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Champions: Brescia, che beffa a 3" dal termine (6-6)! Recco, settima vittoria

  Pubblicato il 01 Mar 2117  20:46
Quarto turno

 
Girone A: Olympiakos e Szolnok 19; Brescia 11; Orvosi 8; Spandau 3; Olympic Nizza 0
Girone B: Pro Recco 21; Jug 14; Eger 12; Barceloneta 8; Hannover 3; Partizan 1
 
REGOLAMENTO: si qualificano per la Final Six di Budapest le prime due classificate del girone A (più lo Szolnok qualificato di diritto) e le prime tre del girone B.
 
Seconda giornata di ritorno
 
BRESCIA-ORVOSI 6-6
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU

BRESCIA - Ennesimo pareggio tra Brescia e Orvosi. Per come si erano messe le cose a metà del terzo tempo (1-4 per gli ungheresi) può sembrare un risultato favoloso per la squadra di Bovo, ma non lo è. Perchè, con una straordinaria rimonta, i lombardi nel quarto tempo erano riusciti a sorpassare i magiari (6-5) con un gol di Christian Presciutti a 21" dalla sirena. Ma a 3" dal termine, dal terribile braccio sinistro di Zalanki, è arrivato il gol di un pareggio che sa tanto di beffa perchè una vittoria avrebbe portato il Brescia vicinissimo alla qualificazione alla Final Six. Invece il duello tra lombardi e ungheresi continuerà fino al termine del quarto turno: il Brescia ha tre punti in più, l'Orvosi un calendario più favorevole. Potrebbe risultare decisiva la differenza reti generale.
Cronaca. Tutto da raccontare il quarto tempo, che comincia con il Brescia sotto di due reti (2-4). Un -2 frutto degli errori con l'uomo in più (finora il computo è 2 su 10), di alcuni contropiedi sciupati banalmente e soprattutto dell'ottima difesa dell'Orvosi e delle parate di Bisztritsanyi.
In avvio di quarta frazione undicesimo uomo in più per la squadra di Bovo, ma l'estremo difensore ungherese dice ancora no. Visto che in superiorità stasera non è cosa, Rizzo ci prova a uomini pari da posizione 2 e segna un gol di fondamentale importanza (3-4) perchè dà alla formazione lombarda il morale giusto per completare la rimonta.
Terzo fallo per Nikic, l'Orvosi perde un uomo molto importante, anche se finora la difesa bresciana (gran partita di Randjelovic) ne aveva limitato la pericolosità. Anche stavolta la squadra di Bovo non sfrutta l'uomo in più.
Christian Presciutti, finora l'ombra del grande giocatore che è, riscatta la sua brutta partita con una grande azione: ruba palla in difesa, s'invola verso la porta avversaria, la serve a Rizzo che a sua volta libera Muslim al tiro: 4-4. La piscina di Mompiano diventa una bolgia. Ma il mancino Zalanki, già protagonista del gol dell'1-4, spegne l'entusiasmo con il suo secondo gol personale. Orvosi nuovamente avanti (4-5).
La squadra magiara ha poi a disposizione l'uomo in più per tornare a +2, ma Del Lungo salva la porta lombarda. Superiorità per il Brescia: Muslim raccoglie un tiro di Rizzo respinto dalla traversa e fa riesplodere Mompiano: 5-5. Un boato che, tuttavia, è nulla al confronto di quello che accompagna la rete del sorpasso: dopo il time out chiamato da Bovo, il Brescia fa girare finalmente alla grande il pallone e Christian Presciutti, servito dal fratello Nicholas, batte Bisztritsanyi (6-5).
Mancano 21" al termine, bisogna stringere i denti e, possibilmente, evitare che Zalanki ci provi ancora. Ma è proprio dal braccio del mancino che parte, a 3" dal termine, il pallone della beffa.
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
Un’An Brescia tutta grinta e determinazione si tiene la porta aperta sulla Final Six di Champions League: a Mompiano, nella settima giornata del girone A, la squadra di Sandro Bovo pareggia 6 a 6 (1-2, 0-0, 1-2, 4-2, i parziali) con l’OSC Budapest, al termine di una battaglia in cui, per larghi tratti, pareva essere destinata a non raccogliere nulla. Come nello scontro avvenuto, in ottobre e sempre a Brescia, nella fase di qualificazione, e anch’esso concluso con un pareggio, l’Orvosi rimane in testa per oltre tre quarti di partita, partendo sul più due in avvio dell’ultima frazione, dopo aver sfruttato con lucidità le poche sbavature difensive del sette bresciano, e facendo segnare un più che buono 3 su 5 in superiorità numerica. E se gli ungheresi hanno replicato una maggiore concretezza offensiva, l’An ha praticamente fotocopiato la prestazione di cinque mesi fa, con buona parte di gara contraddistinta da schemi non completamente riusciti, una sorta di evanescenza sotto porta, qualche passaggio sbagliato con l’uomo in più (alla fine, il dato statistico sarà 4 su 13), ma con una tenacia e una convinzione di potercela fare, veramente incrollabili; è così che, nel quarto periodo, dopo le due ennesime superiorità sprecate, le cose iniziano a girare per il verso giusto e, grazie alle reti a uomini pari di Rizzo (da posizione 2) e Muslim (a conclusione di una controfuga), arriva il tanto cercato aggancio che esalta i tifosi biancazzurri, anche loro coinvolti nella riscossa di Presciutti e compagni. Sul 4 pari, la carica dei padroni di casa non si esaurisce, anzi, e, dopo, il momentaneo 4 a 5 di Zalanki, l’An tira fuori gli artigli passando in vantaggio con i gol in superiorità di Muslim e Christian Presciutti, quest’ultima rete a 16 secondi dalla fine; a quel punto, ai magiari non resta che il tiro della disperazione e il tentativo ha buon esito, per il definitivo pareggio – il quarto in altrettante sfide -. Adesso, tra le due formazioni, il distacco in classifica rimane di tre punti (An 11, Orvosi 8) e la lotta per l’ultimo posto utile alla qualificazione alle finali, si fa più infuocata, considerando che la compagine di Vincze ha un calendario più agevole (nell’ordine, Berlino, Nizza e Szolnok, mentre l’An incrocerà Szolnok, Berlino e Olympiacos). Ma, ancora una volta, non saranno le difficoltà a frenare la voglia di crescere delle calottine bresciane.   
«Dal punto di vista del carattere, della tenuta mentale – commenta coach Bovo -, abbiamo disputato una partita di alto livello: a lungo, non siamo riusciti a esprimere quello che sappiamo fare, non ci venivano i tiri, i passaggi, e abbiamo pagato caro finendo anche sotto di tre. Contro un avversario come l’Orvosi, non è roba da poco; però, non abbiamo mai mollato, siamo rimasti sempre concentrati difendendo sempre bene e reagendo alla situazione sfavorevole con grande forza di volontà, con una cattiveria agonistica che si è mai scalfita, e che ci ha permesso di sbloccarci in attacco. C’è rammarico per il gol subito a cinque secondi dalla conclusione, perché era evitabile, però il risultato è giusto. Ora, per noi, le prossime tre partite di Champions saranno delle finali da giocare col coltello tra i denti».          
 
 
BARCELONETA-PRO RECCO 6-11
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU
IL COMUNICATO DELLA PRO RECCO
Non conosce ostacoli il cammino europeo della Pro Recco che vince in Spagna con il Barceloneta, 11-6, e stacca il biglietto per la Final Six di Budapest. Davanti al Patron Gabriele Volpi, i biancocelesti portano a casa un successo prezioso, collezionando così la settima vittoria europea in altrettante gare.
Partenza sprint per la Pro Recco che va a segno nelle prime due azioni di attacco: magistrale palombella in alzo e tiro per Filipovic dopo appena 30 secondi, poi Sukno da posizione 5 a battere un incerto Lopez Pinedo. I ragazzi di Vujasinovic sono devastanti e vanno sul più 4 sfruttando due superiorità con Mandic e Bodegas, imbeccato da un illuminante Sukno. Il Barceloneta accorcia con Strahinja Rasovic da posizione 3, ma ancora Filipovic, con l'uomo in più, chiude il primo quarto sull'1-5.
Secondo tempo in equilibrio: il gol di Mandic, alzo e tiro dopo cinque minuti, scatena la reazione dei catalani con Strahinja Rasovic e Minguell a bucare Tempesti. Figlioli in superiorità ristabilisce il +4 con un tiro che sbatte sulla traversa.
Cambia il campo, ma la trama della partita non riserva colpi di scena: Sukno fa due reti, poi Echenique sigla il gol dell'ex servito da Di Fulvio in controfuga; 0-3 il parziale che, di fatto, chiude la gara.
I restanti otto minuto assumono i contorni dell'allenamento. Ivovic dopo cento secondi porta la Pro Recco a +8. Famera, da posizione 5, supera il numero uno biancoceleste e scalda i tifosi spagnoli. Strahinja Rasovic fredda Volarevic, appena entrato, a quattro minuti dalla sirena per il 5-11. Gli spagnoli si portano sul -5 con Viktor Rasovic lanciato a rete dopo un controfallo fischiato a Di Fulvio. È l'ultima emozione di un match dominato fin dall'inizio dai ragazzi di Vujasinovic.
"Tre punti che vogliono dire Final Six, ma quello era il nostro obbligo fin dall'inizio della stagione - osserva Filip Filipovic -. Siamo i favoriti per la vittoria finale, ma dimostrarlo in acqua non è semplice. Oggi in alcuni momenti siamo stati bravi, in altri, come nel secondo tempo, ci siamo rilassati un po' troppo subendo qualche gol evitabile. Questa è una piscina molto calda, ma il risultato rispecchia l'andamento della partita".
 
HANNOVER-EGER 11-12
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU
 
JUG-PARTIZAN 21-9
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU
 
OLYMPIC NIZZA-SZOLNOK 5-12
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU

OLYMPIAKOS-SPANDAU 10-8 (ha arbitrato Castagnola)
TABELLINO E CRONACA MINUTO PER MINUTO SU
http://www.microplustiming.com/lenchampionsleague/indexCL_web.php?c=ASM&g=1&t=A01&gr=1&s1=OLY&s2=SPA&st=2
 

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