LO SPRINT TRA BRESCIA E ORVOSI PER LA FINAL SIX
Penultima giornata: Spandau-Brescia; Orvosi-Olympic NIzza
Ultima giornata: Brescia-Olympiakos; Szolnok-Orvosi
Quarto turno
Girone A: Szolnok e Olympiakos 22; Brescia 11; Orvosi 9; Spandau 4; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 24; Jug 17; Eger 12; Barceloneta 8; Partizan 4; Hannover 3
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six di Budapest le prime due classificate del girone A (più lo Szolnok qualificato di diritto) e le prime tre del girone B.
IN NERETTO LE SQUADRE GIA' QUALIFICATE
Terza giornata di ritorno
SZOLNOK-BRESCIA 8-4
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
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SZOLNOK - Il Brescia gioca una buona gara a Szolnok, ma le tante occasioni sprecate con l'uomo in più (anche per colpa della bravura di Nagy) lo condannano alla sconfitta, resa molto più dolce dal pareggio dell'Orvosi contro lo Spandau, che consente alla squadra di Bovo di mantenere due punti di vantaggio sugli ungheresi, avversari del Brescia nella corsa per l'ultimo posto disponibile nella Final Six.
Cronaca. Primo tempo molto equilibrato, nel gioco e nel punteggio. Apre le marcature proprio l'ex biancazzurro Crousillat con l'uomo in più ed è importante la successiva grande parata di Del Lungo che impedisce allo Szolnok di raddoppiare. Dal possibile 2-0, infatti, si passa all'1-2 per i lombardi grazie a Rizzo (bel tiro da fuori) e Nora (superiorità). Il tempo si chiude con un conclusione vincente di Gocic che fissa il punteggio sul 2-2. Un buon primo tempo del Brescia.
Anche nella seconda frazione di gioco la squadra di Bovo gioca bene e torna in vantaggio con un uomo in più eseguito alla perfezione e finalizzato da Muslim. Risponde Prlajnovic, sempre in superiorità (3-3). Nell'ultimo giro di lancetta, però, lo Szolnok fa il break: dopo un uomo in più fallito dai lombardi, i padroni di casa sfruttano nel migliore dei modi due superiorità con una deviazione vincente (molto bella) di Kis e un'altra botta imparabile di Prlainovic (5-3).
L'arbitraggio della gara, affidato al serbo Putnikovic e allo spagnolo Teixido, è equo. Nella terza frazione si susseguono con grande frequenza le superiorità da una parte e dall'altra. Il Brescia ne ottiene cinque, ma va a bersaglio soltanto con Paskovic. Una grande parata di Nagy nega ai lombardi il bis e consente allo Szolnok di mantenere le due reti di vantaggio all'ultimo intervallo (6-4). Il Brescia, però, dovrà giocare gli ultimi otto minuti senza Bertoli e Randjelovic, out per tre falli. Un handicap pesantissimo.
Ciò nonostante la squadra di Bovo continua a giocare alla pari con gli avversari, a produrre gioco e a conquistare superiorità. Ma sta proprio qui la differenza: lo Szolnok le trasforma (7-4, gran gol del solito Prlainovic), il Brescia no, anche perchè l'istrionico Nagy purtroppo è in serata decisamente si. Peccato per la rete del'8-4 subita dai lombardi in controfuga a 5" dal termine: la differenza reti generale potrebbe anche giocare un ruolo determinante nello sprint per la qualificazione tra il Brescia e l'Orvosi.
PRO RECCO-EGER 9-4
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Nell’ottavo turno di Champions League, l’An Brescia gioca con coraggio e generosità ma, alla fine, deve cedere il passo a una delle maggiori pretendenti al titolo: in casa del Szolnok, il sette di Sandro Bovo viene superato 8 a 4 (2-2, 3-1, 1-1, 2-0, i parziali) da un team che ha messo in mostra un potenziale davvero eccezionale. Da parte An, la determinazione e la voglia di provarci ad ogni costo, danno buoni frutti fino ad oltre metà gara: nel primo tempo, i biancazzurri lottano su ogni palla, mettono pressione ai magiari che, sotto di una rete (1-2), riescono a pareggiare a 47 secondi dalla sirena. Nella seconda frazione, le calottine bresciane continuano a dare il tutto per tutto trovando il nuovo vantaggio grazie alla segnatura, in superiorità numerica, di Muslim; a quel punto, per il Szolnok, a togliere le castagne dal fuoco, ci pensa il fuoriclasse serbo, Prlainovic, che, con due fenomenali tiri al volo (entrambi con l’uomo in più), permette ai suoi, prima, di pareggiare, e poi di passare sul più 2 (5-3), dopo che Kis aveva firmato il più 1. Colpita ma non affondata, in avvio del terzo periodo, l’An si rimbocca le maniche e con tenacia si rifà sotto con il gol (in superiorità) di Paskovic; poi, però, un po’ per le fatiche accumulate, e molto per lo straordinario valore degli avversari, comincia a venire meno la lucidità sotto porta e le sorti dell’incontro si spostano a favore degli ungheresi. Fino alla fine, Presciutti e compagni continuano a costruire azioni su azioni, senza però riuscire a concretizzare i notevoli sforzi e perdendo, per raggiunto limite di falli, Bertoli e Randjelovic: nell’ultimo tempo e mezzo, nessuna delle sette superiorità conquistate, viene sfruttata (il dato conclusivo sarà 3 su 13) e, sul fronte opposto, le grandi qualità del Szolnok chiudono definitivamente i conti (6 su 12 le superiorità dei padroni di casa).
«Sono contento della prova dei ragazzi – commenta coach Bovo -, abbiamo giocato una buonissima partita contro un grande avversario: l’atteggiamento mentale è stato di livello, la grinta non è mai mancata. Ovviamente, non sono soddisfatto del risultato ma davanti avevamo una squadra di enorme qualità e in ottima condizione: li vedo in prima fila per la vittoria finale. Certamente, potevamo fare meglio con l’uomo in più e, in alcune situazioni difensive, potevamo essere più dinamici, ma, comunque, hanno meritato. Se, poi, prendi due gol come quelli di Prlainovic nel secondo tempo, devi battere le mani e basta».
«Avevamo preparato il match nei dettagli – dice il vice presidente, Alessandro Morandini, al seguito della squadra a bordo vasca -, sapevamo che sarebbe stato fondamentale limitare le loro individualità: ce l’abbiamo messa tutta e, per metà incontro, ci siamo riusciti. Anche dopo le due prodezze di Prlainovic, non ci siamo disuniti, ma, alla lunga, è emersa un po’ di stanchezza e, contro una squadra così, finisci inevitabilmente sotto. Abbiamo cominciato a stentare in superiorità e loro si sono caricati; poi, abbiamo perso due pedine come Zeno e Sava, e, con tutte le energie che avevamo impiegato, la cosa ha pesato non poco».
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
La Pro Recco gioca, vince e vola in semifinale di Champions League: alle Piscine di Albaro i biancocelesti superano gli ungheresi dell'Eger 9-4 in un'atmosfera fantastica.
Antipasto di Final Six a Genova con il solito pienone: i bambini dell'Academy accompagnano i giocatori in vasca, mentre il presidente Felugo riceve la maglia numero 6 del Ligorna in segno di amicizia tra i due club. In tribuna vip il Governatore della Regione Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Doria e il volto noto della tv Andy Luotto, si spellano le mani.
Nella Pro Recco c'è Aicardi alla prima stagionale in Europa, ma il tabellino lo inaugura Sukno al minuto 3.07 in situazione di superiorità. Pareggia il mancino di Vapenski un minuto più tardi. Mandic da posizione 2 riporta subito in vantaggio i biancocelesti e fa esplodere Albaro. Gioia che si ripete a 40 secondi dal suono della prima sirena: Di Fulvio da posizione 5, con l'uomo in più, buca Mitrovic per il gol che vale il 3-1.
Si riparte e dopo meno di tre minuti è ancora il pescarese in calottina numero 2 a segnare, questa volta da posizione centrale. Trascorre un minuto e Molina fa cinquina in situazione di superiorità. L'Eger non ci sta e si riporta sotto con il diagonale imparabile di Cuk che chiude il secondo quarto sul 5-2.
Cambio campo e cinque minuti con i portieri in cattedra. Poi controfuga di Figlioli che serve Pijetlovic per il comodo + 4. Gli ungheresi vanno a segno per la terza volta con Cuk abile a superare Volarevic dalla distanza.
Ultimo quarto che si apre con la terza marcatura di uno scatenato Di Fulvio. Sussulto Eger: Kovacs riporta la squadra di Dabrowski a meno tre. A metà tempo, però, Sukno indovina il diagonale perfetto da posizione 1 e toglie ogni speranza di rimonta all'Eger. Finita? Non ancora, perché Ivovic è un carro armato al centro e fa il 9-4 definitivo.
"Abbiamo giocato abbastanza bene, soprattutto in fase difensiva - ammette mister Vujasinovic - però questa squadra può fare ancora di più e a Budapest dovremo giocare certamente meglio. Oggi erano importanti i tre punti per arrivare primi nel girone e li abbiamo presi". Due parole l'allenatore le spende anche per Volarevic: "È un grande portiere, qualcuno in estate evidenziata l'età, ma Goran si allena bene, è un giocatore di livello e lo sta dimostrando ogni volta che viene chiamato in causa".
ORVOSI-SPANDAU 5-5 (ha arbitrato Daniele Bianco)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
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PARTIZAN-HANNOVER 13-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
JUG-BARCELONETA 11-10
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
OLYMPIC NICE-OLYMPIAKOS 8-12
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO DELLA GARA SU
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