canottieri Napoli ed è la prima finalista delle Finals che si sono aperte stasera allo Stadio del Nuoto di Bari gremitissmo in ogni ordine di posto (circa mille spettatori).Tutti in rete i giocatori di movimento con l'olimpionico serbo Filipovic miglior marcatore con una quaterna. I giallorossi del Molosiglio, privi dell'infortunato Alex Giorgetti, hanno abdicato da subito andando in rete dopo dieci minuti e mezzo con Dolce. I campioni d'Italia e detentori del trofeo della Pro Recco, proveranno a conquistare per il sesto anno consecutivo il trofeo tricolore, aggiungendo la tredicesima coccarda della storia in 27 edizioni. In acqua alle 19 la seconda semifinale tra AN Brescia e Banco Bpm Sport Management.
CRONACA. Un primo tempo da Settebello per la Pro Recco che non guarda in faccia a nessuno e parte a rullo compressore: Filipovic apre, poi Aicardi e Molina per il 3-0. La Canottieri reagisce ottiene un extraplayer, ma fallisce con Borrelli da fuori. Poi è solo Recco trascinata da Filipovic: l'olimpionico serbo segna su rigore, poi fa tripletta incrociando il tiro dopo la rete di superiorità di Di Fulvio, e la controfuga di Bruni che firma solo soletto il 7-0.
Lapenna sbaglia la seconda superiorità e Alesiani fa 8-0 sempre in extraplayer. Finalmente dopo dieci minuti e mezzo di gioco Dolce sblocca la Canottieri con una bella rete dal perimetro (8-1). E' il miglior momento giallorosso, con la controfuga ben lanciata da Vassallo che trova la finalizzazione di Del Basso per l'8-2 a metà tempo. Poi è solo Pro Recco con Echenique scatenato che piazza la bomba (9-2), e dà l'assist per Figari (10-2). Poi Ivovic per la controfuga dell'11-2 e l'assit sempre in contropiede per la doppietta di Figari (12-2) che chiude metà gara.
Di Fulvio mette dentro il sesto extraplayer recchelino (50%), Filipovic piazza la palomba e la quaterna personale, Molina doppietta da sotto, Figari tripletta dal lato, Gitto in extraman e il terzo si chiude 17-2.
Il referto si chiude gli l'extraplayers di Bodegas e Bruni, la tripletta di Molina e la terza rete giallorossa di Campopiano che firma l'unico extraman del match.
 
I VOSTRI COMMENTI

Complimenti al Recco. Si è mostrato superiore in tutto. Mai in affanno, sempre in grado di controllare, con dei super campioni e degli ottimi uomini-squadra pronti al sacrificio. Lo scorso anno la distanza fra le due squadre era sembrata minore, pur con un Recco con un Sukno in più, ma forse con un Brescia che era più squadra. Brava comunque anche Brescia e bravissimo il giovane Guidi, ragazzo di personalità
Nonno Nanni
 
 
 

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