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Arbitraggi pazzeschi, è giunto il momento di dire basta!

  Pubblicato il 10 Set 2117  09:27
Due anni fa, in un'intervista rilasciata al nostro sito, Gianni Lonzi disse: "Spesso gli arbitri non applicano il regolamento".
Dopo un'affermazione del genere si sperava che le cose cambiassero e invece continuiamo ad assistere nelle grandi manifestazioni internazionali a direzioni di gara che falsano l'andamento delle partite rischiando di mandare a quel paese i sacrifici che atlete e atleti fanno quotidianamente.
Prendiamo i Mondiali Under 20 femminili che si sono conclusi ieri a Volos, in Grecia. VI facciamo soltanto tre esempi:
 
1. Partita dei quarti di finale Italia-Russia 4-5: l'azzurra Cocchiere, faccia alla porta, sul punteggio di 3-1 per la Russia viene affondata a due metri dal portiere avversario (vedi immagine). Gli arbitri concedono soltanto la superiorità numerica, fallita.
2. Partita di semifinale Olanda-Grecia 6-7: sul punteggio di 6-7 una giocatrice olandese viene affondata due volte, faccia alla porta, a due metri dal portiere avversario. Gli arbitri concedono soltanto la superiorità numerica, fallita.
3. Finale Russia-Grecia 17-16 d.t.r.: nei tempi regolamentari, sul punteggio di 9-8 per la Russia, viene negata alle russe una superiorità numerica molto evidente che avrebbe potuto portarle sul 10-8. Invece la partita finisce 9-9 e la Russia deve attendere i tiri di rigore per vincere la medaglia d'oro.
 
E allora, invece di gettare soldi al vento in convegni e nella sperimentazione di nuove regole inutili, perchè la Fina non li investe per migliorare il disastroso livello generale degli arbitraggi?
Mario Corcione
 
 
i VOSTRI COMMENTI
Buongiorno Sig. Corgione, vedo che ha cambiato nome, il problema arbitraggi è una cosa lunga che oramai si protrae nel tempo. Prima di tutto gli arbitri non si allenano , non si sono mai allenati e quando non arbitrano è difficile vederli alle partite, detto questo abbiamo già focalizzato il problema, certo ci sono zone dove è difficile trovare squadre per allenarsi, dove ci sono paesi dove la pallanuoto non esiste, paesi che non contribuiscono allo sviluppo della pallanuoto quindi a parte qualche rara eccezione è difficile e impensabile pensare che da quelle parti possano uscire arbitri di un certo livello. Oggi il problema è ancora più grave perché anche i paesi dove la pallanuoto è cultura non produce più arbitri di un certo spessore, non si investe sugli arbitri e sulla loro crescita. Il risultato è quello che si vede in giro. Inoltre, subentra poi l'altra faccia che è la politica e qui non mi esprimo più di tanto e inviterei il Sig. Corcione ( caro Roby) a mettere la nuova lista dei componenti per quanto riguarda la pallanuoto con paesi annessi.
Giovanni
 
RISPONDE MARIO CORGIONE: Corgione per adeguarmi alla mail di Roby. Non so se gli arbitri italiani non si allenano, ma le do per certo che alla Scandone seguono le partite. Stanno sempre alle mie spalle in tribuna e qualche volta anche in tribuna (si fa per dire) stampa.
 
E delle universiadi non ne parliamo?
Francesco
 
Caro Corgione, sono anni che attacco la classe arbitrale in generale dicendo apertamente che molti di loro sono meno preparati dei giocatori. I quali, per quanto riguarda le nuove regole si preparano da subito ad adeguarsi. A lei critico di avere sorvolato troppo su questo problema (ricordo anche una sua video intervista con uno o due arbitri e che finì a tarallucci e vino senza affrontare nessun problema...) se non evidenziando che quello stranieri erano disastrosi!! Mal comune non è mai mezzo gaudio!! Cordialmente.
Roby
 
RISPONDE MARIO CORGIONE: Le dico solo una cosa per quanto riguarda gli arbitri italiani internazionali. Quasi mai nelle grandi partite internazionali gli viene affidata una partita in cui gioca la squadra padrona di casa, alla quale spesso vengono elargiti favori. E sa perchè? Perchè gli arbitri italiani favori non ne fanno.

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