Pro Recco: Volarevic, Francesco Di Fulvio, Mandic 2, Figlioli, Fondelli, Di SommaE., Sukno 1, Echenique 1, Figari 1, Bodegas, Aicardi, Ivovic A. 1, Dufour. All. Vujasinovic.
Brescia: Del Lungo, Guerrato, Presciutti C., Randjelovic, Paskovic 1, Rizzo 2, Muslim 1, Nora 1, Presciutti N., Bertoli, Ubovic 1, Manzi, Morretti. All. Bovo.
Arbitri: Gomez e Petronilli.
Superiorità numeriche: Pro Recco 3/10, Brescia 3/9 + 2 rigori.
Note: uscito per limite di falli Randelovic (B) a 6'15 del terzo tempo. Ammoniti Bovo (coach Brescia) nel terzo tempo e Vujasinovic (coach Pro Recco) nel quarto.
Rigori: Nicholas Presciutti (B) parato, Ivovic (R) parato, Muslim gol, Mandic gol, Paskovic gol, Figlioli gol, Christian Presciutti gol, Figari gol, Rizzo gol, Sukno gol, Nicholas Presciutti gol, Ivovic gol, Muslim parato, Mandic gol.
BRESCIA - Dodicesima Coppa Italia per la Pro Recco, la più sofferta. Mai come stavolta il Brescia è andato vicino alla conquista del trofeo: la squadra di Bovo si è arresa ai rigori, dopo aver lottato alla pari con i campioni d'Italia, dopo essere stata capace di riequilibrare una situazione che ad un certo punto sembrava compromessa, con la Pro Recco avanti 5-3 a pochi minuti dalla fine del terzo tempo.
Due reti di svantaggio non sono certo un passivo impossibile da annullare, ma quando hai di fronte una squadra come il Recco diventano una montagna da scalare. Perchè la squadra biancoceleste è maestra in questo tipo di situazioni, raramente consente un recupero del genere, soprattutto dopo essere stata capace di sistemare con un parziale di 5-1 lo 0-2 iniziale a favore dei lombardi.
Invece il Brescia ce l'ha fatta: trascinato dall'incitamento del suo pubblico, non solo è stato capace di annullare il il -2 recchelino con una superiorità numerica trasformata da Nora e una beduina di Muslim, ma è andato anche oltre: a 108 secondi dal termine, con la rete del 5-6 realizzata da Rizzo con l'uomo in più, la squadra di Bovo ha messo le mani sulla Coppa e le ha tolte soltanto a 35" dalla sirena, quando Sukno ha pareggiato i conti (6-6) sempre in superiorità.
Ai rigori botta e risposta Volarevic-Del Lungo, poi dieci trasformazioni vincenti una dietro l'altra e punteggio che diventa 11-11. Va ai cinque metri Muslim e, ironia della sorta, il migliore in campo si fa parare il penalty da Volarevic, che stasera ha sostituito degnamente il convalescente Tempesti. Dall'altra parte del campo il secondo atleta migliore in campo, Marco Del Lungo, nulla può sulla sassata di Mandic (12-11). La Coppa Italia è ancora della Pro Recco, ma che Brescia!
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
La Pro Recco non abdica, ma questa volta occorrono i rigori per battere l'AN Brescia per 12-11 (6-6 i regolamentari) e conquistare per il quinto anno consecutivo la coppa Italia, vincendo il trofeo per la dodicesima volta della storia in 21 edizioni. I liguri riprendono la partita con una conclusione di Sukno a 35 secondi dalla sirena; poi ci pensa Mandic - già protagonista con due gol a uomini pari - a segnare il rigore decisivo dopo la parata di Volarevic su Muslim al secondo giro.
Cronaca. Muslim guadagna rigore e Rizzo trasforma dopo appena 14 secondi. Il Brescia difende due inferiorità numeriche e Del Lungo si muove bene tra i pali. Poi ha l'occasione di allungare in azione di doppio uomo in più e trasforma con un tap-in di Ubovic. Prima della chiusura del parziale, la Pro Recco potrebbe rientrare ma fallisce la terza superiorità numerica e si va al secondo tempo sul 2-0 per i padroni di casa. Impeccabili.
Si ricomincia con una bomba del mancino Mandic che accorcia dopo 25 secondi con un'iniziativa personale. Poco dopo due pali in tre secondi si frappongono al pari e alla trasformazione della quarta superiorità numerica a favore della Pro Recco, che fallisce anche la quinta, ma tiene in difesa, non fa arrivare palle al centro, salva due inferiorità e trasforma il sesto uomo in più con Echenique per il 2-2 che porta al cambio campo.
In un amen sembrano cambiati i protagonisti in vasca, con i liguri più performanti in difesa e pesanti in attacco.
All'inizio del terzo tempo Del Lungo butta fuori dalla porta con un movimento felino una deviazione sottomisura di Figari, che nell'azione successiva non sbaglia per il sorpasso (3-2). Il Brescia reagisce e torna in gol dopo 12 minuti e il break di 4-0 con un rigore trasformato da Paskovic, ma Mandic replica subito con una sassata che riassume personalità, tecnica e potenza (4-3). Poi Ivovic e Nora si scambiano cortesie in superiorità numerica (5-4; 2/8 contro 2/6), prima dell'ultimo intervallo.
In apertura di quarto tempo Muslim riporta il match sul pari (5-5) con una beduina; entrambe le squadre potrebbero passare, ma falliscono più volte l'uomo in più fino al 6-5 di Rizzo (3/9) a 108 secondi dalla sirena. Nell'ultimo minuto la Pro Recco gioca la decima superiorità numerica e Sukno, fino a quel momento in ombra, segna il 6-6 con 35 secondi ancora vivi (3/10). Si va ai rigori. Decide Mandic al secondo giro dopo la parata di Volarevic su Muslim.
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco allontana la maledizione dei rigori e si aggiudica la Coppa Italia: in casa del Brescia i campioni in carica si impongono 12-11 (6-6 il risultato alla fine del quarto tempo). I biancocelesti mettono in bacheca la dodicesima Coppa Italia, la quinta di fila, in un match bellissimo, pareggiato da Sukno a 35 secondi dalla sirena.
Partenza veemente del Brescia che passa dopo appena 14 secondi grazie ad un rigore di Rizzo. Partita spezzettata con gli arbitri a fischiare ripetuti falli in attacco. La Pro Recco ci prova, ma Del Lungo sbarra la strada due volte a Mandic e Sukno. E così arriva il raddoppio dei padroni di casa con Ubovic - due uomini in più - che capitalizza una respinta di Volarevic e chiude il primo parziale in vantaggio di due reti.
Si riparte e dopo 25 secondi i biancocelesti dimezzano il divario con Mandic da posizione 1. I legni salvano Del Lungo in due occasioni ravvicinate (bolidi di Figlioli ed Echenique). Partita bellissima, con le squadre che cercano il varco giusto. Lo trova a sei secondi dal termine l'altro mancino della Pro Recco, Echenique, bravo a sfruttare la superiorità numerica: a Mompiano la gara è nuovamente in parità.
Rimonta completata dopo 1.24 del terzo tempo con Figari a battere del Lungo da un metro. Passano venti secondi e i lombardi pareggiano ancora con un rigore realizzato da Paskovic. Ci vuole un super Mandic da lunga distanza per riportare avanti la squadra di Vujasinovic. Pro Recco che va sul +2 grazie a Ivovic che segna sul filo dei due metri imbeccato da Mandic. Il sinistro di Nora, con l'uomo in più, accorcia le distanze a 60 secondi dalla terza sirena. Volarevic è prodigioso su Nicholas Presciutti a pochi istanti dal suono della sirena.
Il quarto tempo lo apre un gol di Muslim che si gira in un fazzoletto e riporta in equilibrio la gara. Mompiano spinge i padroni di casa, il palo salva la Pro, mentre dall'altra parte è la traversa a respingere l'assalto di Echenique. A uno e quaranta dal termine la ribalta il Brescia con Rizzo da posizione 1. Vujasinovic chiama il time out e Sukno, a uomo in più, fa 6-6 quando mancano 35 secondi: si va ai rigori, Volarevic è prodigioso su Nicholas Presciutti e Muslim. Mandic non sbaglia il tiro decisivo: gli artigli sulla Coppa Italia sono della Pro Recco.
"Vincere ai rigori ha sempre un gusto particolare - afferma mister Vujasinovic -. Certamente potevamo giocare meglio, ma era la prima vera partita di questa stagione, c'era in palio un trofeo e mi aspettavo che la squadra fosse contratta; quest'anno il Brescia è più abituato a gare del genere, soprattutto in Champions League dove sta lottando per entrare nella Final Six. Alla fine, comunque, abbiamo tirato fuori la qualità e poi abbiamo avuto un grande Volarevic in porta. Una buona partenza, ma da stasera pensiamo alle sfide che ci aspettano nei prossimi due mesi".
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Solo ai rigori non si concretizza la conquista della Coppa Italia 2017, da parte dell’An Brescia: in una ribollente piscina di Mompiano, la finale tra il sette di Sandro Bovo e la Pro Recco, dopo il 6 pari al termine dei tempi regolamentari (2-0, 0-2, 3-2, 1-2, i parziali), si chiude sul 12 a 11 per la compagine ligure che la spunta dai tiri dai cinque metri. O forse no, a negare la vittoria ai biancazzurri, almeno in buonissima parte, è l’espulsione contro Valerio Rizzo arrivata a 58 secondi dal suono dell’ultima sirena, sul punteggio di 6 a 5 a favore dei padroni di casa: una sanzione totalmente discutibile perché la scorrettezza commessa dal numero sei bresciano è stata la stessa commessa da Ivovic, con l’enorme differenza che il giocatore recchelino non è stato punito. Ed è chiaro che una formazione del valore del Recco non ha certo bisogno di agevolazioni e il fatto che gli uomini di Vujasinovic siano stati ad un passo dalla sconfitta, rende grande onore a Presciutti e compagni; il dettaglio non è sfuggito ai tantissimi tifosi dell’An che, a fine match, hanno omaggiato i propri beniamini con calorosissimi applausi. La prestazione delle calottine di Bovo è stata quella che è necessaria quando davanti ci si trova il team meglio attrezzato sulla scena nazionale e non solo: qualità e quantità, grinta e tenuta mentale per tutto l’arco dell’incontro, anche quando, a cavallo della metà del terzo periodo, il Recco scappa sul più 2 (5 a 3) e in tanti, a quel punto, hanno pensato alla chiusura dei conti. E solamente un episodio non dipendente dal proprio rendimento, ha permesso ai biancocelesti di agguantare il pari definitivo. In conclusione di giornata, per tutto il gruppo bresciano, tanta delusione e profondo rammarico, ma anche la piena consapevolezza di poter reggere il confronto con la squadra da battere per eccellenza.
«Abbiamo giocato al limite – commenta coach Bovo – per stare al passo di un avversario del più alto livello, e ci siamo riusciti: i ragazzi hanno disputato una gara eccellente, siamo orgogliosi di noi. La grande amarezza è per l’ultima espulsione fischiata a Rizzo, un regalo che l’arbitro Gomez ha fatto al Recco. Complessivamente, l’arbitraggio è stato buono, eccezion fatta per quella decisione. Comunque, ci proveremo ancora».
«È stata una bella partita, entusiasmante, ovviamente escludendo il finale – queste le parole del vice presidente, Alessandro Morandini -. Abbiamo dimostrato di non essere inferiori, la difesa, a partire da Del Lungo, è stata ottima, e quando siamo finiti sotto di due, siamo stati bravi a recuperare. Peccato per il fallo grave dato solo a Rizzo, la doppia espulsione ci stava tutta; ad ogni modo, lo scudetto è alla portata, e già da domani lavoreremo ancora più intensamente per quell’obiettivo».
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