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Ciao, grande Mattia (il ricordo di Piero Seinera)

  Pubblicato il 14 Dic 2116  11:04
Mattia Aversa ci ha lasciato lasciando in noi un vuoto immenso. Se n'è andato via, oltre che un pezzo di storia della pallanuoto, un grande amico. Mancherà a tutta la pallanuoto italiana e, soprattutto, alla pallanuoto torinese. Se oggi a Torino la pallanuoto è diventata una grande realtà, il merito è soprattutto suo. Un abbraccio forte, non ti dimenticheremo mai.
 
IL RICORDO DI PIERO SEINERA
Ti invio un ricordo personale di Mattia.. che riguarda il rispetto che lui aveva per i suoi ragazzi e atleti....ciao Piero Seinera
“Pieroooo…” (con l’accento che si posava sull’ultima sillaba) era il tuo modo di richiamarmi all’ordine, circa 15 anni fa quando, in una delle pochissime volte in verità, mi lamentai per una questione di gioco di Tommaso. Col mio nome seguito da una pausa silenziosa volevi dirmi ”Lascia stare, non  sono problemi tuoi, ci penso io…” Perché era questa la tua regola, i genitori non devono impicciarsi. E in effetti da quella volta in poi non mi sono più permesso di chiedere o commentare le numerose varie vicende del nostro amato sport … Erano i primi anni e ho avuto modo poi di capire che avevo di fronte una persona che di pallanuoto sapeva tutto ma proprio tutto, ma che sapeva anche accostarsi con grande finezza psicologica e umanità ai giovani che faceva crescere: i suoi giudizi erano fulminanti quasi sempre giusti. Inutile dire che col passare degli anni ogni volta che cercavo di capire qualcosa di una partita o di un atleta, premettevo: “Dimmi, Mattia, io che non capisco niente di pallanuoto vorrei sapere ….”. Se li conto son 17 anni quelli che ho passato con te e devo dire che sono bastati pochi minuti in quel lontano 1999 per capire che Tommaso era in buone mani, umanamente e sportivamente. Napoli, Recco, Nizza, Voltri, Filip e Jacob  e tanti altri posti che abbiamo condiviso in tornei e partite ufficiali…  a volte con  un po’ di paura quando con un occhio alla strada e un altro al telefonino guidavi, magari agitato per qualche notizia poco gradita. Ma sempre ci accompagnava la tua competenza profonda che  allora, neofita in un mondo sconosciuto, non immaginavo ancora in tutta la sua grandezza.. Hai creato nella mia esistenza un mondo di persone e di vicende, un mondo denso, a volte drammatico anche se si trattava “solo” di uno sport, ricco di gioie e di momenti di sconforto. Perché si, a volte mi arrabbiavo per una sconfitta che mi sembrava irrimediabile ed incomprensibile ma poi capivo dalle tue parole che il tuo vedere non era legato ad una manciata di goal fatti o subiti ma a cose future ben più importanti. A cosa provava il tal giocatore, a come si doveva sostenerne un altro psicologicamente, il tutto finalizzato a creare un nucleo in grado di compiere una grande impresa. Ed è quello che è successo l’anno scorso con la promozione: senza toglier meriti a Simone, ho sempre pensato che dietro ad un sogno che si realizzava c’erano gli anni del tuo formidabile lavoro. Questa mattina in chiesa faceva freddo, tanto freddo e un po’ di questo gelo lo avvertivo anche nel cuore non solo nelle ossa, a vedere la tua calottina posata sulla bara. Ma poi un piccolo fuoco si è acceso dentro di me quando, facendo vagare lo sguardo tra i banchi ho visto i nostri atleti quelli che hai creato tu e gli altri che negli anni si sono aggiunti, intenti a seguire le parole di Macchia e Lubian prima e di Giustolisi poi. Anche a loro hai aperto un mondo nuovo, basato sull’impegno e sulla voglia di vincere ogni avversità.  Vorrei concludere con le tue parole di qualche anno fa:
«Ai ragazzi io non parlo mai di sacrifici, piuttosto di impegni. Il mio premio più bello? Credo di aver contribuito a togliere qualche ragazzo dalla strada».
Quale testamento più bello? Arrivederci, Mattia…..
Piero Seinera
 
I MESSAGGI DI CORDOGLIO SULLA SUA PAGINA FACEBOOK
 
Chiara, Franco e Pino Porzio, tutta la Carpisa Yamamay Acquachiara e l'Associazioone Waterpolo People si uniscono al dolore di Simone, Peppe, Mattia junior e dei loro familiari per la perdita del caro Mattia.
 
IL CORDOGLIO DELLA TORINO 81
E' stato il fondatore della Torino '81, 35 anni fa. E' stato la guida, la colonna portante, il punto fermo della nostra società. Sempre e comunque, trainandola in tutti i momenti difficili con il suo immenso amore per la pallanuoto. Ha insegnato il nostro meraviglioso sport ad intere generazioni, diffondendo la sua passione a migliaia di ragazzi.
Questa mattina, all'età di 71 anni, Mattia Aversa ci ha lasciati. Ma se n'è andato coronando il suo grande sogno: vedere noi, la sua Torino '81, in serie A1, allenata dal figlio Simone. Suo erede in tutto e per tutto.
In questa giornata di lutto, ci stringiamo attorno alla moglie Marida e ai figli Simone e Nicolò.
Per chi volesse fare un ultimo saluto a Mattia, il funerale è in programma martedì 13 dicembre alle ore 9 presso la Parrocchia Madonna delle Rose in via Rosario di Santa Fè 7 a Torino. Nella stessa chiesa, lunedì sera alle ore 19,15, si svolgerà il rosario.
 
LE CONDOGLIANZE DELLA F.I.N.
Il movimento della pallanuoto italiana perde un punto di riferimento importante, un amico appassionato e competente, una figura storica. Ci ha lasciato Mattia Aversa; avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 19 dicembre. Napoletano, a Torino dal 1963 prima da giocatore, poi da allenatore, quindi da dirigente, fino a diventare vice presidente del comitato regionale della Federnuoto e della società Torino '81, da lui fondata il 31 gennaio dell'anno che fa parte della denominazione sociale.
Dal 1966 al 1973 aveva indossato la calottina della nazionale, con cui ha giocato circa 75 partite con 150 gol sotto la guida di Mario Majoni e Gianni Lonzi, arrivando quarto con il Settebello ai mondiali di Belgrado nel 1973, prima edizione.
Con il Centro Sportivo Fiat aveva più volte sfiorato lo scudetto, preceduto una volta dalla Pro Recco di Eraldo Pizzo e un'altra volta dalla RN Florentia di Gianni De Magistris.
Giungano al figlio Simone, presidente della società ed allenatore della prima squadra, al nipote Mattia, nuotatore olimpico a Pechino 2008, a familiari e amici le più sentite condoglianze del presidente della Federnuoto Paolo Barelli, dei presidenti onorari Lorenzo Ravina e Salvatore Montella, dei vice presidenti Andrea Pieri, Francesco Postiglione e Teresa Frassinetti, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, degli staff delle squadre nazionali di pallanuoto e dell'intero movimento natatorio italiano. Ciao Mattia.
 
LE CONDOGLIANZE DEL POSILLIPO
Il C.N. Posillipo piange la scomparsa di Mattia Aversa, grande amante dello sport e indimenticato campione di pallanuoto posillipino.
Un punto di riferimento importante per tutta la pallanuoto italiana, un amico appassionato e competente, un maestro di tanti giovani. Mattia Aversa; avrebbe compiuto 72 anni il prossimo 19 dicembre.
Napoletano e posillipino doc, si trasferì a Torino nell 1963, come giocatore della squadra di pallanuoto della Fiat, per poi cimentarsi, una volta conclusa la carriera agonistica, come allenatore ma soprattutto come maestro di vita di tanti giovani pallanuotisti. Intraprese successivamente la carriera di dirigente, fino a diventare vice presidente del Comitato regionale della Federnuoto e della società Torino '81, da lui fondata, appunto, il 31 gennaio dell’81. Nella sua carriera da pallanuotista dopo gli inizi rossoverdi e la Fiat, dal 1966 al 1973 ha indossato la calottina della nazionale italiana, con cui giocò circa 75 partite con 150 reti all’attivo, sotto la guida dei tecnici federali Mario Maioni e Gianni Lonzi, arrivando quarto con il Settebello ai mondiali di Belgrado del 1973, alla prima edizione. Con il Centro Sportivo Fiat aveva più volte sfiorato lo scudetto, battuto due volte in finale, una volta dalla Pro Recco di Eraldo Pizzo e un'altra volta dalla RN Florentia di Gianni De Magistris.
Giungano al figlio Simone, presidente della società ed allenatore della prima squadra della società Torino '81, al nipote Mattia, nuotatore olimpico a Pechino 2008, ai familiari ed amici le più sentite condoglianze del presidente del Circolo Nautico Posillipo Bruno Caiazzo e di tutto il Corpo sociale del Sodalizio rossoverde dove il compianto Mattia aveva mosso i primi passi da pallanuotista e aveva maturato la sua grande passione per la pallanuoto.
 
 
 

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