Attendere prego...

Archivio News

Waterpolo People

Barelli, ora tocca a te: ci vogliono i fatti!

  Pubblicato il 30 Lug 2019  09:55
Secondo prassi, subito dopo la conquista della medaglia d'oro, è intervenuto come è giusto che sia Paolo Barelli: "La squadra è stata allenata e preparata alla perfezione. Sono arrivati alla finale in condizioni eccellenti e hanno dominato la Spagna che era data per favorita dai pronostici. Complimenti a loro e a tutte le società che seguono questi meravigliosi ragazzi. Questo successo dimostra, ancora una volta, che il sistema federale funziona. I nostri tecnici sono i migliori al mondo, sono i più richiesti e i più esperti: di questo siamo orgogliosi. Dobbiamo andare avanti così, consapevoli che è sempre più difficile"
Belle e sentite parole, come sempre, ma la pallanuoto italiana ha bisogno di fatti. Troppe volte le medaglie d'oro azzurre sono state sprecate, troppe volte ci siamo visti sorpassare come popolarità anche da sport che non hanno mai vinto niente.
Adesso abbiamo 13 campioni del mondo che, dopo questa grande impresa, hanno il diritto di essere conosciuti da tutti. Questi nomi (Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Edoardo Di Somma, Vincenzo Dolce, Gonzalo Echenique, Niccolò Figari, Pietro Figlioli, Stefano Luongo, Gianmarco Nicosia, Vincenzo Renzuto Iodice, Alessandro Velotto) devono entrare nella testa di tutti gli appassionati di sport italiani, non solo di quelli che amano la pallanuoto. E devono rimanerci per sempre.
Ci vuole tanto lavoro, certo, gente capace ovviamente. E soldi. Ma soprattutto tanta buona volontà. La stessa che è stata impiegata, e con successo dalla Fin, per far brillare le medaglie d'oro vinte dal nuoto, per dare la giusta notorietà a coloro che le hanno conquistate. La pallanuoto non è un parente povero del nuoto, oggi con la medaglia d'oro di Gwangju è diventata ancora più ricca. Per la gioia di pochi, purtroppo.
Mario Corcione
 
 
I VOSTRI COMMENTI
 
cmq grazie Pro Recco x il contributo dato alla popolarita' di questo sport,con gli occhiali spero di non aver commesso errori grammaticali,ma in tal caso ci sara' chi con educazione e cortesia correggera' tali lacune....
marco
 
nel valutare la proposta di Angelo e cioè quella di incontri fra 4 squadre, penso ci sia una impossibilità assoluta. Se una squadre gioca in casa, le altre tre quando ci giocheranno? Mi sembra improponibile come improponibili sono i raffronti col calcio....sempre, e scendendo si perde anche con moltissimi altri sport [pallavolo, pallacanestro ecc.]. Non so nemmeno quanti spettatori e telespettatori hanno seguito il mondiale, di certo non molti. Questo sport per noi bello, ha anche il limite di essere poco diffuso nel mondo, se guardiamo le nazioni top sono 7/8 tutte europee e casualmente confinanti tra loro. Abbiamo telecronisti molto bravi, che cercano di farci capire quello che succede in vasca, che chiamano per nome i giocatori, quando noi vediamo...solo i numeri degli atleti che una volta usciti dall'acqua e toltasi la calottina, non sappiamo quasi più chi sono. Purtoppo non ho idea di quale strumento occorra, vedo un Corcione che lotta come un leone, che non si fa scrupolo di " attaccare " la Federazione, ma sembra di essere in un mondo di sordi.
Roby
 
Per "affollare le piscine" ci vogliono degli eventi e un evento per essere tale deve o avere un grande valore sportivo (vedasi le varie finali europee oppure i tornei delle nazionali in Europa) oppure una durata di almeno 2 ore. Quando si va a vedere una partita di calcio/basket/pallavolo si ha la ragionevole certezza di assistere a un evento di 2 ore, 2 ore e mezza, quando si assiste a una partita di pallanuoto dopo 50 minuti (un'ora al massimo) è tutto finito, come si può pretendere che una persona si sposti per assistere a 50 minuti di spettacolo? Poichè il regolamento internazionale ha portato ad una contrazione ulteriore dei tempi (ma le nuove regole secondo me hanno migliorato tanto lo spettacolo), una soluzione (leggetela più come una provocazione) forse sarebbe creare un campionato di serie A a raggruppamenti: 4 squadre nella stessa piscina e quindi 2 partite, oppure 3 squadre e quindi 3 partite (magari da 2 tempi), poi ovviamente i playoff/playout tornerebbero a uno svolgimento normale, ma i playoff/playout hanno già la caratteristica dell'"evento". Si farebbero tante più trasferte è vero ma siamo sicuri che sia meglio ora con 50-100 persone in vasca?
Angelo
 
forse se si parla un minimo pallanuoto e non solo quando si vincono medaglie(ps con giocatori del Recco quasi totalmente) e' merito della Pro recco,ma evidentemente se si parla x partito preso si sa' l'invidia e' una cosa brutta,allora pero' non parlate di popolarita' e restate nel vostro orticello
marco
RISPONDE MARIO CORCIONE: "Anche la grammatica, si sa, è una cosa brutta".
 
Domenico hai ragione. Purtroppo a parte la Pro Recco le altre società non hanno la possibilità o forse la capacità di mettere in atto strategie di marketing che permettano l'arrivo di buoni giocatori. Il mondo è pieno di straordinari giocatori che non militano nella Pro Recco e farebbero carte false per venire in Italia. Se Brescia, Busto, Posillipo e altre non riescono a prenderli perché non hanno la forza di farlo è un problema loro. Anche a me piacerebbe tanto uscire con la Canalis, ma purtroppo temo di non averne le qualità. Ma per questo mica accuso chi riesce a conquistarla. Vivi sereno che l'invidia fa male!
Giuseppe P.
RISPONDE MARIO CORCIONE: Non si preoccupi, vedrò di mettere una parola buona con la Canalis, ma temo che lei preferisca andare a cena con Bijac.
 
Sottoscrivo i commenti di Stefano e Caimano. Da spettatore, appassionato e tifoso di squadra diversa dalle due che riforniscono la nazionale, penso anche che - nell'orizzonte della prossima stagione - ci sia ben poco da sperare visto che il campionato è come sempre già segnato e non vedo quali entusiasmi si possano generare.
Domenico
 
Purtroppo stiamo parlando di qualcosa di fantascientifico, ad oggi. Negli ultimi cinquanta anni, con una accelerazione terribile negli ultimi venti, abbiamo assistito ad una ascesa del calcio immotivata, irrefrenabile e sciagurata (per quanto mi riguarda anche nei confronti dello stesso calcio, che mi sta sempre più nauseando). La principale testata sportiva nazionale dedica al trionfo della pallanuoto italiana la bellezza di due pagine (formato tabloid, non dimentichiamolo), le prime non dedicate al calcio, che fagocita le prime 29 pagine (su 48) in un periodo in cui non c'è un solo evento calcistico degno di nota, figurarsi a campionati in corso... Il quotidiano che leggo, Il Secolo XIX ne dedica altrettante, prima del calcio e in un contesto in cui si parla anche di ben altri argomenti oltre allo sport, che occupa 6 pagine su 48. Complimenti a loro, mosca bianca in tal senso nel panorama giornalistico. Joint Venture col calcio? Quello che spalma i propri orari in modo tale da impedire agli altri sport di potere avere anche due ore alla settimana di visibilità? Pensiamo che il calcio possa volere promuovere e riversare denaro su una attività concorrente? E' come se una piccola drogheria volesse chiedere al supermercato accanto di creare una partnership. In questo senso trovo riprovevole che un neo campione del mondo abbia avuto fra i suoi primi pensieri quello di incitare la propria squadra del cuore (che fra l'altro sarebbe pure la mia), una specie di sindrome di Stoccolma, ci innamoriamo dei nostri carnefici, evidentemente. Diverso il discorso su Barelli, che in quanto presidente del nostro movimento non deve nè può pensare che questa vittoria dimostri che si debba o si possa andare avanti così: c'è molto da fare e la rotta dovrebbe sempre tracciarla il comandante della nave, che è lui. Ho apprezzato moltissimo invece una cosa che magari è passata inosservata: il ringraziamento per il lavoro delle società e dei tecnici di club (e ti credo, aggiungo, parliamo principalmente di fenomeni come Rudic, Bovo e Baldineti, vorrei vedere ci fosse qualcosa da dire), visto che in altri momenti ed in altre occasioni quando le cose vanno bene vedo prendere tutti i meriti dai rispettivi staff federali e quando vanno male leggo che è colpa delle società ed ovviamente dei tecnici che non lavorano bene e non fanno abbastanza... Mi piacerebbe vedere come la Federnuoto ha intenzione di aiutare i club a sfruttare questo trionfo, e come essa stessa utilizzerà la grande vittoria del Settebello, speriamo arrivino presto segnali seri in tal senso.
Stefano Carbone
 
Nazionale formata da un buon gruppo di over 30 indiscutibilmente atleti eccellenti con alle spalle quelle pochissime società SOLVIBILI. Per dar valore a questo sport e a tutti i ragazzi che lo praticano nella massima serie sostenendo 10/12 allenamenti settimanali o nelle serie minori dove vi è comunque una ampia dedizione settimanale SERVONO I SOLDI VERI!!!! Si deve puntare alla piattaforma satellitare cercare aiuto economico da sponsorizzazioni valide e magari una joint venture con il calcio, invogliare la gente ad affollare le piscine altrimenti è una medaglia d'oro fine a se stessa.
Caimano 19
 
Non vorrei che visto che i risultati arrivano anche senza soldi qualcuno pensasse che vada bene così....è una vergogna!
Massimo
 
Sottoscrivo ogni parola. Vale in egual misura per la Pallanuoto femminile.
Loris
 

Inviaci un tuo commento!

(la tua email email non verrà pubblicata nel sito)
I dati personali trasmessi saranno trattati direttamente da A.S.D. WATERPOLO PEOPLE quale titolare del trattamento ed esclusivamente per lo scopo richiesto garantendo la riservatezza e la sicurezza dei dati.

I dati personali saranno conservati solo il tempo esclusivamente necessario. Ogni interessato può esercitare il diritto di avere informazioni sui propri dati ai sensi dell'art. 7 dlgs 196/2003.

La preghiamo quindi di fornire il suo consenso al trattamento dei dati cliccando sull'apposito riquadro.

* campi obbligatori
Attendere prego...

Grazie della collaborazione!
Il tuo commento è stato registrato in archivio e sarà visibile nel sito dopo l'approvazione amministrativa.

Ok