Come esaltare la Grande Bellezza della waterpolo
Pubblicato il 04 Mar 2015 12:54
Nel precedente editoriale erano stati indicati suggerimenti per il miglioramento dell'habitat nel quale si svolgono gli incontri di waterpolo.
Un habitat decente attrae e fidelizza il pubblico. Ma, considerando il numero dei posti limitati nelle piscine sarà necessario migliorare la spettacolarità degli incontri nell'ottica delle riprese televisive, del cui format parleremo nel prossimo editoriale.
LA SPETTACOLARITÀ dell’evento crea emozione e appassiona lo spettatore, che con il "passaparola" può sviluppare il numero delle persone coinvolte nel nostro sport.
Adeguarsi al format che proponiamo sarà difficile, ma indispensabile negli eventi più importanti, in particolar modo quando l’evento sarà ripreso dalla televisione o trasmesso in streaming, poiché sono i mezzi più importanti per migliorare la popolarità della waterpolo
Un format della spettacolarità adeguato dovrebbe prevedere:
- la collaborazione di un regista/scenografo/sceneggiatore per raccontare allo spettatore, valorizzandola, "La favola della GRANDE BELLEZZA" della waterpolo.
- Aumentare la durata degli incontri (vedi basket e volley).
- dare informazioni al pubblico con uno speaker che sia anche un animatore e non un lettore.
- munire gli arbitri di un microfono per spiegare alcune decisioni.
- diffondere sul megavideo installato in piscina informazioni, messaggi pubblicitari, immagini della città, del gioco, dei campioni, statistiche, spiegazione grafica schemi gioco, replay per esaltare alcuni momenti o per eventuali contestazioni.
- colorare le divise degli arbitri (è la figura più inquadrata dalla tv) per renderle più attraenti, prevedendo sulle divise stesse spazio per sponsor.
- prevedere bambini per il recupero palloni retro-porta, inserendoli nell’animazione.
- divisa attraente per il gestore del cestello di centrocampo
- il cestello deve essere realizzato in modo da visualizzare meglio il logo dello sponsor.
- predisporre hostess per ospiti/pubblico, evitando abusivi in tribuna autorità.
- diffondere musiche, suoni e luci nei momenti più importanti (goal, intervalli, etc.).
- consegnare all’ingresso, al pubblico, materiali (maglie, sciarpe, foulard, gonfiabili, palloncini colorati, ecc) che colorino le tribune migliorandone la coreografia.
- in tutti gli eventi ritornare all’uso della palla gialla (fluorescente): la waterpolo era l’unico sport di squadra che utilizzava la palla gialla, che ne aiutava la memorizzazione.
- presentare gli atleti in costume, senza calottine, dietro cartelloni sponsor, ed accompagnati da bambini di provenienza multietnica con palla gialla in mano facendo incontrare le squadre per un momento di fair play.
- ripetere un momento di fair play dopo l'incontro.
- aumentare la durata dei time out a 2 minuti e fare uscire i giocatori dall’acqua schierandoli dietro i cartelloni degli sponsor. Gli allenatori avranno così tempo adeguato per dare direttive ai giocatori (oggi i timeout vengono richiesti, il più delle volte, solo per eliminare il tempo del trasferimento della squadra).
- creare mascotte unica per qualsiasi evento diversificandola con i colori delle bandiere dello stato dove si svolge l’evento o del logo del club, poiché l’80% degli intervistati della ricerca Gfk/Asm Solving assimila il giocatore al delfino.
- animare lo spettacolo, prima e durante l’incontro, con cheerleaders, mascotte, giochi di abilità come accade in altri sport.
- far indossare ai giocatori calottine di colore fluorescente (il fuxia, il giallo, l’arancione, il verde sono i colori più visibili) per identificarli e colorare lo spettacolo. Il colore aiuta a personalizzare le squadre.
- permettere agli atleti di scegliere il numero preferito da 1 a 99: l’identificazione numerica di un campione da parte di un bambino (ed anche da adulti) permetterebbe di aumentare la memorizzazione dell’atleta e la fidelizzazione al numero della calottina (vedi Maradona, Ronaldo, Totti, Messi).
- far pagare il biglietto (anche 1 €) e dare inviti con tagliando da ritirare per statistiche.
Sono idee che, come per il format dell'habitat, richiedono impegni spesso non sostenibili, ma che almeno per il 30% degli eventi dovrebbero essere realizzati da parte degli organizzatori. Tale realizzazione sarebbe sicuramente più probabile se esistessero severe sanzioni per gli inadempienti (punti di penalizzazione in classifica)
Tali suggerimenti impongono anche un cambiamento delle regole.
Gabriele Pomilio
Inviaci un tuo commento!