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Champions: la Pro Recco passa a Berlino (9-10), tutto facile per il Brescia contro il Partizan (13-9)

  Pubblicato il 24 Gen 2118  18:10
Girone A: Olympiakos 19; Dinamo Mosca 14; Brescia 13; Barceloneta 12; Jug 10; Hannover e Orvosi 6; Partizan Belgrado 0.
Girone B: Pro Recco 18; Szolnok e Spandau 5; Jadran Herceg Novi ed Eger 13; Steaua Bucarest e Sabadell 3; Alphen 0.
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Eight le prime quattro classificate del girone A e le prime tre classificate del girone B. Pro Recco già qualificata quale società organizzatrice della Final Eight.
 
SPANDAU-PRO RECCO 9-10
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=2&s1=SPA&s2=REC&st=1
BERLINO - Mentre gli spettatori cenano (a Berlino c'è il servizio-ristorante a bordovasca) la Pro Recco cerca di divorare anche lo Spandau, avversario tosto. E' Gonzalo Echenique ad azzannare per primo i tedeschi al termine di un uomo in più eseguito alla perfezione dalla squadra di Vujasinovic, ma i padroni di casa rispondono quasi subito con un "alzo e tiro" vincente del rumeno Negrean. E' la prima delle due sole occasioni che la Pro Recco concede agli avversari  (l'altra la sventa Tempesti) in un primo tempo che si chiude 1-3: segnano Molina (uomo in più) e Figari, che dopo il time out di Vujasinovic festeggia degnamente il suo compleanno.
La Pro Recco dà spettacolo, è bellissimo il gol di Bodegas al termine di una combinazione rapidissima, è applauditissima la conclusione vincente di prima intenzione di Molina dalla linea di fondo. Ma lo Spandau non sta a guardare e, poichè la Pro Recco non è impeccabile in difesa come nel primo tempo, i tedeschi rimangono a galla (4-7) anche quando le due squadre vanno al cambio campo.
Prova ad allungare la Pro Recco con il secondo gol personale di Francesco Di Fulvio in apertura di seconda frazione (4-8), ma la squadra di Vujasinovic continua a concedere troppo ai tedeschi in difesa. Anche Tempesti non è al top, lo Spandau si porta a -2 (6-8) con le reti di Stamm e Dedovic. Ci pensa Alesiani a bloccare il tentativo di rimonta tedesco: due volte i compagni lo mettono solo davanti a Baksa, due volte l'ex savonese fa centro (6-10). Con questo risultato si chiude il terzo tempo.
Nella quarta frazione la squadra di Vujasinovic si assopisce, lo Spandau ne approfitta e si porta  a -1 (9-10) a 39" dal termine. Negli ultimi 13" i tedeschi hanno addirittura a disposizione l'uomo in più per pareggiare, ma perdono troppo tempo e quando vanno al tiro la difesa biancoceleste si fa trovare preparata. Un solo gol di scarto, ma tre punti che valgono il primato solitario nel girone.
 
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Il cielo è biancoceleste sopra Berlino: la Pro Recco espugna la vasca dello Spandau per 10-9, con brivido finale, e distanzia di tre punti i tedeschi e lo Szolnoki sconfitto in casa dall'Eger nel derby ungherese.
Il successo che vale la vetta solitaria arriva senza Aicardi, fermato dal mal di schiena, e con Bodegas costretto a stringere i denti per un problema al dito. Ma la squadra di Vujasinovic, davanti al commissario tecnico della Nazionale Sandro Campagna, è determinata a vincere e capitalizza le prime due superiorità del match con Echenique e Molina. Nel mezzo c'è l'alzo e tiro di Negrean a superare Tempesti, poi a 42 secondi dalla prima sirena Figari scaglia un bolide che schizza sull'acqua e batte Baksa per l'1-3.
Nel secondo tempo sale in cattedra Mandic che infila due volte il portiere avversario nei primi 65 secondi, ma i tedeschi ribattono colpo su colpo con Cuk e Negrean in superiorità. I biancocelesti sono letali con l'uomo in più e Molina, da posizione 5, trova il diagonale vincente con Pijesivac nel pozzetto. Dall'altra parte è capitan Stamm a segnare un gol simile e a riportare a meno due i padroni di casa. La Pro Recco non demorde e passa ancora con Di Fulvio in superiorità (4/4) per il 4-7 che conduce le squadre al cambio campo.
Si riparte e il pescarese va ancora in gol conquistandosi un'espulsione in controfuga e segnando qualche secondo più tardi. La squadra di Kovacevic però non demorde e ha in Negrean il suo uomo più in forma: il rumeno, ancora da posizione 5 con Filipovic nel pozzetto, non lascia scampo a Tempesti. Lo Spandau si aggrappa con le unghie al match e a metà tempo fa esultare ancora la Schoneberg: il merito questa volta è di Dedovic che trova la difesa scoperta e dai cinque metri in posizione 4 gonfia la rete. La Pro Recco non ci sta e reagisce: Ivovic e Di Fulvio premiano gli inserimenti di Alesiani che ha la lucidità per mettere a segno due reti di vitale importanza nell'economia della gara; alla terza sirena il risultato è di 6-10.
Negli ultimi otto minuti i biancocelesti risentono dei carichi di lavoro e smarriscono la via della rete. E così nella seconda metà di quarto i tedeschi vanno a segno tre volte con Gielen, Dedovic e ancora Gielen a 39 secondi dalla fine. Paura finale, ma i tedeschi gettano alle ortiche l'ultima azione in superiorità e la formazione biancoceleste può esultare.
Tre punti d’oro, ma un finale da brividi che ha rischiato di rovinare un’ottima partita per tre tempi. "In alcuni momenti non siamo stati concentrati, in difesa abbiamo concesso qualche gol troppo facile - ammette Guillermo Molina -. Spero sia dovuto alla stanchezza, ma questa partita dobbiamo riguardarla e lavorarci sopra per prepararci alle gare più importanti che arriveranno nei prossimi mesi. Il primo posto in solitaria è certamente positivo, ma per gli obiettivi che abbiamo conta poco".
 
BRESCIA-PARTIZAN 13-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=1&s1=BRE&s2=PAR&st=1
BRESCIA - La Dinamo Mosca, che precede di un punto i biancazzurri di Bovo in classifica, e che è una delle squadre sulle quali il Brescia fa la corsa per ottenere un posto nella Final Eight (l'altra è il Barceloneta), oggi è andata a vincere nettamente in casa dell'Orvosi. I lombardi pertanto non possono assolutamente concedersi distrazioni contro il fanalino di coda Partizan.
E' feroce, infatti, la determinazione con la quale i biancazzurri si avventano sui serbi in avvio. Dopo soli 28" Rizzo apre le marcature, due minuti più tardi arriva il raddoppio di Muslim, a metà tempo c'è il tris di Vukcevic, prima rete dei lombardi con l'uomo in più: il centro prende l'ascensore e schiaccia il pallone alle spalle di Risticevic.
Il monologo biancazzurro prosegue. Da posizione 2 Nora fa partire una proiettile che s'infila alla sinistra del portiere serbo, Vukcevic fa pokerissimo (5-0) concludendo con una beduina una controfuga. Prima che suoni la sirena della prima frazione c'è tempo anche per le reti di Nicholas Presciutti e Paskovic: 7-0.
La partita è già finita, Bovo può utilizzare gli altri tre tempi a suo piacimento. C'è spazio anche per chi generalmente gioca meno, e Guidi coglie al volo l'occasione per mettere anche il suo nome nel tabellino segnando il gol del 10-3. Nel quarto tempo Morretti entra tra i pali al posto di Del Lungo, la gara si conclude con un 13-9 che non espirme assolutamente la superiorità manifestata dai lombardi stasera.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Tanta determinazione da rendere sufficiente la prima frazione per archiviare la pratica: a Mompiano, nella settima giornata – ultima d’andata - del girone A di Champions League, l’An Brescia supera il Partizan Belgrado per 13 a 9 (7-0, 2-2, 2-3, 2-4, i parziali) alla fine di un match segnato, in tutto e per tutto, dalla prestazione biancazzurra nei primi otto minuti di gioco. Nel pieno rispetto delle intenzioni della vigilia, il sette di Sandro Bovo parte a testa bassa lasciando quasi impietrita la giovane compagine serba: con tanta grinta e fredda come si deve sotto porta, nel primo tempo, l’An è perfetta nel capitalizzare tutte le occasioni da rete e nel chiudere ogni varco in difesa. Davanti a tanta decisione mista a lucidità, il Partizan rimane come spaesato e neppure la strigliata (su apposito time out) del tecnico Ciric riesce a dare una scossa. I gol bresciani arrivano quasi studiati a tavolino e in tutte le situazioni d’attacco, in superiorità (Vukcevic, Nora e Nicholas Presciutti), dal perimetro (Rizzo da 3, Paskovic al volo da 2), da boa (Muslim) e in ripartenza (ancora Vukcevic), per un 7 a 0 che, praticamente, mette al sicuro la serata. In avvio del secondo periodo, gli ospiti rompono il ghiaccio con una bella conclusione di Radanovic da posizione 2, ma prima Paskovic (con l’uomo in più) e poi Janovic (alzo-tiro dai 5 metri, su schema chiamato con il time out), allontanano ogni dubbio sulla direzione della gara. Sul più 8 (9-1), Presciutti e compagni allentano un poco la presa e iniziano a controllare l’incontro, limitandosi a tenere a distanza l’avversario: nonostante un certo nervosismo dei belgradesi (cartellino rosso a Lukic e pesanti mani addosso), il compito riesce in modo egregio, con tutti a fare la propria parte e con gloria per Morretti (entrato a metà del terzo tempo) che para un rigore (tirato da Kasum) e il giovanissimo Balzarini, schierato a causa delle assenze di Guerrato e Manzi, e brillante esordiente sulla massima scena continentale.
«Non c’è che dire – commenta coach Bovo -, abbiamo molto bene, siamo entrati col piglio giusto e, bisogna anche ammetterlo, ci è andato tutto bene. Poi, ci siamo rilassati, ma va benone così, era fondamentale vincere e l’abbiamo fatto in modo netto. C’è stato spazio per tutti e questo non fa che aumentare la soddisfazione».           
 
ORVOSI-DINAMO MOSCA 5-10
 
SZOLNOK-EGER 10-11
 
OLYMPIAKOS-JUG 8-6 (ha arbitrato Severo, tre gol di Renzuto)
 
SABADELL-JADRAN HERCEG NOVI 8-10
 
ALPHEN-STEAUA 4-15
 
BARCELONETA-HANNOVER 13-12

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