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Champions, festa Ortigia: storica vittoria contro il Marsiglia. Tre su tre per la Pro Recco che annichilisce lo Spandau

  Pubblicato il 16 Dic 2120  16:30
Il Polo Natatorio di Ostia ospita il gruppo A di Champions League, composto da Olympiakos (GRE), Pro Recco (ITA), Jug Dubrovnik (CRO), Spandau Berlino (GER), CN Marsiglia (FRA) ed Ortigia Siracusa (ITA)
 
Il coach dell'Ortigia Stefano Piccardo ha così presentato l'impegno: "La squadra ha lavorato bene in questi giorni anche se abbiamo dovuto fare i conti con un piccolo problema fisico per Mirarchi. Quando giochi una competizione che coinvolge più squadre, tendi a preparare, almeno tatticamente, la prima partita. Per questo ci siamo concentrati sull'Olympiacos. L'approccio sarà importante: dobbiamo subito entrare emotivamente nella competizione che per noi, come club, è del tutto nuova. Detto questo, qualunque sia il risultato di questa squadra nella kermesse sarà accolto con entusiasmo da tutti noi: ho detto ai ragazzi che devono divertirsi".
 
Il giocatore della Pro Recco Pietro Figlioli ha le idee chiarissime: "A Ostia puntiamo a vincere tutte le partite. E' come se fosse già una Final Eight per noi ed affrontiamo avversari di valore, sicuramente meglio preparati tecnicamente delle squadre che affrontiamo nel campionato italiano". 
 

IL PROGRAMMA DEL CONCENTRAMENTO DI OSTIA:

MERCOLEDI 16 DICEMBRE
 

PRO RECCO – SPANDAU 19-6 (4-0, 5-3, 5-0, 5-3)
Pro Recco: Bijac, Di Fulvio 2, Mandic 2, Figlioli 2, Younger 3, Velotto 1, Presciutti 1, Hallock 1, Ivovic 2, Figari 1, Dobud 3, Luongo 1, Negri. All. Hernandez
Spandau: Baksa, Saudadier, Gielen 1, Cagalj, Zovic, Juengling, Strelezkij, Dedovic, Stamm, Kholod 3, Restovic, Pjesivac 3, Vernet Schweimer. All. Kovacevic
Arbitri: Putnikovic (SRB) e Zwart (NED)
 
OSTIA – Tre su tre. Tre come le vittorie delle squadre italiane in LEN Champions League nella giornata di oggi; tre come i giorni di gara della bolla di Ostia (complimenti agli organizzatori per l’allestimento della piscina, un vero gioiellino); tre come le vittorie della Pro Recco che liquida anche la pratica Spandau assicurandosi il primato nel girone con bottino pieno. Inizia con un ‘perfect’ la caccia dei caimani alla coppa dalle grandi orecchie che manca in bacheca dalla stagione 2014-15.
Non c'è partita tra le due compagini con gli italiani che annichiliscono i propri avversari. Recco a bersaglio con tutti i giocatori di movimento schierati in rosa.
Nei primi undici minuti di gioco la difesa dei biancocelesti è imperforabile con un Marko Bijac ispiratissimo, autore di pregevoli interventi tra i pali. In attacco è la solita Pro Recco letale: Di Fulvio (doppietta), Dobud, Figlioli (prima rete europea per lui in stagione) ed Ivovic su rigore. Un 5-0 che rappresenta già un primo solco tra i liguri e gli attuali campioni della Coppa di Germania. La prima rete tedesca arriva su rigore con Kholod. Dopo la rete del russo il copione non cambia: un nuovo rigore trasformato da Ivovic ed una girata dal centro di Dobud, servito al meglio da Figlioli, portano la Pro Recco sul 7-1. Kovacevic è costretto a chiamare time-out per strigliare i suoi. L’olandese Gielen scuote i suoi con una conclusione vincente, da posizione 4, ma i galacticos ritrovano il massimo vantaggio con una cannonata di Younger dal perimetro. Con la rete di Presciutti, bravo nell’agganciare la sfera dal palo in superiorità ed a scaraventare in porta, si chiude la seconda frazione di gioco (9-3). Sull’azione precedente era stato l’ex Dinamo Mosca Kholod ad andare a bersaglio. Il break di 9-0 recchelino è micidiale: i tedeschi tornano al goal solo alla metà dell'ultima frazione con Pjesivac.
Le reti finali di Younger, Kholod, Pjesivac e Luongo servono solo a fissare il punteggio finale.
Una valanga di goal che fanno da cornice all'ennesimo successo dei campioni d'Italia che tornano a casa, da Ostia, al comando della classifica.
 
MARSIGLIA - ORTIGIA 10-11 (1-3, 3-2, 4-3, 2-3)
Marsiglia: Lazovic, Cuckovic 2, Olivon, Spaic, Prlainovic 2, Vernoux 2, Crousillat 1, Durdic 1, Izdinsky, Kovacevic 1, Vukicevic 1, Camarasa. All. Scepanovic
Ortigia: Tempesti, Cassia 1, Abela, Rocchi 1, Di Luciano, Ferrero, Giacoppo 2, Gallo 3, Mirarchi, Rossi 1, Vidovic, Napolitano 3, Piccionetti. All. Piccardo
Arbitri: Margeta (SLO) e Ortega (ESP)
 
OSTIA – Una vittoria storica per l'Ortigia: si tratta del primo successo in una fase di qualificazione di LEN Champions League. Al di là del fatto che si è avuta la meglio contro una formazione osica come quella del Marsiglia, la tre giorni di coppa dà una chiara indicazione: i siciliani possono competere con chiunque nella massima competizione continentale ed hanno tutte le carte in regola per puntare, in maniera decisa, alla qualificazione alle Final Eight di Hannover. Tre punti pesantissimi per gli uomini di Piccardo.
 
Dodici giocatori schierati in formazione per il Marsiglia dopo aver riscontrato un caso di positività al Covid-19 nel secondo portiere francese Hovhannisyan. Ortigia subito in vantaggio dopo poco più di un minuto di gioco con Giacoppo con la pronta risposta di Cuckovic che realizza il suo primo goal in questa fase di LEN Champions con una conclusione dall’esterno. I transalpini scelgono di giocare in questa fase muovendo, con un’entrata, il giocatore ai due metri del lato cattivo ma a passare nuovamente sono i siracusani con Napolitano che raccoglie sul palo un assist perfetto di Giacoppo in superiorità. Siciliani che agguantano anche il doppio vantaggio con la cannonata del mancino Gallo, sempre con l’uomo in più. I primi otto minuti di gioco sono a tinte biancoverdi.
La prima marcatura del secondo periodo la mette a segno Vernoux che, in superiorità, dal palo è molto bravo ad impugnare ed a restare alto di gambe a tal punto da appoggiare la sfera in porta. La beduina di Napolitano, sull’azione successiva, è da applausi e riporta nuovamente gli italiani sul +2. Da una magia all’altra: Prlainovic ha spazio da centro porta e non sbaglia la conclusione a schizzo che si insacca nell’angolo alto alla destra di Tempesti. Poi, Igor Kovacevic regala ai suoi la rete del pareggio (4-4). Nel peggior momento per l’Ortigia, fino ad ora, Tempesti ipnotizza dai cinque metri Prlainovic. La parata dell’estremo difensore toscano da nuova linfa al team siciliano che mette nuovamente la freccia grazie ad un bel goal di Simone Rossi: l’ex Posillipo dal perimetro fa centro.
 
Il Marsiglia torna a giocare col doppio centro e conquista espulsione: sugli sviluppi dell’azione Prlainovic non sbaglia (5-5). Il primo vantaggio francese arriva con Crusillat che dal semicerchio, in posizione due ed a uomini pari, indirizza la palla sul secondo palo: non può nulla Tempesti. Il Marsiglia si porta addirittura sul doppio vantaggio con Durdic anche se dura una manciata di secondi: prima Cassia, poi Giacoppo annullano letteralmente il passivo. I giocatori in calottina bianca trovano la forza di riportarsi avanti con Vukicevic, a pochi secondi dal rientro ad uomini pari, che da posizione quattro trova lo spazio vincente tra il palo ed il braccio di Tempesti. Il botta e risposta non si ferma ed è importante a livello mentale per l’Ortigia; Rocchi dopo un paio di finte trova il sette, con un bel tiro sbracciato sul secondo palo: è imparabile per Lazovic. 
L'equilibrio, in apertura dell'ultimo periodo di gioco, viene spezzato da Napolitano che con un tap-in vincente indirizza, posizionato sul palo, l'assist da posizione uno di Gallo, in superiorità. In maniera simile risponde la squadra marsigliese con Cuckovic che raccoglie la diagonale di Prlainovic spingendo in porta (9-9). L'Ortigia sembra avere più voglia: Gallo, di prepotenza, cerca il fallo per un alzo e tiro micidiale: l'ex capitano posillipino carica il mancino e sbraccia sul secondo palo bucando la rete. Solo due azioni dopo ed è ancora il classe '85 a regalare il +2 ai suoi a tre minuti e mezzo dalla fine, con un'altra fucilata dall'esterno. Il Marsiglia non ci sta e si riporta in scia con Vernoux. Tempesti salva in inferiorità su Crousillat ad un minuto dalla fine per poi ripetersi all'ultimo respiro sulla girata di Vernoux. Al fischio finale è festa Ortigia che trova il primo storico successo in questa fase di LEN Champions League
 
OLYMPIACOS - JUG 8-9
 
MARTEDI 15 DICEMBRE

ORTIGIA – PRO RECCO 10-7 (2-2, 1-2, 4-4, 0-2)
Ortigia: Tempesti, Cassia, Abela, Rocchi, Di Luciano 1, Ferrero, Giacoppo 3, Gallo 2, Condemi F., Rossi, Vidovic 1, Napolitano, Piccionetti. All. Piccardo
Pro Recco: Bijac, Di Fulvio 2, Mandic 3, Hallock, Younger 1, Velotto, Presciutti, Echenique, Ivovic 2, Figari 2, Dobud, Luongo, Negri. All. Hernandez
Arbitri: Kun (HUN) e Swart (NED)  
 
OSTIA - Altro spot (l'ennesimo in questa LEN Champions League) per la waterpolo italiana ed internazionale: il derby europeo tra Ortigia e Pro Recco se lo aggiudicano i liguri che riescono definitivamente a mettere il muso avanti negli ultimi dieci minuti di gioco. Recchelini che battono i siracusani col punteggio di 10-7.
Al primo tentativo l’Ortigia passa con Gallo che con una conclusione violenta dal semicerchio, sulla zona difensiva dei liguri, fa 1-0. Al mancino in calottina bianca risponde quello in calottina blu: Mandic in superiorità ristabilisce la parità con un tiro sbracciato all’incrocio. Il serbo illumina il gioco con un assist al bacio per l’entrata di Ivovic ma la palombella del montenegrino è di poco a lato; sul cambio palla sono, però, i biancoverdi a far male con Di Luciano che prende il tempo a Bijac (2-1). Il vantaggio siciliano dura poco: Mandic è un cecchino e con il mirino trova, in scioltezza, un angolo impossibile da posizione due. Nel finale di frazione i siracusani avrebbero la possibilità di mettere nuovamente il muso avanti in superiorità ma il tap-in di Di Luciano, sul palo, è di poco fuori misura. Il secondo quarto si apre con il botta e risposta tra le due compagini: Ivovic con l’uomo in più risponde a Giacoppo (gran goal dalla lunga distanza per il messinese). A spezzare l’equilibrio del parziale, però, è ancora una volta il pilastro della nazionale montenegrina che ribalta un’azione offensiva non finalizzata dai siracusani: a tu per tu con Tempesti scaglia in porta una bordata imparabile. I galacticos passano nuovamente avanti ad una manciata di secondi dall’intervallo lungo.
 
Al cambio campo tra i pali recchelini non c'è Bijac ma l'ex posillipino Tommaso Negri. La Pro allunga subito con Di Fulvio, in superiorità ma l'Ortigia prova a restare in scia dei liguri prima con Napolitano, poi con Vidovic che risponde ad un Mandic in assoluto stato di grazia. Il pari (6-6) arriva con Giacoppo che vede il buco nella difesa biancazzurra - in inferiorità - e mette alle spalle di Negri. Il botta e risposta prosegue con due pregevoli realizzazioni: il goal di Gallo s'infila nel sette rispondendo alla marcatura di Figari. Il classe '88, poco dopo, è lesto nel raccogliere, sul palo, l'assist del mago Mandic e ad indirizzare in porta. Nell'ultimo minuto del terzo tempo accade di tutto: Bijac, rientrato in acqua, salva a botta sicura su Cassia mentre dall'altro lato il palo colpito da Echenique salva Tempesti e l'Ortigia. Younger regala il doppio vantaggio ai suoi con una saetta da centro porta dopo il time-out speso da Hernandez ma i titoli di coda sul match li fa calare Di Fulvio che trasforma, ad un minuto dalla fine, un tiro dai cinque metri. Al suono finale della sirena il tabellone dice Pro Recco 10, Ortigia 7. Seconda vittoria e seconda sconfitta consecutiva, rispettivamente per liguri e siciliani.
 
JUG - MARSIGLIA 11-10
 
SPANDAU - OLYMPIACOS 9-13
 
LUNEDI 14 DICEMBRE
 
OLYMPIACOS – ORTIGIA 6-4 (1-2, 2-0, 2-1, 1-1)
Olympiacos: Zerdevas, Daube, Skoumpakis 1, Genidounias 1, Argyropoulos 1, Prekas, Dervisis 1, Kakaris, Mourikis 1, Kapotsis 1, Chrysospathis, Irving, Galanopoulos. All. Vlachos
Ortigia: Tempesti, Cassia, Condemi F., Rocchi, Di Luciano, Ferrero, Giacoppo, Gallo 1, Mirarchi, Rossi 1, Vidovic 1, Napolitano 1, Piccionetti. All. Piccardo
Arbitri: Margeta (SLO) e Putnikovic (SRB)
 
OSTIA – E’ l’Olympiacos a far sua la prima partita della fase preliminare di LEN Champions League. Gli ellenici battono, con fatica, l’Ortigia, al debutto assoluto ai preliminari di questa kermesse, conquistando i primi tre punti del girone. Squadre che si sono equivalse: a fare la differenza alcuni episodi oltre alle giocate dei grandi campioni in acqua quest’oggi.
Genidounias ha subito l’occasione per sbloccare il risultato su rigore ma il palo gli nega la gioia del goal. La prima storica rete dell’Ortigia in Champions arriva poco dopo e la sigla Simone Rossi che, ben servito sul palo in superiorità da Cassia, fa 1-0. Ancora il classe 2002, prodotto del vivaio siracusano, col contagocce, serve Napolitano posizionato ai due metri: il centroboa siciliano è più lesto dei suoi difensori e con una beduina a schizzo beffa Zerdevas. Il primo squillo per gli ellenici, allora, lo suona l’ex Posillipo Dervisis che, da lato, buono accorcia le distanze.
In apertura di secondo quarto Kakaris conquista superiorità: il giro palla veloce dei biancorossi coinvolge tutti i giocatori schierati sul semicerchio offensivo; la palla arriva in posizione 1 a Genidounias che incrocia sul secondo palo e fa 2-2. I giocatori del Pireo passano in vantaggio a 3 minuti dalla fine del periodo con Argyropoulos che prima conquista espulsione e poi, tutto solo davanti a Tempesti, firma l’allungo greco.
E’ Gallo ad aprire le marcature nel terzo periodo di gioco, su penalty: il numero otto biancoverde spiazza letteralmente l’estremo difensore dei greci con uno potente tiro a schizzo che s’infila nell’angolo alto. La rete del campione del mondo a Shanghai vale il nuovo pareggio (3-3). Ortigia che avrebbe la possibilità di rimettere la freccia ma spreca in superiorità ed allora sul fronte opposto Kapotsis fa una magia trovando, con un no-look, sul palo Mourikis: un gioco da ragazzi per il capitano dell’Olympiacos metterla dentro. Il doppio vantaggio arriva con Skoumpakis che dal perimetro, con finta larga sul primo palo, chiude di polso la conclusione sul secondo. Adesso i siciliani sono sotto di due reti (5-3). Nel finale di tempo Zerdevas si salva, deviando in rimessa, il tiro di Di Luciano che, insieme a Giacoppo, aveva portato fino in fondo un sei contro cinque.
Skoumpakis, prezioso in difesa, intercetta un passaggio determinante per i siracusani sul cinque contro quattro per gli italiani ma l’Ortigia c’è e lo fa capire poco dopo quando Mirarchi conquista un nuovo tiro dai cinque metri e Vidovic trasforma, dimezzando lo svantaggio. Irving è impreciso in superiorità e colpisce la traversa dal perimetro ma ci pensa Kapotsis a togliere le castagne dal fuoco segnando, con l’uomo in più, da posizione uno. Squadre stanche ed allungate in questa fase di gioco. A circa 90 secondi dalla fine l'Ortigia ha la possibilità di riaprire il match ma l'occasione in superiorità non viene capitalizzata.
L'Olympiacos gestisce fino alla fine conducendo in porto la sfida e blindando la vittoria

SPANDAU - JUG 7-13
 
PRO RECCO – CN MARSIGLIA 11-9 (2-3, 2-3, 4-2, 3-1)
Pro Recco: Bijac, Di Fulvio 3, Mandic 3, Figlioli, Younger 2, Hallock, Presciutti 1, Echenique, Ivovic 2, Figari, Dobud, Luongo, Negri. All. Hernandez
Marsiglia: Lazovic, Spaic 1, Olivon, Cuckovic, Prlainovic 2, Vernoux 1, Crousillat 1, Durdic, Marion-Vernoux, Kovacevic 1, Vukicevic 1, Camarasa 2, Hovhannisyan. All. Scepanovic
Arbitri: Ortega (ESP) e Berishvili (GEO)
 
OSTIA - La Pro Recco inizia la sua avventura in LEN Champions League con un successo contro il Marsiglia, ultimi vincitori dell'Eurocup e favoritissimi per il titolo nazionale in Francia, che per l'intera partita ha creato non poche grane. A fare la differenza, come spesso accade, è l'ultima frazione di gioco nella quale la Pro Recco segna due reti in più dei suoi avversari; reti pesantissime che, alla fine, faranno la differenza.
Pronti-via ed è subito Pro Recco: Presciutti in entrata conquista uomo in più e sugli sviluppi della superiorità numerica Ivovic, pescato da Di Fulvio, insacca al primo tentativo. Il Marsiglia replica qualche secondo dopo quando Spaic si tira fuori dal palo sei in superiorità e, servito dal compagno in posizione uno, mette alle spalle di Bijac in maniera fortunosa, con la sfera deviata da un difensore recchelino. Di Fulvio riesce a mettersi avanti in controfuga e prova la giocata in tap-in ma la conclusione è fuori misura, dall’altro lato della vasca Prlainovic non perdona: dal perimetro regala ai transalpini il primo vantaggio. Ivovic sceglie la concretezza: riceve centralmente dal lato cattivo e con un tiro a schizzo trova il 2 pari. Camarasa è l’espressione della grinta marsigliese che strappa la palla dalle mani di Bijac e realizza a porta vuota. La Pro Recco prova rimettere in chiaro le cose e ci prova prima con Mandic, poi con Luongo ma la difesa francese resiste fino al termine del parziale.
Il Marsiglia fa vedere ottime cose creando azioni offensive che mettono in difficoltà la retroguardia biancoceleste; in una di queste l’entrata di Kovacevic dall’esterno sul primo palo, servito da Crusillat, viene premiata dal goal del 2-4. L’attacco ligure in superiorità non fa male anche se la Pro Recco da comunque l’impressione di essere meglio preparata atleticamente dei suoi avversari: diverse volte gli attaccanti liguri conquistano un considerevole vantaggio in ripartenza che, però, non viene sfruttato al meglio. Il Marsiglia, d’altro canto, continua a fare il suo gioco e riesce ad andare sul +3 con Vernoux che, sul palo, spinge in porta il pallone servitogli da Prlainovic: Scepanovic, che aveva speso per l’occasione il suo primo time-out, ringrazia. Di Fulvio si sblocca con un pregevole tiro al volo che fulmina Lazovic ma il distacco nel punteggio regge grazie alla giocata dal centro di Camarasa che riesce a girarsi ai tre metri liberandosi del suo diretto marcatore sul dorso ed andando a spiazzare l’estremo difensore croato. A 40 secondi dalla sirena di fine tempo, poi, Luongo si procura il rigore che Mandic va poi a trasformare portando i suoi sul -2. Nel finale l’ex Sport Management Lazovic respinge un nuovo assalto del Recco e sul 4-6 si va al cambio panchine.
Il terzo tempo si apre con la rete del Marsiglia con la bordata di Vukicevic (uomo in più) a cui risponde Mandic (in doppia superiorità). E’ ancora il mancino serbo che dimezza lo svantaggio, ancora con l’uomo in più con una frustata dai quattro metri della porta difesa da Lazovic. La Pro Recco inserisce una nuova marcia: Figlioli vede Di Fulvio centralmente, il pescarese si alza caricando il destro e fredda il portiere del Marsiglia. Equilibrio ristabilito. La velocità di esecuzione di Crousillat è impressionante ed il suo tiro finisce sulla testa di Bijac (7-8). Vale lo stesso per Di Fulvio che, esattamente sugli sviluppi dell’azione successiva, realizza l’identica, stessa, marcatura del francese: imparabile per l’estremo difensore della nazionale montenegrina.
 Si va all’ultimo quarto sull’8-8. Younger mette subito la freccia con una realizzazione meravigliosa che s’infila nel sette della porta francese ed al primo affondo del periodo i biancocelesti si portano avanti. Bijac sale in cattedra: ipnotizza Camarasa, respingendo una conclusione ravvicinata, poi devia sulla traversa un tiro velenoso di Prlainovic da posizione centrale. Presciutti (buon compleanno!) si regala un goal pesantissimo: dopo aver conquistato superiorità, viene pescato sul palo da Ivovic e sotto porta è freddo e cinico. I transalpini ad un minuto e mezzo dalla fine trovano la forza per riportarsi sul -1 con Prlainovic: la sua rete viene convalidata tra le proteste della panchina ligure che chiedeva un fallo a favore oltre, ovviamente, all'annullamento del goal.
Ad undici secondi dalla fine a scrivere la parola 'fine' sul match ci pensa l'australiano Younger che mette, di fatto, in cassaforte una vittoria importante contro una delle sorprese assolute di questa kermesse.
 
 
 
Credits: foto DeepBlueMedia/Giorgio Scala

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