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Nell’incontro valevole per la seconda giornata del gruppo A della fase a gironi della Len Champions League l’AN Brescia, reduce dal pari interno contro il Ferencvaros nel match d’esordio, riceve a Mompiano il Barceloneta che nella prima uscita ha superato 11-6 lo Jadran Spalato. Il calendario non si rivela certamente clemente con i padroni di casa che affrontano il secondo big match consecutivo in un periodo nel quale un gruppo rinnovato per l’ennesima occasione in sede di campagna acquisti sta lavorando per raggiungere la sua amalgama ideale ed è ancora privo di un riferimento come Costantin-Bicari ai due metri. Se una qualità non manca ai leoni è la voglia di lottare per riuscire ad emergere dalle difficoltà ed anche stasera capitan Presciutti e compagni ne offrono l’ennesima riprova. Al termine di una battaglia che regala un finale al cardiopalma la formazione lombarda piega la compagine in calottina scura con il punteggio di 14-12, ottiene la prima vittoria e sale a quota quattro in classifica portandosi a due lunghezze dalla capolista Olympiacos che ha superato 12-9 il Novi Beograd in trasferta. Ad orientare le sorti un confronto che si snoda sui binari di un sostanziale equilibrio per quasi tre quarti il 3-0 firmato nella seconda parte della terza frazione da Lazic, Vapenski, top scorer di giornata per i suoi con un poker, e Renzuto Iodice, break che consente ai padroni di casa, che dettano il ritmo della contesa fin dalle prime battute, di passare dall’8-8 all’11-8 a proprio favore. Il numero sette incarna alla perfezione la grinta e la voglia dei ragazzi allenati da Bovo perché dopo aver visto il tiro di cinque metri respinto da Lopez Pinedo non si perde d’animo e sul capovolgimento di fronte riceve palla ai due metri, si gira e scarica in porta il punto del provvisorio +3. Il proiettile scagliato da Luongo regala il massimo vantaggio al collettivo in calottina bianca prima che gli ospiti operino il massimo sforzo riducendo il divario prima sul -2 e poi sul -1 grazie alla doppietta di Granados. I catalani ci credono ma il palo e la decisiva parata di Tesanovic, che continua a regalare confortanti segnali di crescita, ne stroncano le velleità prima che a sette secondi dal termine Alesiani, su assiste del titolare della calottina numero sette, timbri il definitivo 14-12 che scatena l’esplosione di gioia dei supporters bresciani.

 

Fotografia: Enrico Casiraghi