Christian Presciutti presenta Lazio-Brescia
Pubblicato il 22 Feb 2016 20:40
COMUNICATO STAMPA AN BRESCIA
Con l’approssimarsi degli appuntamenti senza appello (la final four di Coppa Italia e poi la finale di euro Cup), un’altra prova per testare la tenuta mentale: dopodomani, alle 19.30, l’An Brescia giocherà in casa della Lazio Nuoto (alla piscina del Foro Italico), per il diciassettesimo turno di campionato. La sfida con i capitolini arriva a metà di un mini ciclo di incontri ravvicinati (tre giorni fa, il match con la Florentia, sabato prossimo, quello con Savona) e, per il sette di Sandro Bovo, rappresenta l’occasione per valutare gli elementi che costituiscono la solidità del gruppo, ovvero le capacità di concentrazione e le condizioni atletiche. Dal momento che, nell’ultimo periodo, i carichi di lavoro sono stati piuttosto pesanti, mercoledì sera, sarà necessario bilanciare gli eventuali, e fisiologici, segni di stanchezza, con una notevole attenzione e presenza di spirito. D’altronde, però, questi aspetti rientrano nel percorso di maturazione del gruppo e, di questo, Presciutti e compagni ne sono perfettamente consapevoli. La squadra di Pierluigi Formiconi arriva dall’importante successo esterno con il Sori (risultato che avvicina di un bel po’ la possibilità di evitare i play-out), e senz’altro farà di tutto per rendere la vita dura agli ospiti. Anche di questo, l’An è pienamente cosciente, per cui il viaggio a Roma non sarà affrontato a cuor leggero, ma con un’idea ben chiara in testa: esprimere il proprio potenziale senza distrazioni di sorta.
«Da giorni – dichiara il capitano dell’An, Christian Presciutti -, ci stiamo allenando con intensità per preparare al meglio la fase clou della stagione, ed essere ospiti della Lazio viene bene per fare il punto della situazione: loro sono una buona squadra e sono convinto che la classifica non rispecchi il loro reale valore. A questo, bisogna aggiungere il fatto che giocare al Foro Italico è sempre difficile, un po’ per gli spazi ristretti della vasca e un po’ per il clima in generale. Insomma, ci sarà da lavorare e siamo pronti a dare il massimo».
Stefano Gussago
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