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Brescia, ora puoi gioire: l'Euro Cup è tua

  Pubblicato il 30 Apr 2116  20:36
RIVEDI QUI LA GARA
 
L'IMPECCABILE TUFFO DI BORELLI AL MINUTO 1h 10.00
 
BRESCIA-SINTEZ KAZAN 12-6 (5-1, 1-0, 3-1, 3-4)
Brescia: Del Lungo, Guerrato, C. Presciutti, Randjelovic, Molina 3, Rizzo 2 (1 rig.), Damonte, Nora 2, N. Presciutti 1, Bertoli, Ubovic 2, Napolitano 2, Dian. All. Bovo.
Sintez Kazan: Ivanov, Pliskevic, Zinnatulin, Odintsov 1, Antonijevic, Marelja, Rizhov-Alenichev 2, Nagaev 2 (1 rig.), Latipov 1, Yankov, Shaikthudinov, Shepelev, Koshkarov. All. Fedorin.
Arbitri: Koganov (Aze) e Schwartz (Isr).
 
BRESCIA - Ubovic in controfuga 1 contro 0, Nora con due sassate, Napolitano dal centro, Molina con un gran tiro da fuori, Rizzo idem. Alla fine del secondo tempo il punteggio è 6-1 per il Brescia. Un +5 che si aggiunge al +7 della gara di Kazan.  Se c’era per caso qualche dubbio sul trionfo biancazzurro, a questo punto non c’è più. E la grande festa può cominciare.
Il Brescia festeggia in una volta sola la vittoria dell’Euro Cup, il primato assoluto di successi in questa manifestazione (4), la prima vittoria continentale da allenatore di Sandro Bovo, il tris del tecnico savonese (aveva già vinto questo trofeo due volte da giocatore) e il decimo successo italiano nell’Euro Cup o Coppa Len che dir si voglia.
Nella terza frazione, che il Brescia chiude sul punteggio di 9-2 (Rizzo, Molina e Napolitano fanno il bis), le telecamere della Rai inquadrano Piero Borelli che non vede l’ora che questa partita finisca per alzare assieme ai suoi giocatori il primo trofeo stagionale europeo targato Italia. Ma se la gara finisse adesso, il formidabile direttore generale del Brescia si perderebbe il tris di Molina (beduina fantastica), il gol di Christian Presciutti e le parate del bravo Dian che nel quarto tempo ha preso il posto tra i pali di un Del Lungo molto bravo anche stasera.
Alle 19,53 il fischio finale, accompagnato da un boato. Bovo abbraccia uno dopo l'altro i suoi giocatori, poi tutti in acqua ad aspettare il tuffo di Borelli, impeccabile anche in questo.
"Sono strafelice - dice capitan Presciutti -: questa Coppa finalmente ripaga la società di tutti i sacrifici che ha fatto finora per farci competere ad alti livelli. E adesso sotto con la Final Six".
Bagnato fradicio ma contentissimo, ovviamente, Anche Bovo: "Spettacolo di pubblico straordinario, serata indimenticabile e, soprattutto, la conferma che il Brescia ha creao davvero un movimento pallanuotistico importante".
Bello l'abbraccio di Molina a Borelli mentre il direttore generale del Brescia al microfono di Dario Di Gennaro dice: "Io non sono come quelli che si buttano in maniche di camicia, sembra tutto preparato. Mi sono tuffato in completo azzurro, e mi auguro che in futuro ci siano tanti altri tuffi come questo".
 
IL COMUNICATO DEL BRESCIA
L’An Brescia al vertice della scena internazionale: a Mompiano, nel ritorno della finale di Euro Cup, la squadra di Sandro Bovo non dà scampo al Sintez Kazan, portando a casa il 12 a 6 (5-1, 1-0, 3-1, 3-4, i parziali) che sancisce la conquista del trofeo continentale. Con il successo di questa sera, l’An diventa il primo club con quattro Euro Cup-Coppa Len in bacheca. Davanti a una tribuna stracolma di tifosi tanto calorosi quanto desiderosi di festeggiare, Presciutti e compagni non deludono le attese riuscendo a chiudere i conti già nel primo tempo: in poco più di due minuti (a metà frazione), il sette bresciano è sul 3 a 0 e, a quel punto, per la formazione russa si ritrova a meno 10 (11-4 il punteggio dell’andata), e anche il gol di Ryzhov-Alenichev (in superiorità), serve a ben poco perché, a fine periodo, arrivano ancora due segnature biancazzurre (con Molina e Nora), e il compito del Sintez si trasforma da disperato a impossibile. Seppur con la coppa già in tasca, le calottine di casa continuano a macinare gioco, facendo leva su una difesa, ancora una volta, molto efficace e sfruttando ogni errore e ogni occasione per colpire: in tre tempi, il Kazan va a segno solo due volte, e azione dopo azione, la compagine ospite molla la presa. In avvio dell’ultimo tempo, il risultato è sull’11 a 2, le sorti sono definite e il pubblico può iniziare a fare festa; i numerosi bambini (e non solo loro) incominciano a indossare le magliette celebrative e la piscina mompianese diventa un tripudio biancazzurro. L’An è sul tetto d’Europa, avanti così.
«Non m’immaginavo una tribuna così piena – queste le parole a caldo di coach Bovo -, con così tanti bimbi calorosi ed entusiasti: vuol dire che ci stiamo radicando sempre più nel territorio e la vittoria è anche per tutti quelli che ci sostengono con passione e tifo acceso. In ogni caso, il traguardo ripaga dei grandi sforzi sostenuti dalla dirigenza - a partire dal presidente Malchiodi e dal vice presidente Morandini -, dall’OMR, nostro fondamentale sponsor, e da tutti i collaboratori. Venendo alla partita, ero sicuro di vincere, abbiamo preparato con cura questa doppia finale, eravamo pronti a far bene: doveva essere festa e festa è stata».
«Sono davvero contento – dichiara il patron, Marco Bonometti -, finalmente è arrivato un risultato positivo. Il successo è il frutto del lavoro di tutto l’organico, della precisa impostazione data alla società. Vogliamo essere campioni in acqua ma anche al di là dell’evento sportivo: impegno, pianificazione, spirito di sacrificio, sono tutte caratteristiche dell’An e vogliamo essere esempio per gli altri club. Abbiamo costruito un gruppo eccezionale, schieriamo campioni nello sport e anche nella vita e la vittoria di stasera è l’inizio di un percorso di crescita. Spero proprio che il traguardo raggiunto stasera possa avvicinare sempre più la città alla pallanuoto, soprattutto i giovani; per noi, lo sport è, sì, evento agonistico, ma anche momento educativo».
«La conquista dell’Euro Cup – dice il presidente Andrea Malchiodi -, è il coronamento del lavoro iniziato quattro anni or sono, per costruire una società solida e vincente: ora ci godiamo questo momento che rende merito alle nostre fatiche e che sottolinea la qualità del nostro impegno. Questa vittoria ci dà la consapevolezza di poter arrivare a traguardi più importanti; intanto, però, da parte mia è doveroso ringraziare chi ha reso possibile tutto ciò, ovvero il tecnico e i giocatori, e poi tutto lo staff dirigenziale e, ovviamente, gli appassionati patron, Marco e Franco Bonometti, oggi entrambi presenti a sostenere la squadra».
 
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
L'Euro Cup resta in Italia. L'AN Brescia succede al CN Posillipo nell'albo d'oro della manifestazione, battendo in finale i russi del Sintez Kazan 12-6 (parziali 5-1, 1-0, 3-1, 3-4) già sconfitti in trasferta 11-4.
Partita subito in discesa con le reti in sequenza di Ubovic in controfuga, del mancino Nora e di Napolitano dal centro. L'AN Brescia chiude il primo parziale sul 5-1 con i gol di Molina dal perimetro e Nora in controfuga, poi si porta sul 6-1 di metà partita con una bomba di Rizzo. Pressing e difesa ermetica consentono ai padroni di casa di gestire agevolmente il vantaggio ed allungare ancora con Rizzo su rigore, con Molina dalla distanza e con un tap-in di Napolitano per il 9-1, a cui segue la rete di Latypov - il migliore tra i russi - che dà il via all'ultimo parziale sul 9-2. Dian, che intanto aveva sostituito l'ottimo Del Lungo tra i pali, si oppone a un paio di conclusioni velleitarie del Sintez Kazan. Ubovic in controfuga e Molina in beduina segnano l'11-2. L'AN Brescia si distende. In tribuna si prepara la festa e il mancino Nagaev segna su rigore e a schizzo per l'11-4 che eguaglia il punteggio dell'andata; ma non può mancare all'appello il gol del capitano Christian Presciutti, che firma il 12-4 a cui ripondono Odintsov e Ryzhov-Alenichev per il 12-6 conclusivo.
Per l'AN Brescia si tratta del quarto successo dopo le edizioni del 2002, 2003 e 2006. Peraltro è la decima volta in 24 edizioni che una squadra italiana s'impone in Euro Cup (già Coppa LEN): Racing Roma nel 1994, Pallanuoto Pescara nel 1996, RN Savona nel 2005, 2011 e 2012, CN Posillipo nel 2015.
Il commento del tecnico Sandro Bovo: "E' una vittoria importante per il gioco espresso e per quello che siamo riusciti a creare. La piscina era stracolma, con tanti giovani ed entusiasmo. Sta crescendo la pallanuoto a Brescia. Il pensiero è già alla final six. Abbiamo cominciato a finalizzare il lavoro dopo il largo vantaggio acquisito nella finale di andata".
Il commento di capitan Presciutti: "E' veramente un successo fantastico. Erano anni che non riuscivamo a vincere. Questo trofeo l'abbiamo sudato e ci dà una gioia enorme da condividere con la società che ci ha sempre permesso di lavorare con serenità e con la città che ci ha accompagnato con tanta passione. Questo trofeo ci dà la carica per il finale di stagione".
Il commento del presidente Andrea Malchiodi: "Una gioia immensa che premia il lavoro che dura da anni e speriamo che sia i primo di una serie di successi".
I complimenti del presidente Paolo Barelli. "Formulo i più sentiti complimenti agli atleti, allo staff tecnico guidato da Alessandro Bovo, al direttore sportivo Piero Borelli, al presidente Andrea Malchiodi e ai patron Marco e Franco Bonometti per il prestigioso successo dell'AN Brescia, che diventa la prima squadra nella storia ad aver conquistato per quattro edizioni la Euro Cup e che suggella la decima vittoria di un club italiano nella manifestazione. Il cammino dell'AN Brescia legittima questo trionfo, che riporta il trofeo a Brescia dopo dieci anni, durante cui la dirigenza ha sempre mantenuto la società nell'elite della pallanuoto internazionale".
Il cammino europeo dell'AN Brescia. La squadra allenata da Sandro Bovo esordisce nel girone eliminatorio del secondo turno in Champions League a Vouliagmeni e batte 10-6 i greci padroni di casa, pareggia 8-8 con gli ungheresi dell'OSC Budapest e vince 9-8 coi francesi del Montpellier. Si qualifica così al terzo turno dove patisce l'eliminazione dai montenegrini dello Jadran Herceg Novi che vincono all'andata 14-6 e perdono al ritorno per 12-8. L'AN Brescia scivola in Euro Cup dove fa percorso netto: doppio successo nei quarti di finale con i russi del Kinef Kirishi per 15-6 e per 5-11; doppio successo in semifinale con gli ungheresi dello Szeged per 9-8 e 10-15 e il trionfo in finale coi russi del Sintez Kazan.

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