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Champions League: un ottimo Brescia piega il Barceloneta, la Pro Recco passa ad Eger

  Pubblicato il 08 Nov 2117  20:03
Quarto turno

Girone A: Orvosi 6; Olympiakos 4; Jug, Brescia, Hannover e Dinamo Mosca 3; Barceloneta 1; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco, Jadran Herceg Novi e Szolnok 6; Eger e Spandau Berlino 3; Steaua Bucarest, Sabadell e Alphen 0.

REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro classificate del girone A e le prime tre classificate del girone B. Pro Recco già qualificata quale società organizzatrice della Final Eight.
 
Seconda giornata - Mercoledì 8 novembre
 
BRESCIA-BARCELONETA 6-5
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
BRESCIA - Un Brescia solido, concreto e molto bravo soprattutto in difesa conquista i primi tre punti in Champions ai danni di una squadra di grande valore come il Barceloneta, in possesso di giocatori (Perrone e Vrlic) tra i migliori al mondo nei rispettivi ruoli. Gli spagnoli hanno anche un portiere come Lopez Pinedo che quando è in giornata è difficilmente battibile, ma stasera Marco Del Lungo è stato decisamente più bravo di lui.
Cronaca. Nel primo tempo, che si conclude con il Brescia avanti 2-1, prevalgono le difese grazie anche a qualche errore di troppo in fase di conclusione. La differenza la fa Mladjan Janovic con un gol che soltanto un grande campione come lui può fare: pur pressato in posizione 3, il montenegrino lascia partire un gran tiro che tocca il palo alla destra di Lopez Pinedo e finisce la sua corsa in rete. Di Nora (uomo in più) l'altra marcatura biancazzurra.
Può allungare la squadra di Bovo nel secondo tempo, ma non sfrutta la superiorità che potrebbe portarla sul 3-1. Non sbaglia, invece, Perrone (gran botta con l'uomo in più) e poi Larumbe con una conclusione da posizione 2 porta avanti per la prima volta gli spagnoli (2-3). Il vantaggio iberico, però, dura poco: uomo in più eseguito perfettamente dal Brescia e rete del 3-3 di Paskovic da posizione 5. Una superiorità a testa non sfruttata (molto bravo Del Lungo nella circostanza) chiude la frazione su un risultato di parità sostanzialmente giusto.
La gara è molto bloccata sul piano tattico. Le due squadre sono attentissime a non prendere controfughe e affidano soprattutto alle superiorità le opportunità di andare a rete. La differenza nella terza frazione la fanno Nora e Del Lungo: il mancino sfrutta benissimo l'uomo in più da posizione 2 (4-3), il portiere biancazzurro nega più volte il pareggio agli spagnoli.
Quarto tempo ancora all'insegna dell'uomo in più: al +2 lombardo (bella deviazione sul palo di Bertoli) risponde Mallarach con una gran botta da posizione 1. Poi Vukcevic, sempre in superiorità, si inventa un  gol di stampo calcistico: sul passaggio parabolico proveniente dal lato cattivo, il centro biancazzurro si alza più di tutti e deposita il pallone alle spalle di Lopez Pinedo (6-4).
Mancano quattro minuti alla conclusione, c'è ancora da soffrire, e il Brescia lo fa benissimo difendendosi alla grande in inferiorità: il pallone arriva docilmente tra le braccia di Del Lungo, che nella successiva azione degli spagnoli dice nuovamente no con un ottimo intervento al possibile -1 iberico.
Negli ultimi due minuti di gioco la squadra di Bovo, però, si complica la vita: sbaglia la superiorità del +3 e prende il -1 (6-5) da Perrone su rigore. Ma un successivo uomo in più conquistato dai lombardi, e gestito molto bene, consente al Brescia di difendere vittoriosamente il minimo vantaggio.
 
EGER-PRO RECCO 4-6 (1-3, 2-2, 1-1, 0-0)
Eger: Mitrovic, Angyal, Rasovic 4 (2 rig.), Avramovic, Hosnyanszky, Lorincz, Decker, Kovacs, Cuckovic, Vlachopoulos, Bedo, Harai, Csiszar. All. Dabrowski.
Pro Recco: Volarevic, Di Fulvio 1, Mandic, Bruni, Molina 2, Bodegas, Ivovic 2, Echenique, Alesiani, Filipovic, Aicardi 1, Gitto, Massaro. All. Vujasinovic.
Arbitri: Alexandrescu (Rou) e Franulovic (Cro).
Superiorità numeriche: Eger 1/5 + 2 rigori, Recco 3/7.
Note: uscito per limite di falli nel IV tempo Lorincz (E).
 
CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

EGER - La Pro Recco è già qualificata alla Final Eight di diritto e potrebbe permettersi anche il lusso di perdere tutte le partite della fase a gironi. Di certo la squadra di Vujasinovic non dà l'impressione di spingere al massimo ad Eger: è talmente più forte degli ungheresi da poter risolvere la contesa senza particolari sforzi e con soli 6 gol.
L'Eger, invece, ce la mette tutta per non fare brutta figura davanti al suo pubblico, peraltro non particolarmente numeroso. Ma deve comunque fare i conti con la difesa più forte al mondo, oggi ben protetta da Volarevic. L'ex portiere dell'Acquachiara, dopo aver preso soltanto un gol nel primo tempo (1-3), è molto bravo soprattutto nella seconda frazione: prima devia in angolo una conclusione di Lorincz e poi dice no ad Angyal tutto solo davanti a lui in superiorità. Dall'altra parte del campo Molina fa centro a uomini pari con un tiro da posizione 3 che sorprende Mitrovic, poi con l'uomo in più Filipovic si fa beffe della difesa ungherese mandando a rete Ivovic a porta vuota: 2-5 per i biancocelesti. Un +3 che lo stesso montenegrino ribadisce in apertura di terza frazione (3-6) spedendo il pallone nell'angolo alto alla sinistra di Mitrovic.
Strahinja Rasovic, autore di tutti e quattro i gol ungheresi, accorcia le distanze a metà terzo tempo (4-6). Da quel momento il punteggio, vuoi per la bravura dei due portieri vuoi per la sufficienza con la quale la Pro Recco continua a giocare in attacco, non cambierà più.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Colpo grosso in Ungheria: la Pro Recco espugna Eger per 4-6 al termine di una partita combattuta ma sempre in controllo.
Ancora privo di Tempesti e Sukno, Vujasinovic fa riposare Figari e schiera l'asso di coppa Ivovic.
La Bitskey Aladàr è una piscina tradizionalmente calda che però non mette in soggezione i biancocelesti. Alla prima superiorità la Pro Recco passa grazie a Molina che da posizione 5 infila Mitrovic con un diagonale perfetto. Palla al centro e l'Eger pareggia su rigore trasformato da Rasovic. Vujasinovic chiama il time out ed ecco arrivare il vantaggio con un'azione straordinaria concretizzata dal duetto Bodegas - Aicardi al centro. La controfuga di Di Fulvio, a cento secondi dalla sirena, vale il +2 Pro Recco.
Equilibrio nella prima metà del secondo tempo, rotto ancora da un rigore di Rasovic, il secondo, conquistato da Bedo. La reazione dei biancocelesti è veemente con Molina a bucare Mitrovic da posizione centrale e Ivovic a gonfiare la rete sfruttando la sosta nel pozzetto di cuckovic. L'Eger però ha un Rasovic in serata di grazia che infila Volarevic, in doppia superiorità, nell'ultima azione offensiva degli ungheresi prima del cambio campo.
Si riparte e la Pro Recco va subito a segno alla prima azione: Di Fulvio imbecca Ivovic con un lancio millimetrico e il numero 7 non perdona. È ancora Rasovic, da posizione 5, a tenere a galla i suoi con un diagonale magistrale. Il 4-6 che chiude il terzo parziale non cambia negli ultimi otto minuti con i portieri in cattedra e i pali a respingere gli assalti offensivi delle due squadre. La Pro Recco torna a casa con tre punti preziosissimi.
Colpo grosso in Ungheria: la Pro Recco espugna Eger per 4-6 al termine di una partita ruvida ma sempre in controllo.
Ancora privo di Tempesti e Sukno, Vujasinovic fa riposare Figari e schiera l'asso di coppa Ivovic.
La Bitskey Aladàr è una piscina tradizionalmente calda che però non mette in soggezione i biancocelesti. La Pro Recco passa dopo 140 secondi grazie a Molina che da posizione 5 infila Mitrovic con un diagonale perfetto. Palla al centro e l'Eger pareggia su rigore trasformato da Rasovic. Vujasinovic chiama il time out ed ecco arrivare il vantaggio con un'azione straordinaria concretizzata dal duetto Bodegas - Aicardi al centro. La controfuga di Di Fulvio, a cento secondi dalla sirena, vale il +2 Pro Recco.
Equilibrio nella prima metà del secondo tempo, rotto ancora da un rigore di Rasovic, il secondo, conquistato da Bedo. La reazione dei biancocelesti è veemente con Molina a bucare Mitrovic da posizione centrale e Ivovic a gonfiare la rete sfruttando la sosta nel pozzetto di Cuckovic. L'Eger però ha un Rasovic in serata di grazia che infila Volarevic, in doppia superiorità, nell'ultima azione offensiva degli ungheresi prima del cambio campo.
Si riparte e la Pro Recco va subito a segno alla prima azione: Di Fulvio imbecca Ivovic con un lancio millimetrico e il numero 7 non perdona. È ancora Rasovic, da posizione 5, a tenere a galla i suoi con un diagonale magistrale. Il 4-6 che chiude il terzo parziale non cambia negli ultimi otto minuti con i portieri in cattedra e i pali a respingere gli assalti offensivi delle due squadre. La Pro Recco torna a casa con tre punti preziosissimi.
"Abbiamo assistito ad una partita di alto livello - afferma il presidente Maurizio Felugo - si è vista un'altra pallanuoto rispetto al campionato italiano, merito soprattutto di un metro di arbitraggio completamente diverso: sono convinto sia necessaria uniformità di giudizio tra le direzioni arbitrali del nostro campionato e quelle europee. L'incontro in programma domenica e lunedì prossimo sarà la giusta occasione per confrontarsi. Nel big match di sabato contro la Sport Management sono stati fischiati ben 17 controfalli complessivi, questa sera uno solo. Penso si debbano prendere ad esempio gli arbitraggi della Finale di Supercoppa Len, dei mondiali di Budapest e di tutte le partite di questa Champions League. Sono fiducioso che il nuovo ruolo dei commissari tecnici Campagna e Conti nel giudicare gli arbitraggi del campionato possa portare a vedere sempre meno disomogenità nella direzione della gara".
"Sono molto soddisfatto perché come avevo detto prima della partita sarebbe stata una battaglia e così è stato - aggiunge mister Vujasinovic -. Abbiamo retto molto bene l'impatto fisico davvero incredibile dell'Eger e alla fine abbiamo vinto più che meritatamente".
 
JUG-PARTIZAN 16-5 (4 gol di Renzuto, ha arbitrato Paoletti)
 
ALPHEN-JADRAN HERCEG NOVI 7-14 (ha arbitrato Petronilli)
 
SPANDAU-SABADELL 11-8
 
ORVOSI-HANNOVER 8-7
 
OLYMPIAKOS-DINAMO MOSCA 17-9
 
SZOLNOK-STEAUA BUCAREST 15-3

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