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Champions: la Pro Recco stende lo Jadran, il Brescia si arrende allo Jug (risultati, tabellini e commenti)

  Pubblicato il 14 Mar 2118  22:06
Quarto turno - Terza giornata di ritorno - Mercoledì 14 marzo

Girone A: Olympiakos 25; Barceloneta 21; Jug 19; Brescia 17; Dinamo Mosca 16; Hannover 9; Orvosi 7; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco 27; Eger 22; Szolnok 21; Spandau 18; Spandau 15; Jadran Herceg Novi 13; Steaua Bucarest 12; Sabadell 6; Alphen 0.
 
PRO RECCO-JADRAN HERCEG NOVI 10-5

GENOVA - Siamo alla "Sciorba" o su "Scherzi a parte?". Per tutta la diretta streaming del primo tempo (problemi tecnici dello streaming) si sente annunciare dallo speaker l'espulsione di Aicardi, finito nel pozzetto almeno una decina di volte. Ma il fatto più sorprendente è che la Pro Recco spara a salve ripetutamente verso la porta di Kandic. 1-1 alla fine del primo parziale, il gol biancoceleste è di Mandic.
I campioni d'Italia nel secondo parziale cominciano a fare sul serio. Di Fulvio da posizione 4 non dà scampo al portiere croato, poi altri due gol di Mandic, il primo bellissimo (capolavoro balistico con l'uomo in più), il secondo in controfuga. Prima che lo Jadran possa mandare un altro pallone alle spalle di Volarevic c'è anche una beduina di Bodegas che finisce nell'angolino basso alla destra di Kandic. 5-2 al cambio di campo.
Tanti giovani in piscina, il Caimano-mascotte regala palloni, il pubblico si diverte anche se sa già dove andranno a finire i tre punti di questa gara: nella classifica della Pro Recco. Prova a sconfessare il pronostico lo Jadran con Draskovic, ma in controfuga Echenique (servito da Di Fulvio) e Ivovic (su passaggio di Mandic) fanno capire che la squadra di Vujasinovic non ha alcuna intenzione di lasciarsi sfuggire l'intera posta in palio. Figari, "pestimonial" biancoceleste, da una bella botta anche al pallone e i campioni d'Italia doppiano i montenegrini (8-4). Chiude il terzo parziale il secondo gol di Francesco Di Fulvio, in entrata.
Hanno già segnato due dei tre mancini più forti al mondo, anche il terzo non vuole essere da meno. Il decimo e ultimo gol biancoceleste è griffato Filipovic. Urlano di gioia i tifosi biancocelesti, anche lo Jadran Herceg Novi in fin dei conti può essere contento: lascia la Sciorba con soli 5 gol di scarto. Potrebbe non capitargli tanto facilmente in futuro contro la Pro Recco.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Una prima da applausi per la Pro Recco alla Sciorba di Genova: nella vasca che ospiterà la Final Eight di Champions League, la capolista del gruppo B abbatte lo Jadran Herceg Novi per 10-5.
Davanti al pubblico delle grandi occasioni, la squadra di Vujasinovic passa al primo affondo con Mandic, bravo a sfruttare l'espulsione di Bojan Banicevic. Dall'altra parte il numero uno biancoceleste, Volarevic, mura i tentativi dello Jadran ma con Aicardi nel pozzetto i montenegrini pareggiano grazie al tocco ravvicinato del centroboa Spaic per l'1-1 che chiude il tempo.
Vujasinovic scuote i suoi e la Pro passa in vantaggio con Di Fulvio che da posizione 4 fulmina Kandic. Padroni di casa che si aggrappano ad un super Mandic a segno due volte, prima con un diagonale in superiorità da posizione 1, poi rabbioso nello scaraventare in gol l'assist di un Di Fulvio illuminante. A 100 secondi dal cambio campo la beduina di Bodegas infiamma la Sciorba. La squadra di Gojkovic torna a ruggire con Draskovic che impallina Volarevic alla fine del secondo tempo e dopo 33 secondi del terzo quarto. La Pro Recco allunga ancora con Echenique che deposita in rete l'assist di Di Fulvio e con Ivovic da posizione 5. Botta e risposta Gardasevic-Figari, poi Di Fulvio sigla il 9-4 che chiude il tempo.
Gli ospiti accorciano dopo due minuti e 15 secondi del quarto tempo con Spaic, ma devono fare i conti con la mira chirurgica di Filipovic che indovina il diagonale perfetto in situazione di superiorità. La quinta gara in dieci giorni si fa sentire sui muscoli dei biancocelesti che rallentano il ritmo e gestiscono il 10-5 finale.
"In alcuni momenti non ho visto l'atteggiamento giusto, la squadra è stremata da questo calendario intenso, ma abbiamo vinto ed è ciò che contava - commenta mister Vujasinovic a fine match -.  Lo abbiamo fatto in una piscina molto calda: sicuramente lo sarà ancora di più per la Final Eight. Provarla prima di quelle partite ci fa piacere".
 
JUG-BRESCIA 10-7
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU

DUBROVNIK - Era da mettere in preventivo la sconfitta del Brescia a Dubrovnik, è a sorpresa invece il netto successo a Mosca del Barceloneta che mantiene il quarto posto, l'ultomo utile per qualificarsi alla Final Eight.
Cronaca. E poi c'è chi dice che in campo internazionale gli arbitri lasciano giocare... Il primo tempo di Jug-Brescia è tutto un fischio, 4 superiorità per squadra, un solo gol a testa: segnano Rizzo per il Brescia, Renzuto per i padroni di casa. Del Lungo più bravo di Bjiac, almeno per il momento.
Vero è che la partita è molto fisica. Anche in apertura di seconda frazione c'è una superiorità a testa, e le due squadre vanno in gol (2-2): Benic è fortunato perchè il suo tiro sbatte sulla faccia interna del palo e scende di cadere dentro, Vukcevic è molto bravo invece nella sua deviazione vincente.
A fare la differenza, a favore dello Jug, sono le conclusioni a uomini pari: Bijac le prende tutte, Del Lungo stavolta è un po' meno bravo, in particolare su un tiro da lunga distanza di Loncar. Acquista tre gol di vantaggio lo Jug (5-2) e li ribadisce dopo il botta e risposta Nicholas Presciutti-Benic: 6-3 per i croati a metà gara.
Nella terza frazione scemano i fischi della coppia arbitrale Naumov-Stavridis, tuttavia il Brescia riesce ad ottenere ugualmente tre superiorità, ma ne trasforma soltanto una con una bella deviazione vincente di Bertoli. Un gol che serve soltanto a pareggiare quello di Jokovic, si va all'ultimo intervallo con lo Jug avanti 7-4.
Deve segnare subito il Brescia negli ultimi otto minuti se vuole sperare ancora in un recupero. Ci pensa Vukcevic in acrobazia, ma Loncar - sempre più bravo con il passare degli anni - chiude la gara con due conclusioni quasi gemelle con l'uomo in più: sulla prima Del Lungo si oppone con bravura, ma il pallone finisce ugualmente dentro: sulla seconda c'è poco da fare per l'estremo difensore biancazzurro.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
A una generosa An Brescia, un appannamento in fase offensiva durante la seconda frazione, costa caro in casa dello Jug Dubrovnik: nel decimo turno del girone A di Champions League, la squadra di Sandro Bovo viene superata dai croati per 10 a 7 (1-1, 5-2, 1-1, 3-3, i parziali), pagando lo scotto di oltre sei minuti passati senza riuscire a violare la porta di Bijac. Ben consci dell’alta difficoltà del match, i biancazzurri iniziano con il giusto atteggiamento, solidi in copertura e con buona intraprendenza in avanti: nella sostanza, un gran lavoro che fa arrivare sul 2 pari nel primo minuto del secondo tempo (al gol di Benic in superiorità, ribatte subito Vukcevic, sempre con l’uomo in più, dal palo). Dopo di che, come detto, il passaggio a vuoto in attacco, e il team di Kobescak ne approfitta con puntuale lucidità per creare quello che risulterà il break decisivo: dopo il già buono 2 su 4 del primo tempo, i rossoblu portano la percentuale dell’uomo in più a 4 su 6 (prima Jokovic e poi Fatovic), in mezzo arriva la rete dal perimetro dell’ex Loncar, favorita da una disattenzione della retroguardia bresciana. Sotto di tre (5-2), per l’An si fa veramente dura ma Presciutti e compagni non mollano la presa, mantenendo inalterato il distacco, alla fine del terzo periodo (7-4, grazie ai gol di Nicholas Presciutti con una staffilata da posizione 4, e Bertoli, in più, a schiacciare dai due metri), e poi, in apertura dell’ultimo tempo, accorciano ulteriormente con Muslim che, con tanta grinta e anche un po’ di fortuna, concretizza, ancora dai due metri, una superiorità (4 su 13 sarà il non brillante dato complessivo). A quel punto, però, i grandi sforzi si fanno sentire e lo Jug allunga di nuovo con la doppietta (in superiorità) di Loncar che vale il 9 a 5 e che, di fatto, chiude i conti. In casa An, delusione, sì, per il passo falso, ma la testa rimane ben alta: perdere alla Gruz non è certo cosa inusitata e poi la classifica rimane piuttosto corta, con il sette di Bovo quarto (a 17 punti) a due lunghezze dalla terza piazza (proprio lo Jug), e a una di vantaggio sui quinti (la Dynamo Mosca, sconfitta in casa dal Barceloneta).
«Senz’altro abbiamo avuto problemi in attacco – afferma coach Bovo -, in più situazioni, a partire dalle superiorità, potevamo essere più efficaci; però, è altrettanto vero che le qualità dello Jug hanno avuto un peso notevole. In quella che, per me, è da considerare la trasferta più difficile in assoluto, c’abbiamo provato e, per un po’, ce la stavamo facendo. Ora guardiamo avanti, ci sono ancora quattro partite e siamo in piena bagarre: iniziamo a concentrarci sulla sfida di Mompiano con l’Orvosi».            
 
 
SZOLNOK-ALPHEN 17-4 (ha diretto Petronilli)
 
DINAMO MOSCA-BARCELONETA 5-9
 
OLYMPIAKOS-ORVOSI 10-7
 
PARTIZAN-HANNOVER 11-15 (ha arbitrato Navarra)
 
STEAUA-SABADELL 10-9
 
EGER-SPANDAU 8-4

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