Di traguardo in traguardo. Oggi, contro l'Australia, Sandro Campagna collezionerà la trecentesima panchina azzurra: «Una bella cifra tonda. Aggiungiamola alle 409 presenze da giocatore, e ne viene fuori una storia ricca. Ne vado orgoglioso, avverto la responsabilità. La interpreto come una tappa verso altre mete» racconta il c.t. del Settebello. La prima da allenatore fu il 2 dicembre del 2000 a Zagabria, raccogliendo la pesante eredità di Rudic: «La ricordo nitidamente. Semifinale dell'Eurolega per nazioni, vinse l'Ungheria 5-4 . La più esaltante è legata a una medaglia d'oro: «La finale mondiale di Shanghai, il 30 luglio 2011, 8-7 sulla Serbia». Tante altre panchine ci saranno, perché il presidente Barelli ha fatto sapere al Consiglio federale che il rapporto col tecnico siciliano continuerà anche dopo la scadenza del contratto, fissata per dicembre. «Dire che mi fa piacere è poco, ringrazio per la fiducia. Di ritorno da Rio, stabiliremo i dettagli».
PROGRESSI Di traguardo in traguardo: il prossimo è appunto la World League a Huizhou, provincia del Guangdong, il successivo sarà l'Olimpiade. In Cina mancano alcune big che hanno fallito la qualificazione, ma il test è estremamente indicativo. «Un torneo intenso e stressante, cosa che non mi dispiace: noi abbiamo bisogno di giocare tantissimo. Ovviamente non saremo a posto sul piano fisico, ma non deve rappresentare un alibi e mi aspetto progressivi miglioramenti nel gioco. Se vogliamo puntare in alto, non possiamo prescindere da una difesa di ferro. E poi, rispetto all'amichevole disputata giovedì a Messina con gli Stati Uniti, chiedo più coraggio e intraprendenza in attacco. Ho parecchi dubbi da sciogliere per far quadrare il cerchio e nessuno deve sentirsi sicuro del posto ai Giochi» avverte Campagna, che domenica nel giorno delle finali compirà 53 anni. Quattro azzurri non presenti a Huizhou si stanno allenando a Ostia (Giorgetti, Baraldi, Gallo, Renzuto), il 30 si aggregheranno agli altri a Pescara.
LE RIVALI In questa Final Eight, considerando che siamo nell'imminenza dell'Olimpiade e i c.t. devono fare esperimenti, la Fina ha consentito a ogni squadra di presentare 15 giocatori, ma a referto ovviamente ne vanno sempre 13. Nell'Italia il grande assente è Tempesti, convalescente dopo l'operazione all'occhio destro (distacco della retina). «L'ho sentito sereno, fiducioso e motivato. Gli sarà consentito di tornare in acqua senza fare sforzi, il 27 farà un'altra visita coi medici del Coni, quindi per metà luglio è atteso l'ok definitivo». Cioè poco prima della consegna delle liste per i Giochi: la scadenza è il 18. Tra i pali, spazio dunque a Del Lungo che pure taglia un traguardo speciale, ossia la partita numero 100.17talia non ha mai vinto la World League, è l'unico titolo che le manca. E gli stimoli arrivano anche dai premi in denaro: alla vincitrice vanno 100.000 dollari, che di questi tempi non sono pochi. Contro l'Australia, sarà un debutto tostissimo. «l.a considero una delle grandi outsider a Rio, assieme a Grecia, Stati Uniti e Brasile. Scommetterei che una di queste salirà sul podio. Quanto ai valori assoluti, non c'è dubbio che la Serbia sia la più forte. Dietro, in questo momento, vedo la Croazia: diventerebbe ancor più competitiva se schierasse Garcia da naturalizzato. Così pare». II mancino dello Jug non gioca da un anno con la Spagna.
L'ANALISI Sedici anni da c.t.: in mezzo a tanto azzurro, anche l'esperienza sulla panchina greca dal 2003 al 2008. Quanto è cambiata la pallanuoto? «Moltissimo. In particolare negli ultimi cinque anni, c'è stata un'evoluzione tattica enorme: penso all'uomo in più e all'uomo in meno - spiega Campagna -, alle giocate sui pali. Adesso il pallone sugli esterni viaggia a velocità stratosferiche. Per non parlare dell'intensità e del maggiore contatto fisico che richiede una preparazione atletica superiore». Muscoli e fantasia, è la ricetta per vincere.
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