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Capanna: vogliamo fare bene, vogliamo sognare di vincere una coppa europea

  Pubblicato il 16 Nov 2121  17:34

Centrare un nuovo obiettivo intermedio, il passaggio al secondo turno di Coppa, per continuare quel percorso virtuoso che punta ad arrivare al vertice in tutte le competizioni. Questo lo spirito con cui la Sis Roma si avvicina al girone valevole per il primo turno di Len Euro League, competizione che la formazione capitolina affronterà ad Ostia da giovedì a domenica. Marco Capanna si sofferma sulle attese della formazione padrona di casa ed invita le sue ragazze a proseguire il percorso intrapreso affrontando al meglio ogni singola partita, l'unico modo possibile per acquisire la certezza della qualificazione, il primo step da cui partire per coltivare il sogno di un alloro continentale.
 
Quali indicazioni ha lasciato la vittoria ottenuta sabato contro il NC Milano sull'evoluzione del percorso che la squadra ha intrapreso ad inizio annata?
È stata una buona partita, come sempre ci sono spunti positivi, di cose che facciamo bene, sempre meglio e cose da migliorare, come sempre in maniera costruttiva. La squadra sta facendo il percorso giusto sia come risultati che come idea di gioco, come tentativo di svilupparla e di prendere i margini che ancora possiamo migliorare perché parliamo di una squadra che vanta un potenziale enorme e non si deve porre limiti nel migliorare la propria qualità individuale e di squadra.
 
Quali sono gli aspetti del gioco su cui il gruppo deve insistere per migliorare ulteriormente il suo rendimento?
Gli aspetti del gioco che vogliamo migliorare sono sicuramente, mantenendo una grande intensità e un gioco di continuo movimento, riuscire anche a gestire il tempo dell’azione, il tempo di sfruttare certi vantaggi per riuscire ad aprire ancora di più la difesa e trovare la soluzione migliore nel finale di azione. Sicuramente il controllo del gioco va migliorato così come la solidità difensiva e la capacità di non trovarci vulnerabili prendendo qualche gol di troppo per eccessiva frenesia. Tutto questo si ottiene portando tutta la rosa a questo livello di attenzione, concentrazione e lettura. Questo è il focus maggiore che abbiamo in questo momento.
 
Da giovedì a domenica vi attende il girone di Euroleague ad Ostia. Con quali ambizioni la Sis si presenta ai nastri di partenza del torneo continentale?
Questo girone di Coppa ci riempie di orgoglio, dà grande lustro alla società e stimola alla grande la squadra. Come in ogni competizione cerchiamo di pensare partita dopo partita ma vogliamo arrivare il più lontano possibile, non ci poniamo limiti. Non bisogna però avere la frenesia del risultato assoluto. Bisogna godersi l’evento, essere molto attenti, gestirlo, interpretarlo, avere la testa nei momenti di difficoltà che si presenteranno in ogni partita e cercare di imporre sia il nostro gioco che la nostra mentalità. Speriamo di essere una buona immagine per il nostro pubblico e di cercare di coinvolgere più persone possibili. Vogliamo fare bene, vogliamo sognare di vincere una coppa europea, quindi cominciamo con il primo passo.
 
Quale salto di qualità ti aspetti dalla tua squadra in ambito internazionale dopo la Final Four del Len Trophy disputata lo scorso anno?
Due anni fa abbiamo partecipato per la prima volta alla Coppa come Sis Roma, abbiamo disputato due gironi con squadre molto forti, ci siamo confrontati con le formazioni più attrezzate ed esperte della competizione. Ci siamo fatti trovare all’altezza giocando e combattendo tutte le partite. L’anno scorso avevamo fatto tesoro di quello e, nonostante le mille difficoltà, siamo riusciti ad arrivare fino alla Final Four di Coppa Len pareggiando, tra l’altro, nei quarti di finale di Euroleague contro il Dunaujvaros, finalista del torneo, e battendo nel girone l’Olympiacos, vincitrice del torneo. Segnali di crescita ci sono già stati lo scorso anno. Sicuramente nella Final Four di Coppa Len ci siamo accorti che, giocando alla pari con il Matarò, qualcosa dal punto di vista della presenza, dell’incisività, della personalità, della padronanza dell’evento ci è mancato. Dal punto di vista emozionale mi aspetto che saremo più pronti, la differenza la farà anche il coraggio necessario a viverlo in prima persona, visto che abbiamo già provato sulla pelle quel tipo di esperienza, anche perché siamo cresciuti dal punto di vista qualitativo sia come rosa che individualmente.
 
Quali saranno le avversarie più pericolose sulla strada verso la conquista della qualificazione?
La qualificazione sarà molto combattuta. Ad eccezione della squadra maltese, che parte più dietro, le altre sono tutte formazioni di buon livello. Il risultato, l’interpretazione della partita e la gestione della situazioni del singolo match potrebbero risultare determinanti per il passaggio del turno. Sulla carta mi aspetto che il Ferencvaros abbia qualcosa di più e sia l’avversaria da battere per il primo posto cercando di stare molto attenti partita per partita a non arrivare quarti e finire qui l’avventura europea. L’unica strada è quella di cominciare fin dalla prima giornata a fare la partita più forte possibile, cercare di fare risultato con chiunque e poi alla fine tireremo le somme. Solo in quel momento capiremo la partita determinante per il passaggio del turno o per il primo posto. Confermo però che, almeno sulla carta, la formazione magiara si presenta come molto attrezzata, con tante nazionali in rosa e l’avversaria di alto livello contro cui giocheremo la partita più difficile.
 
Quanto sarà importante, in una serie di gare ravvicinate, poter contare sull'apporto del pubblico?
Il pubblico è la nostra carica in più, la nostra energia in più nei momenti di difficoltà o anche di esaltazione per il nostro gioco. La giusta soddisfazione sia per la società che per le ragazze e i sacrifici che fanno. Abbiamo una responsabilità in più di coinvolgere le persone che verranno a vedere, in primis le nostre formazioni giovanili, una competizione che si svolge al più alto livello e che noi portiamo qui a Roma. Questo ci deve dare onore e onere.
 
Fotografia: Salerno in Web
 

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