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Quando una squadra inizia un nuovo percorso tecnico è fisiologico mettere in preventivo un congruo tempo necessario all’amalgama del gruppo, all’acquisizione dell’esperienza che solo le partite di alto livello possono regalare e all’assimilazione degli automatismi di gioco. Continua a lavorare l’AN Brescia che ha sfruttato la lunga pausa per accorciare le distanze dalle prime della classe e accelerare il processo di “costruzione” di quella macchina che nei piani societari mira ad aprire un nuovo ciclo vincente.  Alessandro Balzarini, uno dei volti nuovi della formazione allenata da Sandro Bovo, ci porta in casa lombarda a poco più di quarantotto ore dal “classico” con la Pro Recco, sfida sulla carta difficilissima ma da affrontare con il sorriso e la voglia di dare il massimo al cospetto dei più forti del panorama.

 

Con quali indicazioni avete archiviato il pareggio interno contro la RN Savona?
Abbiamo rivisto una parte della partita, ci sono stati tanti errori che sono dovuti da mancanza di tenacia, dove potevamo fare sicuramente meglio.

 

Due mesi intensi di allenamenti quotidiana in che misura hanno aiutato la crescita del gruppo?
Sicuramente questi due mesi sono stati importanti per noi, che siamo una squadra che ha ancora bisogno di tempo per crescere sia individualmente che come sintonia tra i giocatori.

 

A che punto è arrivato il percorso di crescita di una squadra totalmente rinnovata rispetto alla stagione precedente?
Credo che questa squadra possa fare ancora una grande crescita perché, come in tutte le cose, ci vuole tempo affinché possa acquisire quella tranquillità tipica delle big.

 

Una seconda parte di campionato che vi propone sempre sfide di livello in che misura aiuta il vostro percorso verso il momento chiave dell’annata?
A me personalmente piace questa impostazione del campionato dove le prime sette squadre si scontrano per arrivare al meglio ai playoff. Saranno tutte partite molto stimolanti quindi ci prepareranno al meglio per questo finale di stagione.

 

Come vivi, rispetto a chi ormai ne è protagonista da anni, l’emozione del classico con la Pro Recco
Io, da ragazzo di Brescia, ho sempre visto questi “derby” con grande ammirazione. Perché è a tutti gli effetti il derby d’Italia. Quest’anno ho la fortuna di giocarlo e lo affronterò con il sorriso. Noi daremo il massimo.

 

La settimana prossima riparte la Champions League con i gironi dei quarti di finale Che stimolo rappresenta, per il tuo percorso, il confronto con le migliori espressioni del panorama continentale?
Sono molto motivato perché sono un giocatore che ha bisogno di questi stimoli e per me confrontarsi contro i migliori giocatori del panorama mondiale è un sogno che si avvera.