Antenore Plebiscito Padova-Ekipé Orizzonte: la Top 5 di Francesco Postiglione
Pubblicato il 19 Mag 2124 08:09
Una gara 2 nella quale l’Ekipé Orizzonte torna ad essere tale e dimostra tutto il suo valore. Il parziale di 5-0 subito dopo la rete iniziale firmata da Casson indirizza gara 2 con Padova che ha cercato, con affanno di rientrare in partita senza però riuscirci e la squadra di Martina Miceli che ha giocato, una volta acquisito il vantaggio, con maggior scioltezza e tranquillità. Padova non ha difeso come aveva fatto in gara 1 concedendo troppi gol sia dal perimetro che dai due metri, zona in cui Gagliardi e Palmieri sono state due autentiche spine nel fianco. Ora tutto da rifare, si ripartirà dalla sfida decisiva in cui Padova cercherà di ritrovare la spensieratezza e quella libertà mentale mancate in gara 2. Catania, dal suo canto, proverà a mantenere il piglio esibito al Centro Plebiscito.
Bettini
Giocatrice che si ritrova nella partita più importante per la compagine etnea. Dafne illumina la scena ed in particolare incide nella seconda frazione di gioco in cui regala il primo vantaggio all’Ekipé e poi delizia tutti gli spettatori del Centro Plebiscito Padova con una parabola da incorniciare.
Longo
Ripaga la fiducia che le concede Martina Miceli con una partita che lancia la non ancora ventenne orizzontina. Aurora lascia il segno in gara 2 di finale scudetto. È suo il sigillo che pareggia in avvio di gara e comunque confeziona una prova di spessore e qualità e non solo in fase realizzativa (splendido il suo secondo gol sempre dal lato cattivo).
Palmieri-Gagliardi
Entrambe devastanti. Strabiliano il pubblico di fede opposta con tre beduine d’autore. Sempre ben posizionate sui due metri, senza commettere falli contro, aspettano sapientemente il lavoro delle compagne esterne e ogni pallone che cade è un’insidia per la difesa patavina.
Casson
Una delle poche a cercare di suonare la carica in una serata dove le giovani sono più incisive delle veterane. Nuota, difende e dal perimetro cerca di fare il possibile ma non basta contro un Catania così pimpante.
Credit: Diego Montano/DBM
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