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Barelli: "Ridicolo parlare di Olimpiadi se non c'è una svolta positiva entro la metà di aprile"

  Pubblicato il 19 Mar 2120  19:09
(dal sito della Fin) - Il presidente Paolo Barelli ha rilasciato delle dichiarazioni all'agenzia Adnkronos su Olimpiadi e stato degli Azzurri.
"Se non c'è una svolta positiva dell'emergenza Coronavirus entro la metà di aprile è ridicolo parlare di Olimpiadi, soprattutto per una questione di pari opportunità tra gli atleti. Noi ad esempio abbiamo molti ragazzi che non si stanno allenando perché ci sono le piscine chiuse".
Il presidente della Fin, Paolo Barelli, all'Adnkronos, chiede una decisione in tempi brevi sulle Olimpiadi di Tokyo 2020, messe a forte rischio dall'emergenza Coronavirus. "Il Cio ha parlato di una decisione a inizio giugno ma è troppo tardi - prosegue il numero uno del nuoto italiano -. Immagino che lo abbiamo fatto perché hanno contratti miliardari con le tv e un accordo con il governo giapponese ma i Giochi li fanno gli atleti non i dirigenti e sarebbe ingiusto non mettere tutti nelle condizioni di competere alla pari".
"Ho sentito alcuni dei nostri ragazzi e i loro allenatori e sono tutti preoccupati, chi non può allenarsi è anche angosciato dal rischio di veder buttare all'aria anni di lavoro. Se a metà aprile non si vede la luce in fondo al tunnel è meglio lasciar perdere", prosegue Barelli che poi approfondisce: "E' un momento molto difficile, il nuoto azzurro si regge in gran parte sullo splendido lavoro che fanno le società e ora con quasi tutte le piscine chiuse sono in grande difficoltà. Abbiamo evidentemente grandi problemi a far allenare i nostri atleti di punta che stanno preparando i Giochi di Tokyo, se mai si faranno. Abbiamo i ragazzi della pallanuoto praticamente tutti fermi, sono aperte le due piscine federali di Ostia, dove stanno lavorando tra gli altri Paltrinieri e Detti, e Verona, dove c'è la Pellegrini. C'è aperta una piscina a Torino, quella di via Mecenate a Milano e un'altra a Imola. Non tutti i ragazzi nel giro azzurro si stanno allenando al meglio, quelli che hanno la piscina chiusa fanno quel che possono a casa".
Gli azzurri in attività stanno tutti bene, sono sotto attento controllo medico e seguono alla lettere le indicazioni dei medici sportivi. "La salute dei nostri ragazzi viene prima di tutto e per fortuna al momento stanno tutti bene e sono sotto le cure dei nostri medici federali presenti in raduno. C'è preoccupazione per la situazione che sta vivendo il nostro Paese e la speranza di uscirne il prima possibile", conclude Barelli. (AdnKronos).

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